• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00506 il 13 giugno è arrivata la notizia della morte di Giuliano Delnevo, un ragazzo genovese di 25 anni ucciso durante i combattimenti in Siria tra le truppe fedeli ad Assad e i ribelli sunniti, ai...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-00506presentato daSCOTTO Arturotesto diMercoledì 3 luglio 2013, seduta n. 45

SCOTTO, FAVA, PILOZZI e QUARANTA. — Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
il 13 giugno è arrivata la notizia della morte di Giuliano Delnevo, un ragazzo genovese di 25 anni ucciso durante i combattimenti in Siria tra le truppe fedeli ad Assad e i ribelli sunniti, ai quali il giovane si sarebbe unito nei mesi scorsi;
Giuliano Delnevo nel 2008 si era convertito all'Islam assumendo il nome di Ibrahim, e nel corso di uno dei suoi numerosi viaggi in Marocco potrebbe essere stato contattato attraverso il noto network internazionale jihadista Sharia4, il cui ideatore, un giovane marocchino di 21 anni, è stato arrestato a Brescia dalla Digos qualche tempo fa e per il quale sono stati ipotizzati i reati di incitamento alla discriminazione e alla violenza per motivi razziali, etnici e religiosi e addestramento con finalità di terrorismo internazionale, come riporta l'edizione genovese del quotidiano La Repubblica nell'articolo «Ucciso in Siria, voleva il Liguristan» del 18 giugno 2013;
Delnevo già dal 2009 risulta indagato dalla procura distrettuale di Genova per il reato di associazione a delinquere per scopi terroristici e arruolamento con finalità di terrorismo, come confermato dal procuratore distrettuale di Genova dottor Di Lecce; con lui sarebbero iscritti nel registro degli indagati altre cinque persone, tra cui alcuni maghrebini ed un italiano, come riportato da Il Fatto Quotidiano in data 18 giugno 2013;
come affermato dal quotidiano online Tgcom 24, da fonti della comunità araba giunge notizia della presenza di circa 50 italiani tra le fila dei ribelli siriani, dislocati principalmente al nord;
Carlo Delnevo, padre del ragazzo ucciso, ha denunciato l'impossibilità d'ottenere notizie certe riguardo il corpo del figlio e la possibilità di far rientrare la salma in Italia;
gli articoli 3 e 8 della Costituzione garantiscono la libertà di religione, e la presenza di convertiti all'Islam può essere un prezioso ponte di dialogo tra la fede e lo Stato italiano;
l'imam della moschea al-Wahid di Milano e vicepresidente della Coreis (Comunità religiosa islamica), Yahya Pallavicini, commentando il caso del giovane genovese ha sottolineato come tra i convertiti all'Islam ci sia «una minoranza crescente che ha scelto di radicalizzare la propria vita, finendo così nelle mani di falsi maestri e falsi predicatori», e che ciò avverrebbe soprattutto tra gli islamici convertiti «perché spesso hanno cambiato vita per disgusto o in contrasto con un'esperienza precedente», così come riporta l'edizione del 26 giugno 2013 del quotidiano La Repubblica;
la Farnesina è l'unica istituzione titolata a dare informazioni dalla Siria alle famiglie degli italiani coinvolti nella guerriglia e della sorte della salma di Giuliano Delnevo –:
quali iniziative siano state adottate per verificare la presenza di altri italiani sul territorio siriano e la loro condizione attuale;
dove sia attualmente il corpo di Giuliano Delnevo e quali iniziative siano state intraprese per riportarlo in Italia, dando così alla famiglia la possibilità di accogliere la salma del proprio caro. (5-00506)