• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01577/025 in sede di esame dell'Atto 1577, recante la Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche; considerato che: l'atto 1577 interviene in materia di riorganizzazione delle amministrazioni...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1577/25 presentato da DORIS LO MORO
martedì 21 aprile 2015, seduta n. 434

Il Senato,
in sede di esame dell'Atto 1577, recante la Riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche;
considerato che:
l'atto 1577 interviene in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche su diverse tematiche riguardanti l'organizzazione, i sistemi pubblici locali, le forze di sicurezza, oltre alle modalità di assunzione delle decisioni che riguardano pluralità di amministrazioni, alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri aventi oggetto le nomine, allo status dei dirigenti della pubblica amministrazione;
sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione sono stati numerosi i tentativi effettuati in questi ultimi anni, non sempre efficaci, per motivi legati alla estemporaneità delle iniziative quanto alla mancanza di un disegno generale chiaro, comprensibile e, ove possibile, condiviso;
sulla riforma delle istituzioni locali sono numerosi gli interventi che si sono succeduti negli ultimi anni, in particolare negli ultimi due anni, interventi non ancora portati a termine, dal superamento delle comunità montane, alla trasformazione delle attuali province in organi di secondo livello, senza una loro riduzione numerica, alla nascita delle province metropolitane;
in più occasioni fonti autorevoli hanno evidenziato la possibilità di un intervento di riduzione e accorpamento delle attuali Regioni e Province autonome, così come di una possibile riduzione del numero delle Prefetture nell'ambito di una ridefinizione delle sedi di rappresentanza del Governo nei territori;
nel disegno di legge 1577, sia nella versione proposta come collegato alla stabilità dal Consiglio dei Ministri che nella versione esitata dopo il dibattito in commissione, sono presenti numerosi interventi che si incrociano con i provvedimenti succitati a partire dalla riduzione del numero delle camere di commercio che va nella direzione di una maggiore razionalizzazione territoriale dei servizi pubblici, in particolare verso le imprese e i cittadini;
valutato come:
si corra il rischio di un disegno territoriale privo di una coerenza comprensibile dai cittadini che non colga né l'esigenza di una semplificazione né quella di una razionalizzazione dei costi con un'organizzazione provinciale che permane, con funzioni ride finite, con Prefetture che vengono ridotte e altri servizi pubblici territoriali e dello Stato che si ridimensionano in maniera non coordinata;
il possibile superamento del corpo forestale, auspicabile qualora fosse inquadrato in un disegno generale di riorganizzazione dei servizi di sicurezza territoriale, impatta invece con una serie di altre iniziative possibili di razionalizzazione, dei corpi di polizia, non altrimenti assunte o previste, e con la necessità di portare a riordino anche le diverse polizie provinciali e locali oggi differenziate da regione a regione;
tutto ciò premesso, impegna il Governo a:
ricondurre a unità il disegno di riordino complessivo del sistema territoriale, di rappresentanza del Governo nei territori e del sistema di sicurezza locale e ambientale;
a riferire al Parlamento il disegno complessivo di riordino del sistema territoriale prima dell'emanazione dei decreti delegati e in ogni caso entro 3 mesi dall'approvazione in via definitiva del provvedimento in questione.
(numerazione resoconto Senato G7.110)
(9/1577/25)
LO MORO, GUERRA, GOTOR, FORNARO, LAI, MIGLIAVACCA, GATTI, LO GIUDICE, D'ADDA, MANASSERO, BROGLIA, PEGORER