• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01862 ORRU', SCALIA, FABBRI, CUCCA, SPILABOTTE, D'ADDA, MOSCARDELLI, ASTORRE - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che: con decreto legislativo n. 181 del 2000, recante...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01862 presentata da PAMELA GIACOMA GIOVANNA ORRU'
giovedì 16 aprile 2015, seduta n.432

ORRU', SCALIA, FABBRI, CUCCA, SPILABOTTE, D'ADDA, MOSCARDELLI, ASTORRE - Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali - Premesso che:

con decreto legislativo n. 181 del 2000, recante "Disposizioni per agevolare l'incontro fra domanda ed offerta di lavoro, in attuazione dell'articolo 45, comma 1, lettera a), della legge 17 maggio 1999, n. 144" e con successivo decreto legislativo n. 297 del 2002, recante "Disposizioni modificative e correttive del decreto legislativo 21 aprile 2000, n. 181, recante norme per agevolare l'incontro tra domanda e offerta di lavoro, in attuazione dell'articolo 45, comma 1, lettera a) della legge 17 maggio 1999, n. 144", in attuazione delle direttive europee in materia di lavoro, sono state disciplinate le nuove attività da svolgere all'interno degli ex uffici di collocamento, oggi centri per l'impiego (CPI), a favore dei lavoratori disoccupati che presentino ai rispettivi CPI la dichiarazione di disponibilità all'avviamento al lavoro;

con raccomandazione del 22 aprile 2013 del Consiglio dell'Unione europea, è stato istituito il sistema «Garanzia giovani», attraverso cui tutti gli Stati membri sono stati invitati a garantire ai propri cittadini con meno di 25 anni, un'offerta «qualitativamente valida» di lavoro, una proposta di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altri percorsi di formazione professionale, da attuare entro 4 mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'uscita dal sistema di istruzione formale;

la raccomandazione prevedeva, inoltre, l'introduzione di un ampio ventaglio di iniziative a favore dei giovani, sostenute sia dal finanziamento previsto dal progetto europeo "Youth Employment Initiative", e sia dal fondo sociale europeo (Fse 2014-2020);

con i dati sulla disoccupazione giovanile in crescita, il programma «Garanzia giovani», avrebbe dovuto rappresentare una grande opportunità per l'Italia, chiamata a mettere in campo in ogni area del Paese, servizi di informazione e orientamento per aiutare i giovani ad individuare e ad accedere ad una possibilità di lavoro, di tirocinio o di formazione. Tale sistema avrebbe favorito l'inserimento dei giovani nel mondo del lavoro attraverso un coordinamento a livello nazionale, ma gestito operativamente da ogni regione, in collaborazione con i centri per l'impiego e altri enti pubblici e privati accreditati;

in particolare, in Sicilia fino al 30 settembre 2013 era attivo un sistema di partenariato pubblico-privato per l'erogazione dei servizi di orientamento obbligatori previsti dai suddetti decreti legislativi n. 181 del 2000 e n. 297 del 2002, dalle norme regionali collegate, e sulla base di quanto disposto dalla legge regionale n. 24 del 2000 recante "Disposizioni per l'inserimento lavorativo dei soggetti utilizzati nei lavori socialmente utili. Norme urgenti in materia di lavoro ed istituzione del Fondo regionale per l'occupazione dei disabili", successivamente modificata nel 2014;

gli operatori di tali servizi provenivano dal sistema di formazione professionale siciliana, ancora regolato dalla legge regionale n. 24 del 1976, e che alla fine del 2013 contava complessivamente circa 8.000 operatori, quest'ultimi impegnati con contratti a termine dall'ente in house della regione Sicilia (CIAPI, Centro internazionale addestramento professionale integrato di Priolo Gargallo), in un progetto mirato all'erogazione di azioni di politica attiva del lavoro a lavoratori beneficiari di ammortizzatori sociali in deroga, e successivamente, dal 9 gennaio all'8 aprile 2015, nell'azione di orientamento di secondo livello del programma Garanzia giovani;

ad oggi, presso la commissione di merito dell'Assemblea regionale siciliana è iniziato l'esame del disegno di legge regionale n. 814 del 2014 di iniziativa governativa, per la riforma del sistema regionale di istruzione e formazione professionale;

tuttavia, a causa della mutata politica di gestione dei servizi di orientamento e della revoca dell'accreditamento per la formazione ad alcuni enti specializzati nel settore, diverse migliaia di lavoratori sono stati sospesi o licenziati, oppure, si trovano attualmente in credito di retribuzioni, che in diversi casi supera addirittura le 20 mensilità;

infine, il 24 marzo 2015, con RUDL/D.D.G. n. 1251/2015 sono state pubblicate le linee guida della regione siciliana per l'accreditamento dei servizi per il lavoro,

si chiede di sapere:

quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda intraprendere al fine di trovare una soluzione alla questione occupazionale degli operatori provenienti dal sistema della formazione e dei servizi di orientamento della Sicilia e per scongiurare l'aggravarsi della situazione di migliaia di lavoratori siciliani coinvolti;

se ritenga opportuno promuovere la convocazione di un tavolo di crisi tra Governo nazionale, regionale e rappresentanti delle organizzazioni sindacali al fine di trovare una soluzione condivisa.

(3-01862)