Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
C.4/08923 con decreto legislativo n. 288 del 16 ottobre 2003, è stata regolata la trasformazione degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico in fondazioni IRCCS, enti aventi natura pubblica...
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-08923presentato daCOVA Paolotesto diGiovedì 23 aprile 2015, seduta n. 414
COVA. —
Al Ministro dell'economia e delle finanze
. — Per sapere – premesso che:
con decreto legislativo n. 288 del 16 ottobre 2003, è stata regolata la trasformazione degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico in fondazioni IRCCS, enti aventi natura pubblica per espressa previsione normativa;
con decreto del Ministro della Salute del 29 dicembre 2004, l'IRCCS ospedale maggiore di Milano viene trasformato in fondazione IRCCS ospedale maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena (ora Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico), con decorrenza dalla data d'insediamento del nuovo organo di governo dell'ente, ossia dal gennaio 2005;
fra i soggetti chiamati a formare l'organo di governo della Fondazione IRCCS (consiglio di amministrazione), si annoverano, quali fondatori, il Ministero della salute, la regione Lombardia, comune di Milano e l'Arcivescovado di Milano e, quali soci partecipanti, come consentito dall'articolo 2, comma 1, del decreto legislativo n. 288 del 2003, ripreso dallo statuto della Fondazione IRCCS, ad oggi, la sola Fondazione Fiera Milano spa;
nella sua plurisecolare esistenza, che ha avuto inizio nel 1456 con bolla istitutiva papale, la Fondazione IRCCS ha accumulato un ingentissimo patrimonio immobiliare disponibile, sia urbano che rurale, il cui valore – come più volte dichiarato in questi anni dal Presidente della stessa Fondazione IRCCS, Giancarlo Cesana – è prossimo a 1,5 miliardi di euro;
oggi, dopo circa 560 anni di storia e a soli 10 anni dalla sua trasformazione ai sensi del decreto legislativo n. 288 del 2003 sotto la guida della Presidenza Cesana, la Fondazione IRCCS non è più proprietaria di nulla;
il patrimonio immobiliare disponibile urbano è stato, infatti, conferito ad un fondo immobiliare, gestito dalla società Polaris Real Estate SGR S.P.A., maxi polo immobiliare recentemente sorto – secondo le cronache giornalistiche – tra Leonardo Del Vecchio, Gilberto Benetton, Gianpietro Nattino e Giuseppe Guzzetti (presidente della Fondazione CARIPLO). Recentemente, Cassa Depositi e Prestiti ha acquisito il 40 per cento delle quote a fronte di un versamento alla fondazione IRCCS dell'importo di circa 100 milioni di euro;
il patrimonio immobiliare disponibile rurale è stato invece ceduto – in diritto reale, per 30 anni, a titolo gratuito – ad una fondazione di diritto privato dotata di autonomia statutaria e aperta alla partecipazione di altri soggetti, anche privati, alla fondazione Sviluppo Ca’ Granda, costituita dalla medesima fondazione IRCCS;
le complesse operazioni di carattere finanziario immobiliare, la prima, e societario immobiliare, la seconda, non sembrano rispettare quanto previsto nell'accordo di programma sottoscritto nel 2000 fra il Ministero della salute, la regione Lombardia, il comune di Milano, l'azienda ospedaliera Istituti clinici di perfezionamento e l'ospedale Maggiore di Milano (ora, appunto, la Fondazione IRCCS), e rivisto fra gli stessi soggetti nel 2004, finalizzato a definire le condizioni necessarie per la realizzazione di una grande ristrutturazione del complesso ospedaliero che fa capo alla fondazione IRCCS, stabilendo, in particolare, la soluzione di un mutuo per il finanziamento della ristrutturazione ospedaliera;
di tale ristrutturazione, anche nel dibattito pubblico, non v’è traccia sicura ed aggiornata, anche solo in relazione ai relativi costi stimati;
la spoliazione del patrimonio della Fondazione IRCCS ha avuto anche altro precedente importante;
alla data del 31 dicembre 2004, prima della sua trasformazione fondazione IRCCS, l'ospedale Maggiore di Milano aveva riserve a bilancio per circa 100 milioni di euro, in vista dell'investimento per il nuovo ospedale, riserve accumulate in particolare grazie calla gestione del patrimonio disponibile ed all'alienazione di immobili non strategici e di aree edificabili;
negli anni successivi al 2004, la regione Lombardia ha autorizzato/indotto l'impiego di larga parte di quelle risorse per coprire gli sbilanci derivanti dall'ordinaria attività di assistenza;
quanto emerge dalla complessa e travagliata vicenda che riguarda la fondazione IRCCS Ca’ Granda ospedale Maggiore Policlinico colpisce, se non altro, per l'assenza di un effettivo vaglio e di un controllo in ordine a quanto operato dal consiglio di amministrazione della medesima fondazione IRCCS. Vaglio e controllo che riguardino, fra i molteplici aspetti, la valutazione costi/benefici operata dal consiglio di amministrazione della fondazione IRCCS, prima di assumere le proprie decisioni, rispetto alle operazioni immobiliari ora ricordate, anche in raffronto a possibili soluzioni alternative;
è bene rammentare che l'articolo 2, comma 1, ultimo periodo, del decreto legislativo n. 288 del 2003 la cui legittimità costituzionale è stata confermata dalla Corte costituzionale (sentenza n. 270 del 2005), sottopone le Fondazioni IRCCS alla vigilanza del Ministero della salute e del Ministero dell'economia e delle finanze –:
se nell'esercizio del potere di vigilanza spettante al Ministero dell'economia e delle finanze, di cui al citato articolo 2, comma 1, del decreto legislativo n. 288 del 2003, le operazioni su esposte rientrino nel rispetto della legge e nella garanzia del patrimonio dell'ente vista la complessità ed la gravità delle operazioni ed ai valori economici in gioco;
se sia stata effettuata una verifica e vigilanza di tutte le principali vicende che hanno riguardato la fondazione IRCCS, a far tempo dalla sua nascita nel 2005 e principalmente: i rapporti con la fondazione Fiera di Milano; le vicende inerenti al patrimonio immobiliare disponibile urbano e rurale; i rapporti con fondazione CARIPLO/Banca Intesa San Paolo; le consulenze e la pareristica acquisita in relazione alle ricordate operazioni; le società e gli enti che fanno riferimento – anche non maggioritariamente – alla fondazione IRCCS; le risorse a bilancio per investimenti utilizzate per coprire sbilanci di parte corrente anche in relazione a possibili violazioni di legge e di atti/accordi amministrativi ed alla sussistenza di possibili lesioni del preminente interesse pubblico generale. (4-08923)