• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/01233 attualmente, la gestione separata e parallela dei procedimenti di registrazione della proprietà (di competenza del pubblico registro automobilistico) e di immatricolazione dei veicoli (di...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-01233presentato daGRIMOLDI Paolotesto diGiovedì 11 luglio 2013, seduta n. 51

GRIMOLDI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
attualmente, la gestione separata e parallela dei procedimenti di registrazione della proprietà (di competenza del pubblico registro automobilistico) e di immatricolazione dei veicoli (di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) rende ancora necessaria una duplice istanza da parte dei cittadini, una per la registrazione e una per l'immatricolazione; una duplice acquisizione di dati da parte di due banche dati; un duplice provvedimento di autorizzazione da parte delle amministrazioni interessate per le rispettive parti di competenza; due distinti documenti, il certificato di proprietà e la carta di circolazione, da rilasciare all'utenza;
negli altri Paesi europei non esiste un Pubblico registro automobilistico per la registrazione dei veicoli, ma esistono archivi in cui sono registrati i dati tecnici e di proprietà, così come esiste in Italia l'Archivio nazionale veicoli, istituito ai sensi degli articoli 225 e 226 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, che tiene nota di tutte le variazioni di proprietà, le revisioni, le informazioni sui proprietari, gli incidenti. In Italia però, i proprietari dei veicoli già registrati all'archivio nazionale, devono nuovamente fare una registrazione del mezzo presso il pubblico registro automobilistico;
in virtù della duplicazione e sovrapposizione dei compiti, sia gli uffici della motorizzazione che gli uffici del Pubblico registro automobilistico ricorrono all'Archivio nazionale veicoli per ottenere i dati necessari alle attività di rispettiva competenza, con difficoltà operativo burocratiche e inevitabile aumento dei costi;
il decreto del Presidente della Repubblica n. 358 del 2000, all'articolo 1 dispone che «in attesa della riforma del regime giuridico degli autoveicoli, motoveicoli e loro rimorchi e del conseguente riordino amministrativo, viene istituito lo sportello telematico dell'automobilista, allo scopo di semplificare i procedimenti relativi all'immatricolazione, alla reimmatricolazione, alla registrazione della proprietà, ai passaggi di proprietà degli autoveicoli, dei motoveicoli e dei loro rimorchi;
tuttora la riforma del regime giuridico e il conseguente riordino amministrativo degli autoveicoli e motoveicoli non è avvenuta e una semplificazione delle procedure relative a immatricolazioni e atti di proprietà sembra necessaria e improcrastinabile –:
se il Ministro, in un'ottica di contenimento della spesa pubblica e di semplificazione operativa burocratica, non ritenga necessario ed urgente mettere in atto ogni azione volta ad eliminare le duplicazioni normative e procedurali oggi esistenti nel campo giuridico-amministrativo della circolazione fisica e giuridica dei veicoli, anche mettendo in atto le azioni di carattere normativo necessarie per far sì che i mutamenti riguardanti l'intestazione dei veicoli, secondo quanto previsto dal codice della strada, e gli eventi giuridico-patrimoniali sui veicoli medesimi, si registrino unicamente presso l'Archivio nazionale dei veicoli di cui agli articoli 225 e 226 del codice della strada, procedendo quindi contestualmente alla soppressione del pubblico registro automobilistico e al trasferimento presso l'Archivio nazionale dei compiti e delle funzioni fino ad oggi attribuite al pubblico registro medesimo.
(4-01233)