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Atto a cui si riferisce:
C.1/00888 [Sfiducia Castiglione - Sel]



Atto Camera

Mozione 1-00888presentato daSCOTTO Arturotesto diLunedì 8 giugno 2015, seduta n. 437

La Camera,
premesso che:
l'onorevole Giuseppe Castiglione, già Presidente della provincia di Catania, risulta indagato, assieme ad altre cinque persone, nell'ambito dell'inchiesta sugli appalti per il Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Mineo;
i reati ipotizzati sono turbativa d'asta e turbata libertà del procedimento di scelta del contraente. L'onorevole è indagato in qualità di «soggetto attuatore per la gestione del Cara di Mineo» quando era presidente della Provincia di Catania;
«Con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, poste in essere tra il 2001 ed il 2014 – scrive la procura di Catania – in concorso tra loro e nelle rispettive qualità, con collusioni ed altri mezzi fraudolenti turbavano le gare di appalto per l'affidamento della gestione del Cara di Mineo del 2011, prorogavano reiteratamente l'affidamento e prevedevano condizioni di gara idonee a condizionare la scelta del contraente con riferimento alla gara d'appalto del 2014»;
la gara di appalto in questione (del 2014) era già stata segnalata dal presidente dell'Autorità anticorruzione, Raffaele Cantone, il quale aveva, in data 25 febbraio sceso, firmato un parere di illegittimità della gara d'appalto vinta dal consorzio comprendente «La Cascina», oggi al centro dell'inchiesta;
tale parere poi veniva anche formalizzato attraverso una lettera inviata al Ministro dell'interno, Angelino Alfano, in data 27 maggio in cui il Presidente dell'Autorità anticorruzione definiva l'appalto di gestione del Cara di Mineo «illegittimo». Nella lettera si segnalava la delibera del Consorzio di Comuni «Calatino Terra di Accoglienza» che confermava l'appalto del Centro di accoglienza per richiedenti asilo nonostante un parere contrario dell'Anticorruzione nelle mani delle imprese che lo avevano vinto, in testa «La Cascina»;
l'appalto sulla gestione del Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Mineo era già finito all'attenzione nel primo giro di carte riferito all'inchiesta «Mafia capitale» partita con l'operazione «Mondo di mezzo» il 2 dicembre del 2014;
nell'ambito dell'inchiesta «Mafia Capitale» erano già emersi inquietanti elementi riguardo a numerose attività criminali connesse alla gestione dei flussi migratori e dei centri di accoglienza per i richiedenti asilo che dimostrerebbero come alcuni personaggi, oggi arrestati o indagati, avrebbero, con grave danno alla collettività, tratto vantaggi personali grazie a rapporti privilegiati anche con gli uffici del Ministero dell'interno;
dalle intercettazioni della «prima» inchiesta di Mafia Capitale emergeva questo appalto «blindato», con l'azienda vincitrice, la Cascina ristorazione, che avrebbe pagato al componente della commissione aggiudicatrice «un compenso da 10 mila euro al mese». Almeno così sosteneva Luca Odévaine che, intercettato, riferendosi al bando in questione aggiungeva: «Sarà difficile che se lo possa aggiudicare qualcun altro»;
nell'appalto la base d'asta era stata fissata a 97 milioni di euro: «Una clausola che risulta in contrasto con il principio di trasparenza non essendo stati individuati gli importi per le singole attività in affidamento – scrive Cantone nel parere del 25 febbraio – l'assenza di concorrenza e convenienza per la stazione appaltante è dimostrata dal fatto che v’è stato solo un concorrente che ha partecipato alla procura, il gestore uscente, cui è stato aggiudicato l'appalto con un ribasso molto ridotto pari all'un per cento». Per questi motivi, la procedura utilizzata «è illegittima» e tutti gli atti «vengono inviati alle procure competenti»;
il Centro di accoglienza per richiedenti asilo (CARA) di Mineo è stato inaugurato il 18 marzo 2011 a seguito della proclamazione dello stato di emergenza nel territorio nazionale in relazione all'eccezionale afflusso di cittadini stranieri provenienti dalle regioni del Nord Africa con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 aprile 2011;
la struttura di Mineo attualmente ospita oltre 4.000 migranti, a fronte di una capienza stimata di 2000 unità, ed è un non luogo dove le vite dei migranti vengono sospese per oltre due anni e dove c’è una situazione disastrosa dal punto di vista sanitario e dei servizi;
a prescindere dall'eventuale responsabilità penale dell'onorevole Castiglione, che rimane innocente fino a che non intervenga una condanna definitiva, appare tuttavia necessario che l'Italia e le sue istituzioni siano salvaguardate nel loro prestigio e nella loro dignità, nonché siano messe in condizione di lavorare serenamente in questo delicato momento;
ragioni di opportunità e di precauzione dovrebbero indurre il Governo ad evitare che una persona sottoposta ad indagini così per gravi delitti, espressivi di una collusione tra politica e sodalizi criminosi, in attesa di dimostrare la sua piena innocenza, possa continuare ad esercitare la proprie funzioni di governo peraltro delicate in relazione allo svolgimento di EXPO 2015,

impegna il Governo

a invitare l'onorevole Giuseppe Castiglione a rassegnare le dimissioni da Sottosegretario di Stato del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.
(1-00888) «Scotto, Palazzotto, Fratoianni, Airaudo, Franco Bordo, Costantino, Duranti, Daniele Farina, Ferrara, Giancarlo Giordano, Kronbichler, Marcon, Melilla, Nicchi, Paglia, Pannarale, Pellegrino, Piras, Placido, Quaranta, Ricciatti, Sannicandro, Zaccagnini, Zaratti».