• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05339 Dalmine spa, società multinazionale prima produttrice italiana di tubi in acciaio senza saldatura, bombole e componentistica auto, con un processo integrato a partire dal rottame di ferro,...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05339presentato daTRIPIEDI Davidetesto diMercoledì 15 aprile 2015, seduta n. 409

TRIPIEDI, COMINARDI, CIPRINI, DALL'OSSO, ALBERTI, PESCO e CHIMIENTI. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
Dalmine spa, società multinazionale prima produttrice italiana di tubi in acciaio senza saldatura, bombole e componentistica auto, con un processo integrato a partire dal rottame di ferro, destinati all'industria energetica, automobilistica e meccanica. Fondata nel 1906, oltre alla sede principale di Dalmine (Bergamo), la società ha quattro filiali dislocate a Costa Volpino (Bergamo), Sabbio Bergamasco, frazione di Dalmine, Arcore (Monza e Brianza), Piombino (Livorno). La Dalmine spa, facente parte del gruppo Tenaris, vende i suoi prodotti con il marchio TenarisDalmine ed ha un organico totale di 1.800 lavoratori a livello nazionale;
in data 10 marzo 2015, veniva riportato sul quotidiano online «L'Eco di Bergamo», la notizia che il giorno stesso i lavoratori di tutti gli stabilimenti della TenarisDalmine hanno organizzato scioperi e presidi contro la decisione dell'azienda, annunciata il 25 febbraio 2015, di licenziare 406 lavoratori del solo stabilimento storico di Dalmine;
l'adesione allo sciopero negli stabilimenti di Dalmine e Sabbio Bergamasco, ha avuto una adesione del cento per cento di tutti i lavoratori dei primi due turni e i lavoratori a giornata, ad eccezione dei dipendenti impegnati nella salvaguardia dei macchinari. Negli stabilimenti indicati, gli impianti sono rimasti fermi e gli uffici non operativi dalle 5 del mattino fino alla mezzanotte, con organizzazioni di presidi;
agli scioperi organizzati ha fatto seguito la nota di solidarietà da parte del comitato sindacale mondiale dei lavoratori di Tenaris e della rete sindacale globale di Tenaris e Ternium del consociato, gruppo Techint. Nel comunicato viene specificato che l'ennesimo sciopero dei dipendenti del gruppo TenarisDalmine, sono una minaccia per gli altri siti produttivi italiani del Gruppo. Il comunicato continua non giustificando il pensiero della dirigenza che lega la riduzione della capacità produttiva del Gruppo stesso in Italia e nel resto del mondo al calo del prezzo del petrolio e alla relativa domanda dell'industria petrolifera. Sempre secondo il comunicato, le politiche adottate dall'azienda di rinunciare ad investire nei giovani e nel ricambio generazionale sospendendo investimenti nell'innovazione e diversificazione produttiva, si scontrano con quanto previsto in recenti accordi presi con i rappresentanti sindacali di Dalmine e rischiano di avviare una fase di pericoloso declino;
nel sito di Costa Volpino, lo sciopero è stato effettuato nelle ultime due ore di ogni turno e, come riportato in data 11 marzo 2015, sul quotidiano online della provincia di Monza e Brianza «IlCittadinomb», nella sede di Arcore i circa 400 lavoratori hanno scioperato ed organizzato un presidio davanti allo stabilimento stesso per tutto l'arco della mattinata del 10 marzo 2015;
per voce di Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia riguardo alla situazione che ha portato allo sciopero sostenuto anche dalla Fim-Cisl e della Uilm-Uil, gli esuberi potrebbero essere evitati attraverso l'utilizzo dei contratti di solidarietà, tutelando, in particolare, i posti di lavoro degli apprendisti recentemente inseriti in azienda. Sempre secondo lo stesso sindacalista, risulta non corretto che l'azienda non accetti un confronto con le organizzazioni sindacali sulla possibilità di usare l'ammortizzatore sociale dei contratti di solidarietà, proseguendo con la politica degli esuberi –:
se i Ministri interrogati non intendano istituire un tavolo nazionale di confronto con il gruppo TenarisDalmine e le rappresentanze sindacali, al fine di poter modificare l'attuale impostazione organizzativa della direzione aziendale, prevedendo un piano con meno oneri sociali ai danni dei lavoratori. (5-05339)