• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/00624 il caso dell'espulsione dal nostro paese di Alma Shalabayeva e della piccola Alua, rispettivamente moglie e figlia del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, è stato – ed è tuttora – al...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in commissione 5-00624presentato daSCOTTO Arturotesto diLunedì 15 luglio 2013, seduta n. 53

SCOTTO e FAVA. — Al Ministro degli affari esteri . — Per sapere – premesso che:
il caso dell'espulsione dal nostro paese di Alma Shalabayeva e della piccola Alua, rispettivamente moglie e figlia del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov, è stato – ed è tuttora – al centro del dibattito in Parlamento e nel Paese;
la vicenda dell'arresto della Shalabayeva, della sua successiva detenzione nel CIE di Ponte Galeria, nonché del rimpatrio suo e della figlia in Kazakistan ha ancora più di un lato oscuro, come dimostrano le dichiarazioni rilasciate dal Ministero degli affari esteri e dal Ministero dell'interno, la conoscenza dei fatti da parte del Ministro competente e le relative responsabilità;
è necessario, dunque, fare chiarezza circa i rapporti tra Italia e Kazakistan, e non solo in relazione al singolare rapporto di collaborazione tra le forze dell'ordine kazake e quelle italiane che ha caratterizzato il caso Shalabayeva, ma anche rispetto ai rapporti economici che il nostro Paese intrattiene con il Kazakistan, a cominciare dall'Eni, società di cui lo Stato detiene oltre il 30 per cento, nonché dalla golden share che detiene tramite il Ministero dell'economia e delle finanze;
l'Eni controlla, infatti, la Ersai Caspian, azienda petrolifera attiva in Kazakhstan, i cui operai, in data 16 dicembre 2011, dopo oltre sei mesi di sciopero, sono stati brutalmente massacrati dalla polizia kazaka durante una manifestazione: dodici operai sono stati uccisi, oltre a numerosissimi altri rimasti feriti, come documenta Human Right Watch;
i diritti dei lavoratori sono stati continuamente negati, ed i dipendenti sindacalmente più impegnati sono stati minacciati, aggrediti e licenziati;
sempre l'Eni è coinvolta in un possibile caso di corruzione in Kazakistan relativo all'aggiudicazione dei contratti dell'impianto di Karachaganak e del progetto di Kashagan, nel quale è in corso l'attività degli inquirenti kazaki e italiani –:
quale sia l'effettivo volume di affari intercorrente tra imprese italiane e kazake, nonché quale sia la regolamentazione di tali rapporti, anche in considerazione dei fatti accaduti presso la Ersai Caspian, controllata dall'Eni, che hanno visto gravemente compromessi i diritti dei lavoratori impiegati all'estero dalle imprese italiane. (5-00624)