• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05323 la galleria «La Franca» sulla strada statale Foligno-Civitanova, tra Umbria e Marche, rappresenta uno dei progetti centrali del «Quadrilatero Marche Umbria», un'opera infrastrutturale, a...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05323presentato daGALLINELLA Filippotesto diMartedì 14 aprile 2015, seduta n. 408

GALLINELLA e CIPRINI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
la galleria «La Franca» sulla strada statale Foligno-Civitanova, tra Umbria e Marche, rappresenta uno dei progetti centrali del «Quadrilatero Marche Umbria», un'opera infrastrutturale, a totale partecipazione pubblica, che sarà realizzata attraverso un innovativo sistema di cofinanziamento detto piano di area vasta;
il costo complessivo dell'opera, che consiste nel completamento e adeguamento di due arterie principali (l'asse Foligno-Civitanova Marche strada statale 77 e l'asse Perugia-Ancona statali 76 e 318), della pedemontana Fabriano-Muccia/Sfercia e altri interventi viari, è di 2.233 milioni di euro;
durante una puntata della trasmissione televisiva Report, andata in onda il 12 aprile 2014, un operaio dell'ANAS ha dichiarato che la galleria «La Franca», lunga circa un chilometro, non è del tutto sicura, ammettendo che nelle «spalle» dell'arcatura della galleria non ci sia cemento a sufficienza per reggere il peso; in particolare, si parla di 10 centimetri invece dei 40 in grado di sostenere lo sforzo;
dall'intervista emergono anche altri falle costruttive come problemi di vuoti d'aria che in condizioni di sicurezza dovrebbero essere riempiti con un cemento alleggerito ma sembra che non sia stato usato perché «costa soldi». L'operaio ha inoltre affermato che tutto il tratto interessato è stato fatto male e che ci sono pericoli per la sicurezza visto che la zona è sismica;
nella stessa occasione, il presidente dell'Anas, Pietro Ciucci, ha dichiarato che sono stati adottati controlli specifici su a qualità del calcestruzzo (...) lo scorso anno è stata inoltre effettuata un'indagine georadar su circa il 25 per cento dell'opera, ispezionando complessivamente 240 metri per ciascuna canna. Da tale indagine non è emersa alcuna criticità in merito a sottospessori né a vuoti a tergo dei rivestimenti. Ad ogni buon fine, come previsto dalle procedure Anas in caso di denunce anonime, è stata disposta l'estensione di tali verifiche tramite tecnologia georadar sull'intera galleria;
l'opera, in ogni caso, non è stata completata né collaudata e quindi non è ancora aperta al traffico, ma, come afferma lo stesso operaio intervistato, è tecnicamente completa;
nel nostro Paese, purtroppo, i casi di grandi opere realizzate con materiali «al ribasso» non sono rari basta pensare ad alcuni tratti della Salerno-Reggio Calabria dove la mafia controllava le ditte d'appalto e il risparmio del 3 per cento sui materiali era la tangente alla criminalità organizzata, o anche al cedimento della rampa di accesso al viadotto di Scorciavacche in Sicilia, aperta a Natale con 3 mesi di anticipo e crollata una settimana dopo, porta dritto a lavori fatti in «economia»;
proprio su questo l'Anas ha anticipato nella stessa puntata di Report le conclusioni della sua commissione interna: sensibile riduzione del sistema di rinforzo, mancata verifica di idoneità dei piani di posa, scadente esecuzione del drenaggio e della stesa del rilevato, anche in funzione dei materiali utilizzati. La responsabilità, quindi, per Anas cade sul direttore lavori per mancato controllo;
la regione Umbria ha intanto dichiarato, per voce dell'assessore Rometti, che a breve sarà inviata una lettera a firma della presidente Marini per acquisire tutti gli elementi tecnici di questa storia –:
se, in base a quanto esposto in premessa, non ritengano opportuno porre in essere tutte le azioni per verificare la veridicità delle affermazioni dell'operaio nonché il corretto svolgimento dei lavori dell'opera «La Franca», anche attraverso la collaborazione di tecnici esterni, prima che questa venga aperta al pubblico, al fine di scongiurare episodi gravi come quelli purtroppo già accaduti nel nostro Paese. (5-05323)