• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/00676-B/002 premesso che: nel provvedimento in esame, all'articolo 11, ed in particolare nei commi 6 e 7, sono presenti «Misure per l'equilibrio finanziario della Regione Siciliana, della regione...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/00676-B/002presentato daFIORIO Massimotesto diMercoledì 5 giugno 2013, seduta n. 29

La Camera,
premesso che:
nel provvedimento in esame, all'articolo 11, ed in particolare nei commi 6 e 7, sono presenti «Misure per l'equilibrio finanziario della Regione Siciliana, della regione Piemonte e della regione Sardegna nonché per la programmazione regionale del Fondo per lo sviluppo e la coesione»;
si tratta di norme che, nella sostanza, autorizzano la regione Piemonte a utilizzare risorse straordinarie, ad essa assegnate per investimenti (nell'ambito del Fondo per la coesione sociale), per la copertura di partite si ordinarie, quali dovrebbero essere i contratti di servizio con le aziende di trasporto pubblico locale;
questo provvedimento produce, pertanto, un marcato depotenziamento (pari al 10 per cento del complesso della quota parte del Fondo per lo sviluppo e la coesione assegnato al Piemonte) della possibilità della regione stessa di realizzare le finalità per cui le risorse stesse erano state in origine ad essa assegnate con la richiamata delibera CIPE n. 1 dell'11 gennaio 2011;
gli elementi desumibili dagli approfondimenti svolti con alcuni enti locali piemontesi, soggetti di delega nel campo del trasporto pubblico locale, segnalano come i 150 milioni di euro siano da intendersi quale quota parte di un debito complessivo di oltre 300 milioni di euro, maturato non genericamente negli anni pregressi, bensì negli anni 2010-2012;
è presumibile, pertanto, che la situazione debitoria, in assenza di particolari evenienze straordinarie di natura esterna e imprevedibile, derivi da un deficit di programmazione dei servizi e delle conseguenti risorse necessarie alla copertura dei contratti, interamente ascrivibile alla responsabilità dell'attuale governo regionale;
peraltro, l'accesso della regione stessa alla fruizione delle succitate risorse (condizione evidentemente «concertata» con il precedente Governo) è vincolata alla predisposizione entro trenta giorni del provvedimento di un piano di razionalizzazione e di incremento dell'efficienza che dovrà essere approvato dai competenti Ministeri, in coerenza con i criteri previsti dalla normativa sulla «spending review»;
i riscontri ad oggi desumibili nel rapporto con molte istituzioni locali soggette di delega nel campo del Tpl, nonché con diverse aziende operanti nel settore, evidenziano come le linee a oggi note del succitato «piano di razionalizzazione», stiano determinando tensioni rilevanti e il rischio serio, nel prossimo triennio, di una caduta verticale della quantità e della qualità dei servizi esclusivamente concentrata in alcune parti del territorio regionale, con grave pregiudizio del diritto primario alla mobilità di migliaia di cittadini, in particolare lavoratori e studenti,

impegna il Governo

a valutare la necessità di approfondire i contenuti dei citati commi 6 e 7 dell'articolo 11 del provvedimento in oggetto, alfine di verificarne la piena, trasparente ed efficace compatibilità con il diritto alla mobilità, la normativa sulla «spending review» e gli obiettivi generali della legislazione vigente che disciplinano il settore del trasporto pubblico locale e del trasporto ferroviario regionale.
9/676-B/2. Fiorio, Bargero, Biondelli.