• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05447 si apprende da fonti di stampa (Il Fatto Quotidiano del 23 aprile 2015) della vicenda relativa alla lottizzazione «Pietramaratea», consistente in almeno 30 mila metri cubi previsti in...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05447presentato daSEGONI Samueletesto diLunedì 27 aprile 2015, seduta n. 416

SEGONI, BARBANTI, RIZZETTO, BALDASSARRE, BECHIS, MUCCI, PRODANI, TURCO e ARTINI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
si apprende da fonti di stampa (Il Fatto Quotidiano del 23 aprile 2015) della vicenda relativa alla lottizzazione «Pietramaratea», consistente in almeno 30 mila metri cubi previsti in località Santa Caterina (Potenza), al centro del Golfo di Policastro, in un'area di altissimo pregio paesaggistico/culturale e caratterizzata da criticità dal punto di vista del dissesto idrogeologico (ufficialmente la lottizzazione si estende a ridosso di un'area R4 – ovvero ad alto rischio – ma studi più recenti suggerirebbero che l'area R4 in realtà dovrebbe essere estesa fino a comprendere il terreno interessato dalla lottizzazione). Il sito è inoltre inserito nel Programma europeo Natura 2000 che classifica quel tratto di costa come eccellenza continentale, inoltre è attualmente in corso di valutazione, da parte di UNESCO, l'attestato di patrimonio dell'umanità;
nel 1981 il comune di Maratea approva la lottizzazione per la costruzione del megacomplesso turistico Pianetamaratea, attualmente esistente sull'altro costone della montagna, invisibile dal mare, ma il cui completamento – che riguardava anche la parte affacciata sul Tirreno – non è avvenuto entro i dieci anni previsti per legge;
nel 2007, il comune riconsidera il progetto adottando una delibera per la «sanatoria del complesso turistico», approvando la realizzazione di nuove costruzioni sul versante a rischio idrogeologico alle società sviluppo Maratea e Simar srl;
nell'agosto 2010 viene approvata la Convenzione di «adempimenti ancora da assolvere nel complesso alberghiero Pianetamaratea per nuove edificazioni», avviando così l’iter per la costruzione di «residenze turistiche» per un totale di 30 mila metri cubi di cemento;
l’iter non sottostà ad alcuna verifica ambientale, dal momento che il 19 luglio 2011 la regione Basilicata la lottizzazione sul Golfo di Policastro «di piccola entità» e quindi non deve essere soggetta né a VAS né a VIA, nonostante la normativa europea imponga la verifica ambientale strategica a piani di lottizzazione che superano la soglia volumetrica di 25 mila metri cubi;
il 18 aprile 2012, il comune approva la variante al piano di fabbricazione, giustificandola come «intervento di interesse pubblico»;
nel dicembre 2014 Italia Nostra si rivolge al Tar di Potenza (che respinge il ricorso) e al Consiglio di Stato, il quale in un primo momento concede la sospensione della variante, ma successivamente (fine febbraio 2015) concede il via libera;
successivamente, Italia Nostra impugna la determina di non assoggettabilità alla VAS presso il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, che dovrà rispondere entro trenta giorni, pena la possibilità di un'ulteriore ricorso al TAR;
vicende come questa, anche quando non direttamente coinvolte in disastri idrogeologici favoriti dalla dissennata gestione del territorio, riportano in evidenza l'attualità e l'urgenza di ridurre il consumo di suolo e difendere il territorio da impermeabilizzazione e cementificazione –:
se il Ministro interrogato, alla luce dei fatti sopra riportati, non ritenga opportuno esprimersi entro i tempi previsti dalla legge, a favore di una verifica di assoggettabilità a Vas del progetto in questione;
quali iniziative di portata generale intenda intraprendere per fare in modo che la pianificazione urbanistica e del territorio si avvalga delle conoscenze tecnico/scientifiche più avanzate e delle mappature più recenti disponibili, in modo da tenere adeguatamente in considerazione le dinamiche dei versanti e dei corsi d'acqua, che anche in virtù dei cambiamenti dinamici in atto sono soggette a costanti evoluzioni. (5-05447)