• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/02500 risulta all'interrogante che a maggio del corrente anno sono iniziati i negoziati sugli accordi di libero scambio tra USA e EU, la cosiddetta Transatlantic Trade and Investment Partnership...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-02500presentato daCIPRINI Tizianatesto diMercoledì 13 novembre 2013, seduta n. 117

CIPRINI, GALLINELLA, BECHIS, ROSTELLATO, RIZZETTO, GAGNARLI, L'ABBATE, BENEDETTI, MASSIMILIANO BERNINI, BALDASSARRE, COMINARDI e TRIPIEDI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per gli affari europei, al Ministro degli affari esteri. — Per sapere – premesso che:
risulta all'interrogante che a maggio del corrente anno sono iniziati i negoziati sugli accordi di libero scambio tra USA e EU, la cosiddetta Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP);
la ripresa dei negoziati era prevista a Bruxelles il 7 ottobre 2013 ma il Federal shut down del Governo statunitense ha fatto slittare i negoziati a questi giorni;
da un rappresentante del commercio americano, si apprende infatti che proprio in questi giorni (11-15 novembre) sono ripresi i negoziati;
la notizia riguardo questi importanti eventi sui media italiani non ha ricevuto il doveroso risalto, evidentemente perché troppo concentrata a fare «informazione» su sterili e certamente meno importanti vicende di politica interna;
eppure la TTIP, in quanto a rilevanza, è da considerarsi alla stregua del Trattato di Maastricht che portò all'avvento dell'euro;
gli accordi sul libero scambio sono destinati a portare cambiamenti di carattere epocale nell'economia mondiale, europea ed italiana;
a giudizio dell'interrogante, appare necessaria una capillare azione di informazione e divulgazione sulle trattative in atto, sugli impatti e sugli scenari futuri per l'Italia, stante la rilevanza fondamentale dell'argomento che dovrebbe, essere oggetto di approfondimento e di dibattito, avendo una importanza strategica per gli equilibri economici e politici;
nello specifico, si ricorda che gli USA fanno già parte dell’American Free Trade Agreement (NAFTA) e del Central America Free Trade Agreement (CAFTA) e hanno già avviato i negoziati per due nuovi accordi: la Transatlantic Trade and Investment Partnership (TTIP) con l'Unione europea e la Trans-Pacific Partnership (TPP) con vari paesi dell'Asia;
grazie a questi trattati gli USA si troveranno al centro di una vasta zona di libero scambio che renderà vantaggioso per le aziende estere spostare la produzione negli Stati Uniti, sia per alimentare l'enorme mercato interno, sia per riesportare in tutti quei Paesi che hanno accordi di libero scambio con gli USA;
pertanto, per le imprese potrebbe diventare vantaggioso produrre negli USA e poi esportare nel resto del mondo. Il rischio per l'Italia e per altri Paesi europei è di perdere quote di export o peggio, vedere le proprie imprese delocalizzare buona parte della loro capacità produttiva negli Stati Uniti, e non più nell'est Europa come avviene oggi;
si rileva altresì che molte aziende straniere hanno già delocalizzato parte della loro capacità produttiva per sfruttare i vantaggi offerti dal sistema economico statunitense. Alcuni esempi: Rolls-Royce, che fabbrica componenti per motori a reazione in Virginia e poi li spedisce verso Europa e Asia; Siemens che produce turbine industriali a Charlotte, in North Carolina, e poi le invia in Arabia Saudita e Messico; Airbus che sta costruendo uno stabilimento a Mobile, in Alabama per produrre aerei sia per il settore civile che militare;
vi sono anche aziende italiane che hanno compreso che il futuro del manifatturiero è «made in USA». La più famosa è FIAT-Chrysler, ma ce ne sono molte altre, piccole e medie e meno conosciute, che hanno scelto di investire per produrre o assemblare in negli USA. Alcuni esempi: MXSolar, assembla pannelli solari (da Monza a Somerset New Jersey); Cavanna, costruisce macchine per il packaging (da Prato a Duluth in Georgia); Spanesi, produce attrezzature per le carrozzerie (da Padova a Naperville Illinois) –:
quale posizione e ruolo abbia assunto il Governo italiano in seno ai sopra detti negoziati USA-Unione europea nonché all'interno della cornice europea;
se il ruolo assunto dall'Italia sia svolto in un'ottica di contrattazione attiva, avendo come priorità il bene primario del Paese o se piuttosto i margini di contrattazione releghino l'Italia ad un ruolo di secondo piano;
se sia in corso una analisi degli impatti e degli scenari circa le ricadute positive e negative sul sistema economico, produttivo, imprenditoriale e occupazionale italiano, anche alla luce del piano destinazione Italia che il Governo sta per promuovere;
se sia intenzione del Governo promuovere in seno ai negoziati iniziative per valorizzare e rilanciare l'imprenditoria in Italia ed in particolare il made in Italy prodotto in Italia;
se il Governo intenda avviare un azione di informazione e divulgazione sul tema a favore della cittadinanza italiana.
(4-02500)