• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/00208 la spesa dei fondi strutturali, soprattutto in alcune regioni del Mezzogiorno rientranti nell'obiettivo «convergenza», è in grave ritardo; il Governo, in coerenza con le...



Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Assemblea 3-00208presentato daSPERANZA Robertotesto diMercoledì 17 luglio 2013, seduta n. 55

SPERANZA, MARTELLA, TARANTO, RUGHETTI, DE MICHELI, GIACOMELLI, GRASSI, VELO, POLLASTRINI, FREGOLENT, BELLANOVA, GARAVINI, ROSATO, DE MARIA e MAURI. — Al Ministro per la coesione territoriale. — Per sapere – premesso che:
la spesa dei fondi strutturali, soprattutto in alcune regioni del Mezzogiorno rientranti nell'obiettivo «convergenza», è in grave ritardo;
il Governo, in coerenza con le raccomandazioni rivolte dalla Commissione europea all'Italia, il 29 maggio 2013, in riferimento al programma nazionale di riforma 2013 ed al programma di stabilità 2012-2017, si è mosso con specifiche misure volte a migliorare, in particolare nel Mezzogiorno, la gestione dei fondi strutturali per il ciclo 2007-2013, sancendo l'obbligo, in capo alle amministrazioni statali, di dare precedenza a procedimenti, provvedimenti e atti comunque connessi all'attivazione dei fondi strutturali e prevedendo, altresì, la possibilità, in caso di riscontrate inadempienze, di interventi in via sussidiaria da parte di Stato e regioni, e ciò allo scopo di scongiurare ulteriori ritardi ed il rischio di definanziamento rispetto ad un montante complessivo di risorse ancora disponibili per circa 30 miliardi di euro;
le difficoltà di attuazione della programmazione in corso rischiano anche di condizionare pesantemente il ciclo 2014-2020 della politica di coesione;
l'adeguamento della governance risulta, altresì, una necessità prioritaria per cogliere tanto l'opportunità del nuovo ciclo di programmazione 2014-2020, quanto il possibile concretizzarsi dell'esclusione della quota di finanziamento statale dei fondi strutturali dal computo del deficit rilevante ai fini del patto di stabilità europeo;
il corretto e tempestivo utilizzo di dette risorse potrà: determinare il miglioramento della qualità dei servizi pubblici da offrire a cittadini e imprese; rendere effettivi i diritti di cittadinanza (sanità, istruzione, giustizia); sostenere il sistema produttivo, in termini di migliori servizi reali alle imprese e accesso al credito; valorizzare le risorse territoriali (umane, culturali e paesaggistiche) sottoutilizzate; ammodernare la dotazione di infrastrutture materiali e immateriale necessarie e, infine, implementare azioni di innovazione e ricerca capaci di aumentare il tasso di competitività dell'Italia –:
quali ulteriori iniziative il Governo intenda adottare in materia di riprogrammazione degli interventi, anche sulla scorta dell'esperienza positiva del piano di azione e coesione, per velocizzare la spesa dei fondi strutturali del periodo di programmazione in corso, con particolare riferimento ai programmi regionali a più elevato rischio di definanziamento, nonché per raggiungere gli obiettivi posti alla base della strategia a cui l'Europa vincola queste risorse nell'interesse del miglioramento della qualità dei servizi pubblici da offrire a cittadini e alle imprese. (3-00208)
(16 luglio 2013)