• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/06494 i flussi turistici internazionali continuano a crescere a ritmo sostenuto anche nel 2014: secondo i dati dell'Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO World Tourism Barometer – aprile 2015),...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-06494presentato daMARZANA Mariatesto diVenerdì 25 settembre 2015, seduta n. 490

MARZANA, DI BENEDETTO, SIMONE VALENTE, BRESCIA, VACCA, LUIGI GALLO e D'UVA. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
i flussi turistici internazionali continuano a crescere a ritmo sostenuto anche nel 2014: secondo i dati dell'Organizzazione mondiale del turismo (UNWTO World Tourism Barometer – aprile 2015), l'Europa si conferma l'area più visitata del mondo raggiungendo quota 583,6 milioni di arrivi, con circa 17 milioni di turisti in più rispetto al 2013; l'aumento è apprezzabile soprattutto nell'Europa meridionale/mediterranea (6,9 per cento);
sul versante dei flussi turistici stranieri in Italia, i dati Istat indicano nel primo trimestre 2015 una maggiore crescita sia per gli arrivi (5,3 per cento) che per le presenze (3,7 per cento); rispetto allo stesso periodo dello scorso anno; nel primo trimestre 2015 la spesa dei viaggiatori stranieri in Italia, pari a 5.647 milioni di euro, è cresciuta del 5,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso (si tratta di 280 milioni di euro in più);
con la riforma universitaria, avviata dal decreto ministeriale n. 509 del 3 novembre 1999, si sono realizzati una serie di cambiamenti che adeguano il sistema universitario italiano ad un modello concordato con gli altri Paesi dell'Unione europea e più spendibile nel mondo del lavoro;
una delle innovazioni principali introdotte con la riforma consiste senz'altro nell'adozione di nuovi corsi di laurea articolati in due livelli e proprio per dare maggiore impulso al settore turistico viene inserito il corso di laurea triennale in scienze del turismo per i beni culturali (ora denominato L15) e il conseguente corso di laurea di secondo livello (ora denominata magistrale) in progettazione e gestione dei sistemi turistici (ora denominato LM 49);
in particolare la laurea triennale in scienze del turismo per i beni culturali (L15) permette di «Formare ricercatori, tecnici, manager e funzionari con competenze integrate nella prospettiva di una promozione turistica sostenibile; approfondisce e sviluppa i temi della progettazione e gestione dei sistemi turistici e della valorizzazione del territorio necessario per le attività turistiche e le loro relazioni con il territorio ospitante e con tutti gli stakeholders»;
mentre la laurea di secondo livello in progettazione e gestione dei sistemi turistici (LM 49) consente di acquisire «avanzate competenze nel saper operare all'interno dei sistemi turistici, in contesti omogenei o integrati, comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall'offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazioni turistiche o dalla presenza diffusa di imprese turistiche», e ancora, «avanzate competenze nella gestione delle imprese turistiche al fine di integrare le aziende ricettive con i servizi culturali e ambientali, avanzate competenze nella promozione, commercializzazione e gestione di prodotti turistici, anche con l'ausilio delle nuove tecnologie multimediali»;
purtroppo, tutto ciò paradossalmente non trova applicazione nella realtà concreta, difatti i laureati dei corsi Universitari suddetti non possono partecipare a concorsi pubblici poiché le classi di laurea L15 ed LM49 non sono compresi nei requisiti dei bandi di selezione e di conseguenza si viene esclusi per mancanza dei requisiti minimi di ammissione;
per citare un caso, nel Concorso pubblico n. 20 del 13 marzo 2015 per l'assunzione di 120 funzionari a tempo indeterminato, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana 4a serie speciale – concorsi ed esami, rivolto al reperimento di funzionari da impiegare presso le amministrazioni centrali, di cui 3 posti presso il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo scorrendo l'elenco delle lauree ammesse al concorso, all'articolo 3 (Requisiti) mancano proprio le classi L15 ed LM49;
nonostante nei bandi di selezione vengano esplicitamente richieste competenze corrispondenti a quelle acquisite dai laureati nelle classi di laurea L15 e LM49 – questi percorsi di studi non sono equiparati ad altre classi di laurea normalmente citate nei bandi di selezione con automatica esclusione per mancanza dei requisiti minimi di ammissione;
anche i candidati in possesso di un titolo di studio conseguito all'estero sono ammessi alle prove concorsuali, purché il titolo sia stato riconosciuto equivalente ad uno dei titoli indicati nei modi previsti dalla legge o sia stato riconosciuto equivalente con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, ai sensi dell'articolo 38, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
un problema di requisiti viene riscontrato anche per l'accesso all'insegnamento nelle scuole in quanto nel decreto ministeriale n. 22 del 9 febbraio 2005 – che riporta l'elenco delle lauree che conferiscono l'abilitazione all'insegnamento – non figurano le classi di laurea L15 e LM49, rendendo quindi impossibile l'accesso all'insegnamento;
tale trattamento mortifica i sacrifici degli anni di studi e tradisce la spendibilità delle competenze acquisite che, in un settore così prolifico come quello turistico, troverebbero facile collocazione e sarebbero portatori di ulteriore valore professionale –:
come i Ministri interrogati intendano procedere per equiparare le classi di laurea citate in premessa ad altre lauree in modo da consentire la partecipazione ai concorsi delle istituzioni pubbliche;
se, e come, si intenda provvedere al mancato inserimento delle suddette classi di laurea nell'allegato A del decreto ministeriale n. 22 del 9 febbraio 2005 riguardo all'accesso all'insegnamento. (5-06494)