• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
S.0/01854/006/ ... in sede di esame del disegno di legge n. 1854, premesso che: il popolo Saharawi, in esilio nel deserto algerino vicino a Tindouf, è composto da circa 160 mila persone rifugiate da 40...



Atto Senato

Ordine del Giorno 0/1854/6/020304 presentato da STEFANO VACCARI
mercoledì 8 aprile 2015, seduta n. 002

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge n. 1854,
premesso che:
il popolo Saharawi, in esilio nel deserto algerino vicino a Tindouf, è composto da circa 160 mila persone rifugiate da 40 anni al di fuori della regione del Sahara Occidentale, dove vivono in condizioni di estrema precarietà, in campi profughi in cui spesso manca l'acqua, l'elettricità, farmaci e dove i generi alimentari sono forniti in grande parte dall'Alto commissariato per i rifugiati dell'ONU e autoprodotti grazie a progetti di cooperazione allo sviluppo;
dopo un conflitto armato durato dal 1976 (dal ritiro dei coloni spagnoli), che ha provocato centinaia di vittime, la costruzione di un muro di separazione del Sahara Occidentale lungo 2720 km attorno al quale sono state posizionate 7 milioni di mine antiuomo e anticarro, nel 1991, con la mediazione delle Nazioni Unite, si è pervenuti ad un cessate il fuoco e all'avvio di un processo di pace sostenuto attraverso numerose risoluzioni del Consiglio di Sicurezza e dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, con l'obiettivo ancora non raggiunto di far svolgere un referendum per l'autodeterminazione del popolo Saharawi;
per sorvegliare sul cessate il fuoco e presidiare questo processo di pace, il 29 aprile del 1991 fu istituita dal Consiglio di Sicurezza dell'ONU, con la Risoluzione 690, la MINURSO (Missione delle Nazioni Unite per l'organizzazione di un referendum nel Sahara Occidentale), che da subito poté contare su 100 osservatori internazionali, pur non avendo assolto pienamente ai propri compiti assegnati: al 2014 era composta da 503 persone provenienti da 33 Paesi, di cui 226 militari (27 soldati, 4 ufficiali di polizia e 195 osservatori militari di cui 5 italiani) e 262 civili;
il nostro Paese è tra i pochissimi ad aver dato continuità alla propria presenza tra i caschi blu fin dagli esordi della Missione, assicurando per il periodo 1999-2001 la presidenza della Commissione identificazione (Edoardo Ventre), mentre dal settembre 2005 al febbraio 2007 Francesco Bastagli è stato rappresentante speciale del Segretario generale dell'ONU per il Sahara Occidentale e capo della Minurso;
il popolo Saharawi in questi 40 anni, grazie all'attività diplomatica svolta dal Fronte Polisario soprattutto nei Paesi europei, è stato destinatario di molti progetti di cooperazione allo sviluppo, di molte iniziative di solidarietà e sostegno concreto e politico da parte di associazioni e comitati della società civile, di migliaia di Enti Locali, Province e Regioni in Italia e in tutto il mondo, attraverso patti di amicizia e gemellaggio con le tendopoli saharawi. Grazie al ruolo svolto da tavoli istituzionali in raccordo con i coordinamenti sulla cooperazione internazionale, da iniziative parlamentari come l'lntergruppo di amicizia con il popolo Saharawi, al quale da molte legislature aderiscono centinaia fra deputati e senatori di ogni forza politica in modo trasversale, è stato possibile stimolare il Parlamento italiano ad assumere ogni volta una posizione coerente con le diverse e numerose risoluzioni delle Nazioni Unite susseguitesi nel corso degli anni;
una rappresentanza dell'Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo Saharawi, nel novembre 2014, ha visitato i campi profughi dove si è potuto constatare accanto alle difficili condizioni di vita del popolo Saharawi, dipendente dagli aiuti umanitari, e al perpetuarsi delle violazioni dei diritti umani nei territori occupati da parte del Marocco, la dignità di un popolo dimenticato, in grado di esprimere una tenacia e determinazione uniche per arrivare ad una soluzione pacifica del conflitto pluridecennale con il Marocco;
considerato che:
la mozione n. 1-00129 (testo 3) approvata dall'Assemblea del Senato nell'aprile 2014, nella quale il Governo ha assunto impegni precisi e chiari, articolati in sette punti specifici, riguardanti tra gli altri il rapporto con l'Unione europea, le Nazioni Unite, il mandato della MlNURSO, il rapporto con il Regno del Marocco e l'ordine del giorno n. 9/2893-AR/3 approvato dalla Camera dei deputati a prima firma dell'onorevole Romanini, sullo stesso oggetto del presente;
considerato inoltre che:
il Governo ha proposto al Parlamento un decreto-legge (n. 7/2015) avente per oggetto "Misure urgenti per il contrasto del terrorismo, anche di matrice internazionale, nonché proroga delle missioni internazionali delle Forze armate e di polizia, iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle Organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione", dal quale si evince la volontà di ridurre la presenza italiana nelle diverse missioni internazionali tra cui la MINURSO, che ha tuttavia rispetto alle altre citate un chiaro obiettivo di pace fin dalla sua costituzione;
interrompere o ridurre la nostra attività di sostegno alla MINURSO, come proposto dal provvedimento in esame, potrebbe essere interpretato come una presa di distanza dell'Italia dal processo di pace avviato nel 1991, sempre sostenuto e incoraggiato, allontanandola dall'impegno per una soluzione giusta, equa e negoziata del conflitto nel Sahara occidentale, con concreti rischi di ripresa dello scontro, a causa del peggioramento della situazione socio-economica, al crescere di una situazione di malessere e di frustrazione che sta aumentando soprattutto tra la componente giovanile dei campi profughi;
impegna il Governo:
a dare continuità, già nei prossimi mesi, con ogni possibile sollecitudine alla partecipazione italiana alla missione MINURSO e alle iniziative di sostegno al popolo Saharawi, e comunque a proseguire l'attività diplomatica mirata all'ottenimento di una giusta ed equa soluzione al problema del Sahara Occidentale;
a riferire a questa Assemblea, ovvero alla Commissione competente, ad un anno di distanza dall'approvazione della mozione n. 1-00129, circa gli atti e i passaggi svolti per dare corso agli impegni assunti.
(0/1854/6/020304)
VACCARI, DE CRISTOFARO, ORELLANA, ELENA FERRARA, PETRAGLIA, GATTI, PEZZOPANE, SPILABOTTE, AMATI, LO GIUDICE, DEL BARBA