Testo della risposta
Atto a cui si riferisce:
C.5/00570 la strada statale 172 (cosiddetta «dei Trulli») è una importante via di comunicazione che unisce Taranto a Casamassima, ove si raccorda alla strada statale 100 che da Taranto conduce a Bari....
Atto Camera
Risposta scritta pubblicata Giovedì 18 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-00570
In ordine ai quesiti posti nell'interrogazione illustro le fasi più recenti che riguardano i finanziamenti per la realizzazione degli interventi finalizzati all'ammodernamento della SS 172 – tronco Casamassima Putignano, senza ripercorrerne l’iter istruttorio già agli atti e conosciuto dagli onorevoli interroganti.
Con delibera 29 del 23 marzo 2012 il CIPE ha assegnato un contributo programmatico di 9 milioni di euro a valere sulle risorse di cui all'articolo 32, comma 1, del decreto-legge n. 98 del 2011, al fine di dare copertura al primo stralcio funzionale dell'intervento, del costo stimato di 20 milioni di euro.
Nel corso della medesima seduta, il CIPE ha preso atto della proposta avanzata dal MIT di provvedere anche ad un'assegnazione, al medesimo stralcio funzionale, a valere sulle risorse che fossero risultate rinvenienti dal Fondo Revoche di cui all'articolo 32, commi 2, 3 e 4 del medesimo decreto-legge n. 98. Purtroppo, ad oggi, non si sono rinvenute risorse disponibili sul Fondo revoche, per cui l'intervento non risulta coperto finanziariamente e, al momento, neanche limitatamente al primo stralcio funzionale già individuato con la predetta delibera CIPE n. 29.
Mi spiace confermare – ma questo è accaduto con molte altre opere importanti e attese dai territori – che effettivamente nella seduta del 31 maggio u.s. il CIPE ha operato una scelta, stante l'attuale quadro economico-finanziario, disponendo infatti il differimento al 2016 degli 8 milioni di euro per coprire altre emergenze.
Ciò nonostante, il Ministero, come ha spiegato anche il Ministro Lupi nelle audizioni, sta cercando di recuperare risorse per l'opera in oggetto dalla rivisitazione in corso dei tanti progetti fermi o non prioritari per il Paese e dalla riconsiderazione della «golden rule», da cui deriva il patto di stabilità europeo, che secondo noi non può non rispondere alle esigenze di investimento in infrastrutture dell'Italia. È anche dagli esiti di questa partita che le giuste esigenze dei territori potranno trovare una sponda favorevole nei piani e nei programmi del MIT.