• Testo INTERPELLANZA

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Atto a cui si riferisce:
C.2/00922 in materia di finanza locale, negli ultimi anni, numerosi interventi normativi sono stati principalmente rivolti al contenimento della spesa e alla riduzione dell'indebitamento da parte degli...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00922presentato daFRAGOMELI Gian Mariotesto diGiovedì 9 aprile 2015, seduta n. 405

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
in materia di finanza locale, negli ultimi anni, numerosi interventi normativi sono stati principalmente rivolti al contenimento della spesa e alla riduzione dell'indebitamento da parte degli enti locali, a tal fine prevedendo una progressiva diminuzione del tetto dell'indebitamento;
gli enti locali che attivano le procedure per l'estinzione anticipata dei mutui assunti presso la Cassa depositi e prestiti devono corrispondere oltre al capitale residuo anche un indennizzo calcolato ai sensi del decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 20 giugno 2003;
l'entità dei suddetti indennizzi supera spesso, per i mutui a tasso fisso, il 10 per cento del capitale da rimborsare, configurandosi come una sorta di «penalità» per gli enti locali;
il rimborso anticipato del mutuo consente all'ente di ridurre l'indebitamento pubblico e di spendere l'avanzo di amministrazione altrimenti non utilizzabile visti i limiti imposti dal patto di stabilità;
secondo Cassa depositi e prestiti spa l'indennizzo previsto per l'estinzione anticipata dei prestiti ordinari concessi dalla medesima in favore degli enti locali, e regolati a tasso fisso, ha la finalità di recuperare i costi connessi al disallineamento tra i tassi dell'originaria provvista necessaria ai fini della concessione del finanziamento ed i tassi di mercato vigenti al momento del rimborso anticipato;
pertanto a fronte di una riduzione dell'indennizzo per estinzione anticipata da parte degli enti locali – associata a una elevata richiesta di rimborso di prestiti – potrebbero verificarsi significative conseguenze per la società in termini di redditività ed equilibrio economico-patrimoniale;
Cassa depositi e prestiti ha inoltre precisato che, per quanto concerne i prestiti che presentano quale modalità di calcolo dell'indennizzo quello previsto dal decreto Ministero dell'economia e finanze 20 giugno 2003, una eventuale revisione dello stesso – che comporti la corresponsione di indennizzi inferiori a quelli attualmente previsti – determinerebbe la necessità di reintegrare la società per i minori introiti che si verrebbero a creare in conseguenza della revisione stessa;
appare necessario agli interpellanti approfondire queste considerazioni poiché, in un contesto di grande criticità della finanza locale, sarebbe importante consentire agli enti territoriali di estinguere i mutui e destinare maggiori risorse agli investimenti e alla crescita –:
quali siano i dati disaggregati relativi ai mutui accesi dagli enti territoriali (con particolare riferimento alle seguenti classi demografiche: da 0 a 5000 abitanti, da 5000 a 15.000 e oltre i 15.000) quale ne sia l'ammontare medio per comparto e quali siano il tasso di interesse medio applicato e l'entità media dell'indennizzo;
se il Ministro interpellato non ritenga necessario operare una puntuale ricognizione dei dati a disposizione per verificare la possibilità di cambiare la disciplina in materia di estinzione anticipata dei mutui al fine di contenere l'entità dell'indennizzo nella misura massima del 5 per cento del capitale da rimborsare.
(2-00922) «Fragomeli, Causi, Marchi, Fregolent, Marco Di Maio, Marantelli, Garofani, Amato, Antezza, Bergonzi, Borghi, Bruno Bossio, Capozzolo, Carloni, Casati, Cominelli, D'Incecco, Donati, Fabbri, Fanucci, Cinzia Maria Fontana, Fossati, Gadda, Galperti, Gasparini, Giulietti, Lodolini, Magorno, Manfredi, Montroni, Moretto, Patriarca, Petrini, Piazzoni, Preziosi, Rampi, Romanini, Sgambato, Verini».