• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/03715 PANIZZA, LANIECE, BERGER, CASALETTO, CONTE, DE PIN, DEL BARBA, DI GIACOMO, Stefano ESPOSITO, FAVERO, LIUZZI, ORELLANA, PAGLIARI, PEZZOPANE, PICCOLI, PUPPATO, RAZZI, SUSTA, VACCARI - Al...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03715 presentata da FRANCO PANIZZA
giovedì 26 marzo 2015, seduta n.418

PANIZZA, LANIECE, BERGER, CASALETTO, CONTE, DE PIN, DEL BARBA, DI GIACOMO, Stefano ESPOSITO, FAVERO, LIUZZI, ORELLANA, PAGLIARI, PEZZOPANE, PICCOLI, PUPPATO, RAZZI, SUSTA, VACCARI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

la recente pubblicazione della sentenza della Corte di cassazione n. 4541, riferita al ricorso dell'Agenzia delle entrate contro la società Funivia Arabba Marmolada - Sofma SpA e relativa all'obbligo per i gestori degli impianti di risalita di pagare l'Imu sugli impianti a fune, pone la necessità di un intervento politico urgente migliorativo, in una vicenda che rischia di imporre nelle aree montane l'ennesima imposta ingiusta, negando peraltro la funzione di natura pubblica degli impianti;

in tutta Europa, infatti, gli impianti di risalita sono stati assimilati al trasporto pubblico locale, in quanto in grado di assicurare, oltre all'esercizio di un'attività commerciale (peraltro fortemente complicata dal cambiamento climatico e dalla progressiva assenza di precipitazioni che impongono la realizzazione di onerosi impianti di innevamento artificiale), il collegamento tra i fondovalle, i versanti e le sommità delle montagne;

la presenza di impianti di risalita, oltre ad avere sviluppato nel nostro Paese una fiorente industria del settore, fondamentale per l'economia delle zone montane, ha anche consentito a numerose località di mantenere il presidio dei territori in quota senza dover ricorrere alla realizzazione di costose e spesso impattanti infrastrutture stradali;

a giudizio degli interroganti, qualora passasse la logica di questa sentenza, si metterebbero in ginocchio le numerose imprese del comparto della neve, contribuendo inoltre ad aprire la strada all'abbandono di numerosi territori in quota;

considerato che, a giudizio degli interroganti:

impropriamente viene scritto nella sentenza che l'impianto di risalita svolgerebbe una funzione esclusivamente commerciale di integrazione delle piste da sci e non sarebbe ipotizzabile, nemmeno parzialmente, un suo utilizzo come mezzo di trasporto pubblico;

così non è per le altre regioni del resto d'Europa che considerano, invece, gli impianti a fune assimilati al trasporto pubblico;

è urgente che il Governo si esprima in maniera chiara su questo tema, valutando in maniera appropriata e approfondita lo strumento con il quale escludere tale imposizione fiscale;

tenuto conto che l'Intergruppo parlamentare per lo sviluppo della montagna, che annovera 127 membri tra deputati e senatori, e del quale il primo firmatario del presente atto è un vice presidente, si è fatto interprete con il Governo di questa vera e propria emergenza, rendendosi disponibile a collaborare per trovare una soluzione politica adeguata,

si chiede di sapere se il Governo non ritenga urgente ed improcrastinabile un intervento al fine di escludere il pagamento dell'Imu sugli impianti a fune.

(4-03715)