Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
C.5/00618 il 27 marzo 2008 è stato firmato dal Governo della Repubblica italiana e dal Governo della Repubblica federativa del Brasile il trattato sul trasferimento delle persone condannate affinché...
Atto Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-00618presentato daBUENO Renatatesto diLunedì 15 luglio 2013, seduta n. 53
BUENO. —
Al Ministro degli affari esteri, al Ministro della giustizia
. — Per sapere – premesso che:
il 27 marzo 2008 è stato firmato dal Governo della Repubblica italiana e dal Governo della Repubblica federativa del Brasile il trattato sul trasferimento delle persone condannate affinché queste possano scontare la pena nel loro paese d'origine;
dal 2008 ad oggi non è stato ancora presentato dal Governo al Parlamento lo strumento di ratifica del presente trattato;
purtroppo le condizioni umane e carcerarie dei nostri connazionali, come dei detenuti di altre nazionalità, nelle carceri brasiliane sono intollerabili ed offensive per la dignità dell'uomo;
l'articolo 27 della Costituzione della Repubblica italiana recita testualmente: «Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato»;
le autorità carcerarie brasiliane sottopongono i detenuti ad umiliazioni e a condizioni di vita in aperto contrasto con i princìpi contenuti nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo e con il trattamento umanitario dei detenuti sancito da Carte e Accordi internazionali;
la ratifica del provvedimento, oltre all'alto valore umanitario, consentirebbe dei significativi risparmi per l'erario che, ad esempio, potrebbero essere efficacemente dirottati al potenziamento della rete consolare in Brasile;
da informazioni stampa si apprende che i circa cinquanta italiani detenuti nelle carceri brasiliane costano al nostro Paese 350.000 euro all'anno in termini di sussidi e costi per il lavoro di ambasciate e consolati, senza contare le enormi spese a carico delle famiglie per viaggi, soggiorni e assistenza legale;
da dati risalenti al 2005, nelle carceri italiane erano detenuti oltre 350 brasiliani, che costano al nostro Paese circa 250 euro al giorno –:
quali siano i dati a disposizione del Governo riguardo alla presenza di detenuti italiani nelle carceri brasiliane e viceversa di brasiliani nelle carceri italiane e i relativi costi;
quali siano le ragioni per le quali il Governo, dopo cinque anni dalla firma del trattato del 27 marzo 2008, non abbia ancora presentato il disegno di legge di ratifica. (5-00618)