• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/01012-A/014 premesso che: con decreto n. 201 del 2011, (cosiddetto Salva Italia) il Governo Monti, per esigenze di risanamento dei conti pubblici, ha anticipato, in via sperimentale, l'entrata in...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01012-A/014presentato daLAVAGNO Fabiotesto diMartedì 18 giugno 2013, seduta n. 35

La Camera,
premesso che:
con decreto n. 201 del 2011, (cosiddetto Salva Italia) il Governo Monti, per esigenze di risanamento dei conti pubblici, ha anticipato, in via sperimentale, l'entrata in vigore dell'IMU imprimendo una notevole modificazione all'impianto dell'intera imposizione municipale così come delineata dal decreto legislativo n. 23 del 2011 (disciplina del federalismo municipale);
il varo anticipato del tributo ha evidenziato una serie di criticità legate soprattutto all'incompiuta riforma del catasto e degli estimi, oramai poco rappresentativi dei valori di mercato. Inoltre il meccanismo impositivo iniziale di elevazione verticale della base imponibile introdotto dal decreto Salva Italia, e che prevede, ai fini del calcolo dell'imposta l'aumento aritmetico del valore catastale attraverso l'applicazione di un moltiplicatore, rende l'IMU iniqua e regressiva in quanto l'incidenza del tributo sull'imponibile diminuisce all'aumentare del valore reale del patrimonio immobiliare;
il sistema catastale italiano, progettato prima dell'inizio della seconda guerra mondiale, pur essendo in vigore dai primi anni 60, ha subìto una revisione negli anni 90 con l'aggiornamento delle sole tariffe d'estimo, lasciando immutati classamenti e zone censuarie; esso è pertanto arretrato rispetto alla diffusa realtà economica immobiliare, sia sul piano della rappresentazione che su quello dell'adeguamento ai valori effettivi di mercato;
la distanza tra valori catastali e valori di mercato, inoltre, è differente tra territori e tipologie d'immobili. Tali iniquità orizzontali potrebbero essere superate solo grazie ad un'organica riforma del catasto;
a completare il quadro, si deve aggiungere che lo strumento selettivo per l'accesso alle prestazioni di welfare è «l'Indicatore della Situazione Economica Equivalente» (il cosiddetto ISEE), che viene determinato tenendo conto anche del patrimonio immobiliare valutato su «base catastale». Una valutazione catastale iniqua degli immobili, generando graduatorie di accesso ai servizi sociali ed ai servizi all'infanzia alterate da dati inadeguati e da redditi difformi, finisce con il trasferire, dunque, i suoi effetti anche sull'accesso alle prestazioni di welfare;
a tutt'oggi la mancata revisione dei valori catastali ha inoltre determinato il crescente divario fra il valore del patrimonio abitativo dichiarato ai fini fiscali e la ricchezza immobiliare effettiva: secondo le più recenti stime dell'Agenzia del territorio, il valore di mercato del patrimonio abitativo è 3,7 volte superiore a quello dell'imponibile fiscale, a tale scostamento è generalmente più spiccato nei grandi centri urbani e nelle regioni del Centro;
la riforma del sistema estimativo catastale, che avrebbe riflessi anche su altre imposte basate sulle rendite, quali Irpef, imposta di registro, imposte catastali, e quella sulle successioni e donazioni, potrebbe infondere nella collettività la percezione di una fiscalità più equa e trasparente,

impegna il Governo

a valutare la possibilità di porre le basi per un nuovo sistema di valutazione e di attribuzione di rendita agli immobili, ai fine di migliorare i livelli di equità, perequazione, trasparenza e qualità delle informazioni reddituali e patrimoniali nel settore immobiliare e di correggere le sperequazioni, insite nelle attuali rendite, ed accentuate dall'aumento generalizzato disposto con il decreto-legge n. 201 del 2011, revisione che dovrà condurre alla riclassificazione dei beni immobiliari ed al superamento dell'attuale sistema per categorie e per classi, correlando il valore dell'immobile o il reddito dello stesso alla sua localizzazione ed alle relative caratteristiche edilizie ed urbanistiche.
9/1012-A/14. (Testo modificato nel corso della seduta).  Lavagno, Ragosta, Paglia.