• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/00662/005 in sede di esame del disegno di legge A.S. 662 recante conversione in legge del decreto-legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/662/5 presentato da MANUELA GRANAIOLA
martedì 4 giugno 2013, seduta n. 033

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge A.S. 662 recante conversione in legge del decreto-legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 aprile 2013, n. 35, recante disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali,
premesso che:
la ratio perseguita dal decreto legge 8 aprile 2013 n. 35, è il pagamento alle imprese dei debiti commerciali delle pubbliche amministrazioni;
l'onere dell'ammortamento dei cosiddetti "ammortamenti non sterilizzati", ovvero le somme che negli anni sono state impiegate con fondi regionali (e non statali) per investimenti, attraverso un indebitamento pluriennale, come i mutui, o attraverso il ricavato di alienazioni patrimoniali di beni disponibili dell'ente territoriale, fino ad oggi non era iscritto in bilancio e, dunque, non è mai stato affrontato il problema della copertura in termini finanziari;
pare che il Ministero dell'Economia e della finanze sia intenzionato a chiedere alle regioni di iscrivere in bilancio anche tali somme che precedentemente sono state invece sempre escluse dal calcolo dell'equilibrio finanziario della gestione sanitaria di ogni singola regione e di farlo a partire dai bilanci del 2010;
per le regioni gli ammortamenti non sterilizzati, senza contropartita economica di entrata, diventerebbero una passività di bilancio, per un valore complessivo che, a livello nazionale si aggira intorno a un miliardo di euro, che metterebbe in discussione la sostenibilità economica e finanziaria dei singoli sistemi sanitari regionali;
la maggior parte delle regioni, avendo costruito il proprio bilancio di previsione con riferimento alle regole finora previste dal tavolo di monitoraggio e, quindi, senza coperture per gli ammortamenti non sterilizzati, potrebbe essere indicata come inadempiente e quindi passibile di assoggettamento a piani di rientro;
considerato che:
in alcune regioni, competenti al pagamento dei debiti, nel settore della sanità, sono gli Enti del Servizio sanitario regionale e non direttamente la Regione, la quale è chiamata a svolgere una funzione di riparto delle risorse e della certificazione degli avvenuti pagamenti;
è necessario tenere conto della presenza, nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, di enti nei quali sono accentrate le funzioni di acquisizione di beni e servizi per le Aziende sanitarie, ciò che, a titolo d'esempio avviene nella Regione Toscana ove gli acquisti di beni e servizi delle Aziende Sanitarie si realizzano attraverso gli Enti per i Servizi Tecnico Amministrativi di Area Vasta (ESTAV), i debiti delle Aziende sanitarie toscane verso gli ESTAV rappresentano circa il 50 per cento dei debiti scaduti,
impegna il Governo:
a valutare la possibilità di precisare che, indipendentemente dal titolo in base al quale le Regioni ripartiranno le risorse ai singoli Enti, le risorse stesse possano costituire, nel loro complesso, copertura finanziaria degli ammortamenti non sterilizzati già oggetto della Riunione congiunta del tavolo tecnico per la verifica degli adempimenti regionali con il comitato permanente per la verifica dei livelli essenziali di assistenza del 24 marzo 2011;
a meglio precisare la natura giuridica dei soggetti creditori, tenendo conto della presenza, nell'ambito del Servizio sanitario nazionale, di enti nei quali sono accentrate le funzioni di acquisizione di beni e servizi per le Aziende sanitarie.
(numerazione resoconto Senato G3.400)
(9/662/5)
GRANAIOLA