• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/03819 AUGELLO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che a quanto risulta all'interrogante: il 17 aprile 2015, nella città di Roma, a seguito dello sciopero indetto dai...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-03819 presentata da ANDREA AUGELLO
martedì 21 aprile 2015, seduta n.433

AUGELLO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che a quanto risulta all'interrogante:

il 17 aprile 2015, nella città di Roma, a seguito dello sciopero indetto dai sindacati Ugl e Faisa Cisal, si sono verificati gravissimi disagi tra gli utenti della metropolitana e, in particolare, della linea A;

il sindaco di Roma avrebbe immediatamente accusato le organizzazioni sindacali di non aver rispettato le norme che regolamentano il diritto di sciopero nel settore del trasporto pubblico, senza prima approfondire quali siano stati i comportamenti messi in atto dall'amministrazione per garantire un ordinato svolgimento del servizio pubblico;

in particolare risulta all'interrogante che, nonostante la competente commissione di garanzia abbia più volte richiesto ad Atac di regolamentare le procedure che disciplinano il diritto di sciopero nel settore (l'ultima volta nel 2013), ad oggi non sussista alcun tipo di protocollo in tal senso;

risulta inoltre che Atac, nonostante abbia ricevuto il preavviso dello sciopero nei termini previsti dalla legge, forse sottovalutando le potenziali adesioni, non abbia provveduto ad emanare una disposizione operativa in grado di garantire i servizi minimi, anche mediante comando del personale viaggiante, con una disposizione del servizio valida perlomeno nelle fasce di garanzia;

la disposizione operativa n. 110 del 14 aprile 2015, pur prevedendo la possibilità teorica del comando, non ha infatti trovato alcuna applicazione pratica, nonostante fosse stata emanata oltre 48 ore prima dello sciopero;

di fatto, quando nella giornata del 17 aprile le adesioni allo sciopero si sono rivelate superiori al previsto, i servizi di movimento (direzioni di linea) non hanno comandato un solo lavoratore, né emanato alcuna disposizione che contenesse i turni interessati dal periodo di sciopero per i quali assicurare la copertura;

risulta all'interrogante che sarebbe disponibile una registrazione, i cui contenuti sono stati riportati dal "Corriere della Sera" del 20 aprile, in cui, alle 8,40, un operatore della Direzione centrale del traffico avrebbe impartito l'ordine ai macchinisti della metro A di non completare le corse, interrompendo il servizio alla stazione successiva, facendo scendere i passeggeri, nonostante le rimostranze dello stesso macchinista che temeva di essere aggredito dagli utenti;

la registrazione dimostrerebbe che le Direzioni centrali del traffico avrebbero contribuito ad aumentare i disservizi, in una situazione di enorme confusione, in cui Atac da un lato non avrebbe comandato i lavoratori necessari a garantire i servizi minimi e dall'altro non avrebbe neanche provveduto a chiudere le stazioni laddove il servizio si era interrotto;

il risultato di questa straordinaria catena di inefficienze è stata una giornata di caos assoluto, in particolare lungo la linea A, di cui l'amministrazione comunale a parere dell'interrogante porta per intero la responsabilità;

l'imminente apertura del Giubileo consiglia a giudizio dell'interrogante un attento approfondimento non solo delle responsabilità della vicenda in oggetto, ma anche un'attenta verifica dell'idoneità dell'intera catena di comando predisposta dalla Giunta del sindaco Marino all'organizzazione del trasporto pubblico locale romano,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda accertare, anche mediante l'invio di un'ispezione, le effettive responsabilità dei vari livelli di dirigenza dell'Atac che avrebbero dovuto garantire lo svolgimento dei servizi essenziali da parte delle metropolitane di Roma nella giornata del 17 aprile.

(4-03819)