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Atto a cui si riferisce:
C.1/00814 premesso che: le richieste di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga relative all'anno 2014 interessano, in Sardegna, complessivamente, 26.763 lavoratori, dei quali 9.494...



Atto Camera

Mozione 1-00814presentato daCANI Emanueletesto diMercoledì 15 aprile 2015, seduta n. 409

La Camera,
premesso che:
le richieste di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga relative all'anno 2014 interessano, in Sardegna, complessivamente, 26.763 lavoratori, dei quali 9.494 per provvedimenti di cassa integrazione in deroga e 17.269 di mobilità in deroga;
per il pagamento degli ammortizzatori 2014 risulterebbero necessari 179 milioni di euro;
ad oggi il Governo ha assegnato attraverso due distinte ripartizioni 17.313.000 euro con decreto ministeriale 6 agosto 2014 e 21.641.000 euro con decreto ministeriale 4 dicembre 2014;
con le prime risorse assegnate sono state erogate due mensilità di trattamento di cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga;
a dicembre 2014, l'INPS ha corrisposto altre due mensilità di trattamenti di mobilità ed altre due mensilità di trattamenti di cassa integrazione guadagni straordinaria;
a seguito dell'esaurimento dei fondi sono stati interrotti i pagamenti e i lavoratori attendono il pagamento delle mensilità 2014;
in occasione dell'incontro con gli assessori regionali del lavoro tenutosi il 26 marzo 2015, il Ministro Poletti ha preannunziato un prossimo decreto ministeriale per la ripartizione tra le regioni di circa 500 milioni di euro a completamento dei finanziamenti per il 2014;
si prevede che la cifra assegnata alla Sardegna possa essere quantificata in circa 50 milioni di euro, che consentiranno il pagamento di ulteriori tre/quattro mensilità;
tale cifra risulterebbe pertanto insufficiente, in quanto per il pagamento integrale degli ammortizzatori in deroga 2014, detratti i 50 milioni di euro di risorse statali in arrivo, sarebbero necessari ulteriori 100 milioni di euro;
la possibilità che il pagamento di una quota degli ammortizzatori sociali potesse essere effettuata con fondi propri della regione, era stata ipotizzata dal Ministro Poletti, nel mese di dicembre 2014, in occasione di un incontro con il presidente Pigliaru e assessore Mura;
il Ministro aveva sottolineato che un simile percorso era già stato avviato con altre regioni ed avrebbe costituito il presupposto per consentire al Governo di erogare risorse statali in misura superiore rispetto a quanto sarebbe spettato secondo i criteri ordinari;
a fronte di tale proposta, la regione ha reperito risorse pari a circa 150 milioni di euro di fondi P.A.C., in occasione di un ulteriore incontro tenutosi in data 12 febbraio 2015 presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali con l'assessore Mura, accompagnata dal direttore del centro regionale di programmazione, veniva comunicato che, a seguito di modifiche normative intervenute dopo l'incontro di dicembre con il Ministro Poletti, i fondi regionali non potevano più essere destinati al pagamento degli ammortizzatori sociali in quanto impiegati per la copertura finanziaria del credito d'imposta introdotto con la Legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale pluriennale dello Stato (Legge stabilità 2015);
è noto che i principali benefici della suddetta misura introdotta con la legge di stabilità 2015 si concentreranno in massima parte nelle aree del Nord del Paese, nelle quali il tessuto produttivo e i primi segnali di ripresa economica faranno registrare il maggior numero di assunzioni;
la delibera del Cipe del 30 giugno 2014, n. 21, nel disporre meccanismi di disimpegno automatico e sanzionatori a valere sulle risorse FSC 2007-2013, ha disposto a carico della regione Sardegna, una decurtazione pari a circa 107 milioni di euro, derivante dall'applicazione di misure sanzionatorie nella misura del 10 per cento, per un importo di circa 24 milioni di euro, e nella misura del 15 per cento, per un valore pari a circa 83 milioni di euro, su interventi che hanno fatto registrare ritardi nell'assunzione delle obbligazioni giuridicamente vincolanti;
la sopra citata delibera del Cipe n. 21/14 ha disposto il finanziamento degli «ammortizzatori sociali in deroga», per un importo pari a 100 milioni di euro, a valere sulle decurtazioni operate dalla stessa, e tali risorse sono confluite tra le fonti generali di finanziamento dei decreti ministeriali di assegnazione delle risorse alle regioni;
al netto delle finalizzazioni operate dalla suddetta delibera del Cipe n. 21/14, risulta la disponibilità per successive finalizzazioni per un importo complessivo di 182 milioni euro;
vi è una urgenza condivisa tra regione Sardegna e Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di provvedere al finanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, in considerazione della grave situazione di tensione sociale che si registra nel territorio regionale, con migliaia di persone prive oramai da mesi di ogni forma di sostegno al reddito,

impegna il Governo

ad assumere iniziative per l'adozione di una specifica delibera da parte del Cipe volta alla assegnazione, in favore della regione Sardegna, dell'importo derivante dai meccanismi sanzionatori disposti con la delibera del Cipe 21/14, pari a circa 110 milioni di euro, per il finanziamento degli «ammortizzatori sociali in deroga» o, qualora ciò non fosse possibile, comunque per garantire l'integrale copertura finanziaria degli impegni assunti con i lavoratori, assicurando le mensilità spettanti per il 2014.
(1-00814) «Cani, Marco Meloni, Giovanna Sanna, Scanu, Mura, Marrocu, Tidei, Francesco Sanna, Pes, Mariano».