• C. 3-35-182-358-551-632-718-746-747-749-876-894-932-998-1025-1026-1116-1143-1401-1452-1453-1511-1514-1657-1704-1794-1914-1946-1947-1977-2038-bis-C-quinquies EPUB LA RUSSA Ignazio, Relatore di minoranza

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Atto a cui si riferisce:
C.3-35-182-358 ... [Italicum] Disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati


Frontespizio Relazione
Testo senza riferimenti normativi
XVII LEGISLATURA
 

CAMERA DEI DEPUTATI


   N. 3-35-182-358-551-632-718-746-747-749-876-894-932-998-1025-1026-1116-1143-1401-1452-1453-1511-1514-1657-1704-1794-1914-1946-1947-1977-2038-bis-C-quinquies


PROPOSTA DI LEGGE
APPROVATA, IN UN TESTO UNIFICATO, DALLA CAMERA DEI DEPUTATI
previo stralcio, il 12 marzo 2014 (v. stampato Senato n. 1385)
MODIFICATA DAL SENATO DELLA REPUBBLICA
il 27 gennaio 2015
d'iniziativa
POPOLARE; dei deputati CIRIELLI; PISICCHIO; BERSANI, FRANCESCHINI, SPERANZA, BRESSA; FRANCESCO SAVERIO ROMANO; MIGLIORE, VENDOLA, BOCCADUTRI, DI SALVO, KRONBICHLER, PIAZZONI, PILOZZI, AIELLO, AIRAUDO, FRANCO BORDO, COSTANTINO, DURANTI, CLAUDIO FAVA, FERRARA, FRATOIANNI, GIANCARLO GIORDANO, LACQUANITI, LAVAGNO, MARCON, MATARRELLI, MELILLA, NARDI, NICCHI, PAGLIA, PALAZZOTTO, PANNARALE, PELLEGRINO, PIRAS, PLACIDO, QUARANTA, RAGOSTA, RICCIATTI, SCOTTO, SMERIGLIO, ZAN; LENZI; ZAMPA, MARZANO; ZAMPA, GHIZZONI; MARTELLA; FRANCESCO SANNA; BOBBA, MARTELLA, GIACOBBE, VERINI, PICCOLI NARDELLI, COCCIA, RAMPI, QUARTAPELLE PROCOPIO, GARAVINI, CARRA, MARCO DI MAIO, SBERNA; GIACHETTI, BONACCORSI, DI SALVO, GANDOLFI, GENTILONI SILVERI, GOZI, MARZANO, REALACCI; GIORGIA MELONI, CIRIELLI, CORSARO, LA RUSSA, MAIETTA, NASTRI, RAMPELLI, TAGLIALATELA, TOTARO; RIGONI, GOZI, RUBINATO; RIGONI, GINATO, GINOBLE, OLIVERIO, QUARTAPELLE PROCOPIO, RUBINATO; NICOLETTI, AMATO, BARGERO, BARUFFI, BAZOLI, BERLINGHIERI, BINDI, BORGHI, BRUNO BOSSIO, CARNEVALI, CENSORE, COVA, DEL BASSO DE CARO, FOLINO, GANDOLFI, GIUSEPPE GUERINI, KRONBICHLER, LEVA, MADIA, MANCIULLI, MIOTTO, MONACO, MORETTI, MOSCA, NARDUOLO, PAOLUCCI, PICCIONE, PICCOLI NARDELLI, PREZIOSI, QUARTAPELLE PROCOPIO, ROTTA, RUBINATO, FRANCESCO SANNA; MARTELLA, PELUFFO, NARDELLA, GINEFRA, AMENDOLA, IMPEGNO, PARRINI, QUARTAPELLE PROCOPIO, GIACHETTI, MISIANI, GOZI, BRAGA; VARGIU; BURTONE, ALBANELLA, BATTAGLIA, CANI, CARDINALE, COVA, D'INCECCO, FIORONI, GINOBLE, GRASSI, MARROCU, MURA, OLIVERIO, SALVATORE