• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
C.9/01197/059 in occasione dell'esame del decreto legge 35/2013, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone...



Atto Camera

Ordine del Giorno 9/01197/059presentato daCASTELLI Lauratesto diVenerdì 21 giugno 2013, seduta n. 38

La Camera,
in occasione dell'esame del decreto legge 35/2013, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'area industriale di Piombino, di contrasto ad emergenze ambientali, in favore delle zone terremotate del maggio 2012 e per accelerare la ricostruzione in Abruzzo e la realizzazione degli interventi per Expo 2015. Trasferimento di funzioni in materia di turismo e disposizione in Abruzzo e la realizzazione del Cipe;
premesso che:
il comma 208 della Finanziaria 2012 imponeva che: «Per il finanziamento di studi, progetti, attività e lavori preliminari nonché lavori definitivi della nuova linea ferroviaria Torino-Lione è autorizzata la spesa di 60 milioni di euro per l'anno 2013, di 100 milioni di euro per l'anno 2014, di 680 milioni di euro per l'anno 2015 e 150 milioni per ciascuno degli anni dal 2016 al 2029»;
nel testo del decreto-legge che è entrato in Consiglio dei ministri gran parte delle coperture, cioè dei «soldi», viene recuperata azzerando le risorse per la linea ad alta velocità Torino-Lione per i prossimi anni per un totale 773 milioni;
l'Europa non prevede la realizzazione fra Torino e Lione di una linea completamente nuova e ad alta velocità né pertanto vincola necessariamente i finanziamenti a queste caratteristiche. Infatti, la linea Torino-Lione si inserisce originariamente come «ferrovia ordinaria» nel cosiddetto «corridoio 5», definito dall'UE insieme a molti altri sul territorio del continente, che, come altre di tipo sia autostradale che ferroviario presenti nella medesima zona, può entrare a far parte della rete Trans-European Network-Trasporti (TEN-T) definita negli anni ’90. Si tratta infatti, secondo l'Unione europea, di ammodernare o realizzare infrastrutture di trasporto che permettano un transito fluido e privo di impedimenti tecnici per merci e passeggeri. Per quanto riguarda le ferrovie, questo significa che esse devono soprattutto avere, lungo tutto il «corridoio», le stesse «sagome standard» in uso internazionalmente e la stessa tipologia di binari (scartamento). È inoltre preferibile che vi siano gli stessi sistemi di segnalazione ed emergenza e la medesima alimentazione elettrica in modo da garantire che i treni di un paese possano transitare sulle linee di un altro; oggi in realtà questo problema può essere superato anche utilizzando treni più evoluti (ad esempio politensione) anziché intervenendo a modificare le linee ferroviarie;
la decisione di realizzare una nuova linea ferroviaria ad alta velocità/capacità è dunque estranea all'Europa, e si tratta di una scelta politica compiuta dell'Italia e solo in parte dalla Francia. In effetti, la stessa Francia pare intenzionata a realizzare una eventuale linea TGV (alta velocità) solo fino a Chambéry, e non fino all'Italia; viceversa, è prevista una linea separata per il trasporto merci che raggiunge il tunnel di base e l'Italia,

impegna il Governo

a porre in essere ogni iniziativa presso le competenti sedi dell'Unione europea affinché, anche in considerazione della situazione di gravissima crisi economica che sta interessando il nostro Paese, venga abbandonato definitivamente il progetto della nuova linea Torino-Lione e a chiudere conseguentemente le attività in essere presso il cantiere nel comune di Chiomonte.
9/1197/59. Castelli.