Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE
Atto a cui si riferisce:
S.3/01897 BERTOROTTA, CATALFO, CIOFFI, GIARRUSSO, SANTANGELO, SCIBONA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
il cedimento del pilone del viadotto Himera, al chilometro...
Atto Senato
Interrogazione a risposta orale 3-01897 presentata da ORNELLA BERTOROTTA
giovedì 30 aprile 2015, seduta n.441
BERTOROTTA, CATALFO, CIOFFI, GIARRUSSO, SANTANGELO, SCIBONA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
il cedimento del pilone del viadotto Himera, al chilometro 61 tra gli svincoli di Scillato e Tremonzelli dell'autostrada A19 Palermo-Catania, abbattutosi il 10 aprile 2015, a causa di una frana sulla strada provinciale Scillato-Caltavuturo, rappresenta l'ultimo gravissimo episodio di una serie di crolli e cedimenti che hanno coinvolto le infrastrutture siciliane;
nel territorio siciliano i traffici commerciali sono quasi esclusivamente basati sul trasporto su gomma, non essendo presenti alternative concrete ed efficienti;
a sopportare i disagi dell'attuale drammatica situazione, a parere degli interroganti causata dalla mala gestio politico-amministrativa, sono le migliaia di lavoratori e cittadini che quotidianamente fanno la spola tra le "due Sicilie", orientale e occidentale, e soprattutto gli autotrasportatori, costretti a percorrere centinaia di chilometri e a sopportare i costi dei pedaggi che gravano oramai in maniera insostenibile sul loro guadagno, già colpito dalla crisi finanziaria;
considerato che:
il decreto-legge n. 209 del 2002, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 265 del 2002 ha previsto, all'art. 3, l'erogazione, da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di un incentivo, cosiddetto "ecobonus", a favore degli autotrasportatori, con l'obiettivo di favorire il riequilibrio modale del trasporto delle merci sul territorio italiano, mediante l'introduzione di sistemi incentivanti rivolti a sostenere una progressiva crescita dell'utilizzazione della modalità marittima, in accordo con le disposizioni comunitarie in materia di aiuti di Stato per lo sviluppo delle catene logistiche ed il potenziamento dell'intermodalità;
la misura del cosiddetto "ecobonus" si inserisce coerentemente tra gli obiettivi volti al potenziamento delle autostrade del mare contribuendo, da una parte, a favorire la realizzazione di economie di gestione per il settore dell'autotrasporto e realizzando, dall'altra, significativi risultati in termini di contenimento degli effetti negativi dell'inquinamento, della congestione delle strade nonché un risparmio in termini di quantità di carburante;
considerato che:
con il decreto del Presidente della Repubblica 11 aprile 2006, n. 205 è stato approvato il regolamento per l'attuazione della legge, mediante il quale è stata data priorità alla innovazione del sistema dell'autotrasporto merci, dello sviluppo delle catene logistiche e del potenziamento della inter-modalità, con particolare riferimento all'utilizzazione della modalità marittima in luogo di quella stradale, nonché per lo sviluppo del cabotaggio marittimo e per interventi di miglioramento ambientale, destinando a tale scopo il 90 per cento dello stanziamento previsto in bilancio e prevedendo la possibilità di cumulo con incentivi regionali, sia pure entro certi limiti;
a riguardo, la Regione Sicilia ha disciplinato la materia con la legge regionale n. 11 del 5 luglio 2004, recante "Provvedimenti per favorire in Sicilia il trasporto combinato "strada-mare" delle merci", che prevede, appunto, l'erogazione di incentivi agli autotrasportatori che intendano privilegiare il trasporto intermodale per le merci avvalendosi delle autostrade del mare;
il regime di aiuti iniziale è stato autorizzato dalla Commissione europea il 26 aprile 2005 per il periodo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 31 dicembre 2009 (decisione 2005). L'obiettivo del regime iniziale, quale autorizzato mediante la decisione del 2005, relativa a 3 anni di incentivi seguiti da 3 anni di attività senza aiuti, era quello di permettere un consistente trasferimento di quote di traffico pesante dalla strada al trasporto combinato strada-mare. Secondo le previsioni, la stabilizzazione di questo trasferimento intermodale si poteva considerare realizzata quando il traffico marittimo, in termini di viaggi e di tonnellaggio, fosse aumentato di un terzo nel 2011 rispetto al 2007. Tale valore di riferimento era stato stimato sulla base di uno studio effettuato da CETENA (Centro studi di tecnica navale) e COFIR (Consorzio Confitarma-Finmare per la Ricerca) nel giugno 2002 come parte del Programma straordinario di ricerca per lo sviluppo del cabotaggio marittimo e fluviale;
a partire dal secondo semestre del 2008, però, il peggioramento della situazione economica ha tuttavia influenzato i risultati previsti per il regime per il periodo 2007-2009. La crisi economica ha colpito le imprese di autotrasporto che beneficiavano del regime di aiuto in una fase intermedia della sua attuazione, rendendo difficile conseguire la stabilizzazione degli effetti previsti per il trasporto intermodale;
a causa della crisi economica le autorità italiane hanno notificato alla Commissione una proroga del regime per un periodo di 2 anni, 2010 e 2011, ma la Commissione ha ritenuto che il regime di aiuti, come modificato, si configuri aiuto ai sensi dell'articolo 107, paragrafo 1, del TFUE (Trattato sul funzionamento dell'Unione europea);
la Commissione europea, pur non emanando direttamente una decisione sfavorevole, il 25 luglio 2012 ha aperto una procedura di indagine formale. La decisione comunitaria è stata quindi pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea n. C 301 del 5 ottobre 2012, con invito a presentare osservazioni a norma del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea. L'amministrazione italiana ha fornito, in data 8 agosto 2012, le proprie controdeduzioni ed ha anche avanzato la richiesta di limitare l'autorizzazione al solo anno 2010;
successivamente, la Commissione europea ha deciso di accettare la richiesta italiana di prorogare di un anno il contributo cosiddetto "ecobonus". Nel corso del 2014 sono ripresi i pagamenti dell'"ecobonus" per l'annualità 2010, destinato alle imprese, soprattutto siciliane, che hanno utilizzato le rotte marittime quale alternativa al trasporto su strada,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo, alla luce dei disagi evidenziati in premessa, a parere degli interroganti divenuti oramai insostenibili, e al fine di fronteggiare sia la difficile situazione economica che le complessità derivanti dalle caratteristiche proprie della modalità di trasporto su gomma, intenda adottare specifiche e temporanee misure a favore delle imprese di autotrasporto, quali l'esonero provvisorio di ogni forma di pedaggio autostradale, la riduzione dell'accisa sul carburante e l'abbattimento dei costi per l'utilizzo delle tratte marittime, nonché rivalersi nei confronti di Anas per i danni che aziende di trasporto merci e passeggeri subiranno dalla frana di cui in premessa.
(3-01897)