PICCOLO, GIOVANNA SANNA, SBROLLINI; BALDUZZI, BOMBASSEI, CAPUA, CATANIA, CAUSIN, ANTIMO CESARO, CIMMINO, DAMBRUOSO, GALGANO, LIBRANDI, MATARRESE, MOLEA, OLIARO, RABINO, SOTTANELLI, VARGIU, VEZZALI, VITELLI, ZANETTI; LAFFRANCO, CATANOSO GENOESE, FABRIZIO DI STEFANO, SALTAMARTINI, RICCARDO GALLO, CIRIELLI, PASTORELLI; VARGIU; TONINELLI, AGOSTINELLI, ALBERTI, ARTINI, BALDASSARRE, BARBANTI, BARONI, BASILIO, BATTELLI, BECHIS, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, PAOLO BERNINI, NICOLA BIANCHI, BONAFEDE, BRESCIA, BRUGNEROTTO, BUSINAROLO, BUSTO, CANCELLERI, CARIELLO, CARINELLI, CASO, CASTELLI, CECCONI, CHIMIENTI, CIPRINI, COLLETTI, COLONNESE, COMINARDI, CORDA, COZZOLINO, CRIPPA, CURRÒ, DA VILLA, DADONE, DAGA, DALL'OSSO, D'AMBROSIO, DE LORENZIS, DE ROSA, DEL GROSSO, DELLA VALLE, DELL'ORCO, DI BATTISTA, DI BENEDETTO, LUIGI DI MAIO, MANLIO DI STEFANO, DI VITA, DIENI, D'INCÀ, D'UVA, FANTINATI, FERRARESI, FICO, FRACCARO, FRUSONE, GAGNARLI, GALLINELLA, LUIGI GALLO, SILVIA GIORDANO, GRANDE, GRILLO, CRISTIAN IANNUZZI, L'ABBATE, LIUZZI, LOMBARDI, LOREFICE, LUPO, MANNINO, MANTERO, MARZANA, MICILLO, MUCCI, NESCI, NUTI, PARENTELA, PESCO, PETRAROLI, PISANO, PRODANI, RIZZETTO, RIZZO, PAOLO NICOLÒ ROMANO, ROSTELLATO, RUOCCO, SARTI, SCAGLIUSI, SEGONI, SIBILIA, SORIAL, SPADONI, SPESSOTTO, TACCONI, TERZONI, TOFALO, TRIPIEDI, TURCO, VACCA, SIMONE VALENTE, VALLASCAS, VIGNAROLI, VILLAROSA, ZOLEZZI; PORTA, CARUSO, FEDI, LA MARCA, AMENDOLA, ARLOTTI, BRUNO BOSSIO, CAPODICASA, CASTRICONE, COMINELLI, DE MICHELI, D'INCECCO, CARLO GALLI, GIACOBBE, INCERTI, LACQUANITI, MANZI, PASTORELLI, PETITTI, RAMPI, ROCCHI, RUBINATO, RUGHETTI, SBROLLINI, SCALFAROTTO, SCUVERA, VALERIA VALENTE; ZACCAGNINI, FURNARI, LABRIOLA; VALIANTE, LUCIANO AGOSTINI, BOSSA, CARDINALE, DEL BASSO DE CARO, D'INCECCO, D'OTTAVIO, FIORIO, FIORONI, FOLINO, GALPERTI, GASBARRA, GENOVESE, GINOBLE, GRASSI, GULLO, MISIANI, ROSTAN; LAURICELLA; MICHELE BORDO; MARCO MELONI, LATTUCA, ASCANI, CULOTTA, MARCO DI MAIO, QUARTAPELLE PROCOPIO, COMINELLI, NARDUOLO, VENTRICELLI, BONOMO, LODOLINI, GIUDITTA PINI, RACITI, ORFINI, GRIBAUDO, PORTA, COCCIA, CRIMÌ, BASSO, GARAVINI; DI BATTISTA, DEL GROSSO, MANLIO DI STEFANO, SCAGLIUSI, SIBILIA, SPADONI, TACCONI, GRANDE
Disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati
Trasmessa dal Presidente del Senato della Repubblica il 28 gennaio 2015
(Relatore: LA RUSSA , di minoranza)

      

