• Testo RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.7/00658 premesso che: il grande progetto Pompei è un progetto che si affianca ad un piano di gestione dell'area vesuviana fortemente voluto dall'Unesco; il piano e le sue linee...



Atto Camera

Risoluzione in commissione 7-00658presentato daGIORDANO Giancarlotesto diLunedì 13 aprile 2015, seduta n. 407

La VII Commissione,
premesso che:
il grande progetto Pompei è un progetto che si affianca ad un piano di gestione dell'area vesuviana fortemente voluto dall'Unesco;
il piano e le sue linee strategiche sono state concordate da Unesco, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, provincia di Napoli e comuni interessati;
le azioni previste sono mirate al miglioramento dell'area archeologica vesuviana: un miglioramento, questo, collegato alla necessaria riqualificazione, conservazione e sicurezza dei siti;
in particolare, il progetto Pompei prevede l'arresto del degrado del sito archeologico con atti volti a riportare il sito a migliori condizioni (tra cui l'attuazione di azioni di restauro), la creazione di un sistema di conservazione programmata per avere un sistema di organizzazione e di gestione nell'amministrazione, un monitoraggio continuo dello stato di conservazione e di rischio delle strutture presenti nel sito, la progettazione e realizzazione di nuove opere volte alla miglioria e al sostentamento delle strutture esistenti e la realizzazione di un sistema di sorveglianza per la sicurezza del sito;
la regione Campania ed i vari enti coinvolti si sono impegnati, con tale progetto, a migliorare la rete di trasporti esistente intorno all'area della buffer zone, avanzando vari ed ipotetici progetti che riguardano non solo la rete stradale (l'autostrada A3 e le strade locali), ma anche la rete ferroviaria, con le Ferrovie dello Stato che si sarebbero dovute impegnare a migliorare i tratti ferroviari della zona interessata;
anche le vie navigabili sono state coinvolte nel progetto con l'inclusione di perfezionamenti nelle aree e nei collegamenti portuali ed una probabile nuova apertura del Metrò del mare (che potrebbe diventare Archeo-Metro) che collegherà Napoli e Sorrento con i comuni dell'area;
l'Unesco, con il suo progetto di gestione, ha previsto la creazione di un sistema di organizzazione per il turismo sostenibile, con una rete di percorsi tematici che gli utenti potranno prenotare online e che seguiranno una procedura di rotazione annuale;
tra le altre azioni previste vi sono anche bonifiche e riqualificazioni ambientali, per liberare l'area da sconcertanti panorami ambientali caratterizzati fin troppo da scempi edili e aree industriali abbandonate;
entro il 31 dicembre 2015 tutti i progetti facenti parte del piano dovranno essere completati, pena la perdita di finanziamenti europei particolarmente sostanziosi;
la zona interessata da tali provvedimenti è la cosiddetta buffer zone, ossia l'area campana che comprende i comuni di Portici, Torre Annunziata, Torre del Greco, Pompei, Ercolano, Castellammare di Stabia, Boscoreale, Trecase e Boscotrecase;
sono stati inoltre sottoscritti due decreti che prevedono l'utilizzo dell’«art bonus», ossia un credito d'imposta che permette agli utenti singoli (persone fisiche e giuridiche) di beneficiare di un regime fiscale agevolato se intenderanno contribuire economicamente al finanziamento delle attività previste dal grande progetto Pompei;
il decreto «sblocca Italia», peraltro, prevede che anche i comuni possano prendere in considerazione eventuali progetti presentati da singoli (cittadini o aziende) per la riqualificazione dell'area vesuviana;
purtroppo, però, a meno di 300 giorni dalla scadenza dei termini, la maggior parte dei lavori da completare sono ben lungi dall'essere terminati;
a Pompei 35 dei 47 cantieri inizialmente previsti non sono stati neanche aperti;
a Portici ed a Castellammare di Stabia il rilancio dei porti turistici rischia di rivelarsi del tutto inconsistente, giacché la regione ha bloccato il Metrò del mare dopo aver rilevato che in media solo 31 turisti al giorno utilizzavano il servizio di collegamento marittimo;
l'amministrazione di Torre del Greco ha iniziato a presentare solo dopo Pasqua il piano di interventi alla commissione regionale preposta alla valutazione delle idee;
il comune di Torre Annunziata ha presentato un progetto di rilancio dell’ex area industriale (divenuta il cimitero del polo nautico) che prevede strutture alberghiere di lusso, spazi commerciali, terme ed altri elementi d'innovazione tra cui un lungomare attrezzato con una splendida vista su Capri;
è del tutto evidente come sia davvero complesso immaginare che un progetto così complesso possa essere realizzato entro la fine del 2015;
il progetto per la realizzazione del secondo ingresso agli scavi archeologici di Ercolano è attualmente bloccato;
manca ancora un progetto complessivo di messa a sistema dei territori della «buffer zone», con la dotazione di infrastrutture materiali e immateriali necessari;
la crisi economica ha colpito gravemente il Mezzogiorno ed ancor più la Campania, da diversi lustri ormai protagonista (spesso suo malgrado) di un processo di desertificazione industriale che non accenna ad arrestarsi;
i livelli di disoccupazione (specie giovanile e femminile) hanno raggiunto dimensioni a dir poco drammatiche;
la realizzazione del grande progetto Pompei ed un accorto uso delle risorse garantite dall'Europa e dallo Stato avrebbe potuto rappresentare un'occasione concreta ed irripetibile di rilancio non solo del settore culturale dell'area, ma dell'intera economia campana;
tale grande opportunità sta inesorabilmente trasformandosi nell'ennesima occasione sprecata, con evidente danno per tutti i cittadini dell'area,

impegna il Governo

a intraprendere ogni iniziativa idonea a garantire l'individuazione dei fondi necessari (sia statali che europei) per realizzare il maggior numero possibile di interventi ipotizzati dagli enti locali coinvolti e portare a compimento il grande progetto Pompei.
(7-00658) «Giancarlo Giordano, Scotto».