• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
S.2/00254 SIMEONI, VACCIANO, SANTANGELO, RICCHIUTI, DE PIN, ZIN, MOLINARI, MASTRANGELI, ORELLANA, CONTE, CARIDI, GAMBARO, BENCINI, MUSSINI, CASALETTO, DE PIETRO, PEPE, LANIECE, CAMPANELLA, Maurizio...



Atto Senato

Interpellanza 2-00254 presentata da IVANA SIMEONI
giovedì 19 marzo 2015, seduta n.413

SIMEONI, VACCIANO, SANTANGELO, RICCHIUTI, DE PIN, ZIN, MOLINARI, MASTRANGELI, ORELLANA, CONTE, CARIDI, GAMBARO, BENCINI, MUSSINI, CASALETTO, DE PIETRO, PEPE, LANIECE, CAMPANELLA, Maurizio ROMANI, GAETTI, CAPPELLETTI, AIROLA, MONTEVECCHI, BERTOROTTA, BULGARELLI, SCIBONA, GIROTTO, TAVERNA, FUCKSIA, URAS, CERVELLINI, PETRAGLIA, ROMANO - Al Ministro della salute - Premesso che:

negli ultimi mesi le cronache segnalano il moltiplicarsi dei casi di malasanità spesso legati alla cattiva gestione ed al sovraffollamento dei presidi di pronto soccorso;

nella settimana scorsa l'opinione pubblica è stata profondamente scossa dal caso della neonata morta durante il trasporto in ospedale, un dramma che si è consumato di notte dopo che più ospedali avevano rifiutato il ricovero della bambina;

ascoltando le conversazioni registrate durante l'emergenza, e pubblicate dal quotidiano "la Repubblica", appare chiara l'impotenza degli operatori del 118, che si ritrovano spesso senza mezzi e personale per fare fronte alle situazioni più delicate;

il Ministro in indirizzo ha inviato una task force di ispettori e NAS in Sicilia per rilevare eventuali anomalie e responsabilità;

la situazione, al di là dei singoli casi, appare drammatica in tutta Italia: a causa anche del periodo dell'anno in cui vi è una maggiore incidenza di patologie riconducibili a virus influenzali, i punti di pronto soccorso sono spesso affollati con sovraccarico di ricoveri;

all'ospedale "Sant'Eugenio" di Roma la situazione è drammatica anche per decisioni organizzative della direzione sanitaria, così come denunciato dai lavoratori del nosocomio;

all'ospedale "Santa Maria Goretti" di Latina l'insufficienza cronica di personale, il continuo ricorso alle barelle delle ambulanze come letti di degenza e una non ancora ottimale azione di filtro dalla rete dei medici di famiglia, da ambulatori convenzionati e consultori hanno creato un continuo superaffollamento presso la struttura di pronto soccorso al punto che, in alcuni casi, anche i pazienti con codice rosso sono costretti ad attendere per un tempo incongruo;

a distanza di pochi giorni, altri casi si sono verificati a Napoli, presso gli ospedali di "Santobono" e "Cardarelli";

grave la situazione anche sul versante dei mezzi messi a disposizione del personale: al "SEUS" di Catania ambulanze fatiscenti vengono sostituite con mezzi in appalto esterno, o in mancanza di questo vengono direttamente chiuse le postazioni 118;

lo scenario disegnato dai media è quindi allarmante per gli utenti del servizio sanitario nazionale;

considerato che, affinché il personale sanitario venga messo nelle condizioni di fare dignitosamente il proprio lavoro, bisognerebbe investire in informatizzazione e svecchiamento degli stessi strumenti che vengono forniti al professionista. Come succede ad esempio in Toscana dove il personale del 118 di Pistoia, grazie a finanziamenti derivanti dal privato, è stato dotato di tablet con software specifico che consentono un collegamento continuo con la centrale operativa garantendo massima efficienza ed estrema tempestività di intervento sul territorio di tutta la provincia, oltre all'invio informatico ai presidi di pronto soccorso della scheda di soccorso rispondente agli standard del "progetto Mattoni";

considerato inoltre che:

il Consiglio regionale del Lazio ha recentemente approvato una risoluzione (del 20 febbraio 2015), che prende atto della crisi del sistema sanitario di emergenza laziale e che impegna la Giunta Zingaretti a far fronte a questa situazione enunciando una serie di impegni e di misure che, secondo il Consiglio, andrebbero subito intraprese;

osservando gli impegni contenuti nella risoluzione emerge, tra l'altro, come attualmente l'informazione dei cittadini circa i servizi di pronto soccorso e dei restanti servizi territoriali sia del tutto insufficiente e causa principalmente dell'inappropriato ricorso ai punti di pubblica sicurezza, anche per situazioni di lieve entità,

si chiede sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti;

quali interventi intenda adottare al fine di risolvere l'emergenza del sovraffollamento dei presidi di pronto soccorso;

se non ritenga opportuno attivarsi nelle sedi di competenza affinché vengano promosse campagne di informazione nazionali sull'utilizzo dei servizi sanitari territoriali.

(2-00254 p. a.)