• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09042 il pastificio Agnesi è il più antico marchio di produttori di pasta in Italia, fondato nel 1824 da Vincenzo Agnesi a Pontedassio, nell'imperiese, conosciuto per qualità e per la sua storia...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09042presentato daPASTORINO Lucatesto diMartedì 5 maggio 2015, seduta n. 421

PASTORINO e QUARANTA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
il pastificio Agnesi è il più antico marchio di produttori di pasta in Italia, fondato nel 1824 da Vincenzo Agnesi a Pontedassio, nell'imperiese, conosciuto per qualità e per la sua storia produttiva. Controllata dal 1987 al 1998 dal gruppo Danone, poi dalla banca Paribas, oggi appartiene alla Colussi dal 1999, quando è stato acquistato dal gruppo alimentare italiano insieme a Banca Commerciale italiana e Banca Euromobiliare. Angelo Colussi è amministratore delegato e presidente del consiglio di amministrazione di Agnesi;
il gruppo Colussi conta 1300 lavoratori in tutta Italia. Su Agnesi i dipendenti diretti sono 110 nello stabilimento di Imperia (200 totali compreso l'indotto);
dopo l'annuncio di cessazione della produzione della pasta nel 2014 e la paventata chiusura dello stabilimento di Imperia entro lo scorso anno era stata attivata la cassa integrazione per 28 lavoratori con prospettiva di ricollocazione nello stabilimento cuneese di Fossano per alcuni e la cassa integrazione per gli altri;
attualmente, dopo una serie di stop alla produzione, dipendenti e rappresentanze sindacali unitarie chiedono chiarezza sul futuro e sul mantenimento dei livelli occupazionali, dopo un anno di incertezze passate tra l'attivazione dei contratti di solidarietà per i lavoratori e una prospettiva di vita e produzione garantita fino a giugno 2016 con i quantitativi di produzione scesi dalle 52 mila tonnellate del 2014 alle 30 mila di quest'anno;
i sindacati chiedono da tempo di conoscere i dati, il piano industriale e le prospettive per i dipendenti. Ma mancano risposte dall'azienda che trascura marketing e marchio e, dalle ultime analisi, ha perso quote importanti di mercato;
inoltre i lavoratori sono in attesa di vedere calendarizzato l'incontro programmato per metà maggio al Ministero dello sviluppo economico, sul quale non c’è ancora una data certa nonostante le promesse e senza un motivo. I dipendenti attendono anche l'avvio dell'annunciata campagna pubblicitaria che dovrebbe dare un input positivo alla produzione;
i lavoratori del pastificio in questi mesi oltre agli scioperi e alle proteste hanno proposto all'azienda un «contro piano» che prevede un'azienda integrata nella realtà produttiva che possa fare da volano anche per il turismo e l'economia cittadina affiancando alla produzione della semola anche una parte museale dove mettere in mostra le eccellenze del territorio (olio, pasta ecc.) attivando così un turismo gastronomico puntando sulle potenzialità e il marchio del «made in Italy» –:
quali iniziative urgenti i Ministri interrogati intendano proporre alla luce di quanto enunciato per fare sì che una azienda come Agnesi non abbandoni il territorio su cui si trova da 190 anni, causando la perdita di centinaia di posti di lavoro (tra lavoratori diretti e indotto) e un grave danno per l'identità della città;
se non ritenga necessario attivare al più presto il tavolo già concordato e chiedere la presentazione del piano industriale. (4-09042)