• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01887 TAVERNA, AIROLA, BERTOROTTA, BOTTICI, CASTALDI, CATALFO, CIAMPOLILLO, DONNO, FUCKSIA, MANGILI, MORONESE, PAGLINI, PUGLIA, SANTANGELO, BONFRISCO, CIRINNA', DE PETRIS, Stefano ESPOSITO,...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01887 presentata da PAOLA TAVERNA
mercoledì 29 aprile 2015, seduta n.438

TAVERNA, AIROLA, BERTOROTTA, BOTTICI, CASTALDI, CATALFO, CIAMPOLILLO, DONNO, FUCKSIA, MANGILI, MORONESE, PAGLINI, PUGLIA, SANTANGELO, BONFRISCO, CIRINNA', DE PETRIS, Stefano ESPOSITO, FAZZONE, MASTRANGELI, PUPPATO, RICCHIUTI, SCILIPOTI ISGRO', SIMEONI - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Premesso che:

da alcuni anni il fotografo animalista Andrea Cisternino si batte per salvare cani randagi dalla feroce carneficina messa in atto sistematicamente in Ucraina dai dog hunters, spietati cacciatori di randagi;

in Ucraina una legge del 2006 vieta l'uccisione di randagi, ma i dog hunters agiscono indisturbati e allo scoperto;

nei pressi di Kiev, Cisternino gestiva un rifugio, denominato "Italia", nel quale ospitava una ottantina di cani salvati dalla carneficina;

il rifugio Italia era stato costruito e gestito con denaro proveniente prevalentemente da donazioni di cittadini italiani e su di esso sventolava la bandiera del nostro Paese;

dopo mesi di insulti e minacce di morte rivolte nei confronti di Cisternino, nella notte tra il 12 e il 13 aprile 2015, ignoti hanno dato fuoco al rifugio Italia;

sarebbero 75 i cani arsi vivi nel rogo;

nel tentativo di salvare gli animali dalle fiamme sarebbero rimasti feriti anche alcuni volontari;

il rifugio è andato completamente distrutto;

"secondo quanto riferito da testimoni, la polizia locale invece di supportare il fotografo italiano sembra aver preso le distanze, in qualche modo lasciando intendere di trovarsi davanti ad un "fatto annunciato" (da un articolo pubblicato su "Quotidiano.net", del 13 aprile 2015);

considerato che:

tale azione criminale non solo ha causato l'atroce morte di tanti esseri senzienti già salvati dalla crudele e barbara persecuzione dei randagi in Ucraina, ma ha offeso il sentimento di milioni di cittadini italiani e mandato "in fumo" la fatica di anni di Cisternino e dei volontari, nonché ingenti somme di denaro derivanti da donazioni del popolo italiano;

oltre all'atrocità commessa, viene accolto dai più come atto di vilipendio anche lo sfregio alla nostra bandiera bruciata insieme alla struttura;

Andrea Cisternino avrebbe manifestato la volontà di continuare la sua opera volontaria in soccorso dei cani ucraini;

nessuno dei presenti al rogo avrebbe aiutato i volontari a spegnere le fiamme e a salvare gli animali o a prestare soccorso a quelli messi in salvo;

l'Ucraina è già tristemente nota per "la strage iniziata per 'ripulire' Kiev in vista degli europei di calcio di giugno 2012. Sembra che nel 2011 e nel 2012 i randagi uccisi siano stati 15 mila" (da un articolo de "La Nazione", Toscana, del 23 gennaio 2013);

a parere degli interroganti tali stragi impunite sono da considerarsi indegne di un Paese che voglia dirsi civile;

non risulta che mai alcun cittadino ucraino in Italia abbia subito un atto tanto criminale come quello di cui è stato vittima Andrea Cisternino con i suoi animali;

Andrea Cisternino in Ucraina sta conducendo un'opera di civiltà, che in un Popolo si misura "dal modo in cui tratta i propri animali" (Gandhi);

con il ricavato della vendita dei suoi libri Andrea Cisternino, opera encomiabile, aiuta anche l'orfanotrofio di Novograd-Volinsky nella Regione di Ghitomir, situato a 300 chilometri da Kiev, il che a giudizio degli interroganti, fa apparire, se possibile, ancora più esecrabile questo atto di barbara e ignorante delinquenza,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa;

se intenda attivarsi per quanto di competenza per chiedere al Governo ucraino un atto pubblico di condanna per gli accadimenti descritti, nonché di cordoglio e di scuse ad Andrea Cisternino, ai volontari e a tutto il popolo italiano;

se intenda inoltre attivarsi nelle opportune sedi di competenza affinché il Governo ucraino intervenga con uno stanziamento di fondi per la ricostruzione del rifugio Italia;

come intenda garantire la sicurezza del nostro connazionale e degli animali che dovesse accogliere in futuro;

se voglia farsi portavoce del sentimento di orrore del popolo italiano per il rogo del rifugio Italia nonché per la sistematica strage che viene perpetrata a danno di altri esseri senzienti nel Paese.

(3-01887)