• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.7/00657 premesso che: il decreto-legge n. 201 del 2011, «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici», convertito, con modificazioni, dalla legge 22...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00657presentato daMARRONI Umbertotesto diLunedì 13 aprile 2015, seduta n. 407

L'VIII Commissione,
premesso che:
il decreto-legge n. 201 del 2011, «Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici», convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, all'articolo 44-bis, individua i criteri di definizione di un'opera incompiuta: «1. Ai sensi del presente articolo, per “opera pubblica incompiuta” si intende l'opera che non è stata completata: a) per mancanza di fondi; b) per cause tecniche; c) per sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge; d) per il fallimento dell'impresa appaltatrice; e) per il mancato interesse al completamento da parte del gestore. 2. Si considera in ogni caso opera pubblica incompiuta un'opera non rispondente a tutti i requisiti previsti dal capitolato e dal relativo progetto esecutivo, e che non risulta fruibile dalla collettività)»;
l'articolo 44-bis del decreto-legge 201 del 2011; ha previsto altresì l'istituzione presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dell'elenco-anagrafe nazionale delle opere pubbliche incompiute;
il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con decreto ministeriale 13 marzo 2013 n. 42, definisce il «Regolamento recante le modalità di redazione dell'elenco-anagrafe delle opere pubbliche incompiute»;
l'elenco-anagrafe, secondo l'articolo 2 del decreto ministeriale 42 del 2013, «ha la finalità di coordinare, a livello informativo e statistico, i dati sulle opere pubbliche incompiute in possesso delle amministrazioni statali, regionali o locali. L'elenco è ripartito in due sezioni, relative, rispettivamente, alle opere di interesse nazionale e alle opere di interesse regionale e degli enti locali»;
entro il 31 marzo di ciascun anno, secondo l'articolo 3 del decreto ministeriale 42 del 2013, le stazioni appaltanti, gli enti aggiudicatori e gli altri soggetti aggiudicatori, di cui all'articolo 3 del decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, individuano le opere incompiute di rispettiva competenza. Entro il predetto termine, i medesimi soggetti, ciascuno secondo l'ambito territoriale individuato all'articolo 2, comma 1, terzo periodo, trasmettono la lista delle opere individuate al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ovvero alla Regione e alla Provincia autonoma di appartenenza, unitamente ai dati e alle informazioni previste al comma 2;
secondo quanto previsto dall'articolo 4 del decreto ministeriale 42 del 2013, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, le regioni e le province autonome sono chiamate a redigere, ciascuno per le sezioni di rispettiva competenza, una graduatoria nella quale le opere pubbliche incompiute sono ordinate in ordine di priorità, tenendo conto dello stato d'avanzamento raggiunto nella realizzazione dell'opera e di un possibile utilizzo dell'opera stessa anche con destinazioni d'uso alternative a quella inizialmente prevista,

impegna il Governo:

a fornire ai competenti organi parlamentari i risultati dell'elenco-anagrafe fin qui raccolti, anche al fine di prendere consapevolezza della situazione in essere, dei tempi e delle risorse necessari per il completamento di quelle opere a tutt'oggi ritenute strategiche per il Paese;
a definire una strategia di politiche pubbliche per il completamento delle opere incompiute, definendo le priorità con criteri oggettivi e individuando tempi e meccanismi certi di finanziamento delle opere;
ad assumere iniziative per prevedere l'istituzione di una struttura all'interno del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti atta allo studio dei piani di investimento e necessaria a controllare e supportare gli enti locali nel percorso di completamento delle opere.
(7-00657) «Marroni, Petrini, Tidei, Paola Boldrini, Iacono, Folino, Mazzoli, D'Incecco, Capone, Maestri».