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Onorevoli Colleghi! – La presente proposta di legge di riforma del sistema elettorale evidenzia diverse criticità, che hanno dato occasione, in tutte le letture parlamentari, ad uno sforzo migliorativo da parte di tutte le forze politiche.
      In primissimo luogo, il testo non risolve una delle due eccezioni di costituzionalità mosse al testo della precedente legge elettorale, vale a dire quella relativa all'assenza delle preferenze. Il testo in esame, infatti, prevede il voto per preferenza solo a partire dal secondo candidato in poi, mentre introduce un sistema in cui continuano ad essere «bloccati» i capilista. La Corte costituzionale aveva rilevato che le disposizioni vigenti, che limitavano la facoltà di scelta dell'elettore alla mera individuazione della lista «non consentendo all'elettore di esprimere alcuna preferenza, ma solo di scegliere una lista di partito, cui è rimessa la designazione dei candidati, renderebbero il voto sostanzialmente “indiretto”, posto che i partiti non possono sostituirsi al corpo elettorale e che l'articolo 67 della Costituzione presuppone l'esistenza di un mandato conferito direttamente dagli elettori. Inoltre, sottraendo all'elettore la facoltà di scegliere l'eletto, farebbero sì che il voto non sia né libero, né personale», configuravano una violazione degli «articoli 56, primo comma, e 58, primo comma, della Costituzione, che stabiliscono che il suffragio è “diretto” per l'elezione dei deputati e dei senatori; l'articolo 48, secondo comma, della Costituzione, che stabilisce che il voto è personale e libero; l'articolo 117, primo comma, della Costituzione, in relazione all'articolo 3 del protocollo 1 della CEDU, che riconosce al popolo il diritto alla “scelta del corpo legislativo”; e l'articolo 49 della Costituzione».
      Da siffatta interpretazione della Corte è lecito dedurre che anche il metodo qui introdotto rappresenta una violazione, seppur in misura minore, dei richiamati articoli, rendendo di fatto sicura l'elezione dei candidati scelti dai partiti e, solo in seconda istanza, di coloro che si aggiudicano il maggior numero di preferenze.
      Inoltre, la previsione legislativa in esame costringe anche i partiti che da sempre si battono affinché i parlamentari siano eletti direttamente dal popolo attraverso l'espressione del voto di preferenza, a continuare nella parziale imposizione di almeno parte dei candidati. Con riferimento a questa problematica il Gruppo Fratelli d'Italia - Alleanza nazionale ha presentato un emendamento volto a rendere facoltativa per i partiti la decisione se bloccare i capilista oppure se far eleggere tutti i propri candidati attraverso le preferenze espresse dagli elettori, che è stato dichiarato inammissibile ai fini dell'esame in Commissione.
      Altre criticità rilevate da Fratelli d'Italia – Alleanza nazionale riguardano innanzitutto la determinazione preordinata, nel conferire la delega al Governo sulla materia, del numero di collegi plurinominali nei quali dovranno essere divise le circoscrizioni elettorali, fissato in cento. Tale intento appare difficilmente realizzabile posta la numerosità e variabilità dei fattori da tenere in considerazione al fine di determinare gli stessi collegi. Appare più opportuno determinare un numero minimo e un numero massimo di collegi, elemento che permette maggiore elasticità nella individuazione degli stessi.
      Desta, inoltre, perplessità il numero di tre seggi previsto come minimo nei collegi, che dovrebbe essere elevato almeno a sei per assicurare una più corretta possibilità di rappresentanza alle liste che, pur superando la soglia del 3 per cento in campo nazionale, sarebbero penalizzate dalla quasi impossibilità di superare nei piccoli collegi una soglia costituita da un numero troppo basso di seggi attribuibili negli stessi.
      Sulla base delle valutazioni espresse dal nostro gruppo appare, infine, necessario prevedere un maggior numero di candidature plurime per i capilista, e di estendere tale possibilità anche ai candidati non capilista, prevedendo in favore dei primi un limite massimo di venti collegi, in luogo dei dieci attualmente previsti. Ciò surrettiziamente consentirebbe di limitare l'incidenza dei capilista «nominati», che altrimenti risulterebbero gli unici ad essere eletti per gran parte dei partiti partecipanti alla competizione elettorale.

Ignazio LA RUSSA,
Relatore di minoranza.