• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
C.3/01480 il decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito, con modificazioni dalla legge n. 71 del 24 giugno 2013, ha affidato le competenze del turismo al Ministero per i beni e le attività...



Atto Camera

Interrogazione a risposta orale 3-01480presentato daPRODANI Aristesto diMercoledì 6 maggio 2015, seduta n. 422

PRODANI, ARTINI, BALDASSARRE, BARBANTI, BECHIS, MUCCI, RIZZETTO, SEGONI e TURCO. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo . — Per sapere – premesso che:
il decreto-legge 26 aprile 2013, n. 43, convertito, con modificazioni dalla legge n. 71 del 24 giugno 2013, ha affidato le competenze del turismo al Ministero per i beni e le attività culturali, che ha assunto l'attuale denominazione di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo;
il successivo decreto del Presidente del Consiglio del 21 ottobre 2013, concernente «modalità e termini di trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie dalla Presidenza del Consiglio al Ministero dei beni e delle attività culturali», ha dato inizio al passaggio di competenze;
con l'Istituzione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo è iniziato un lungo e complesso iter di trasferimento delle funzioni all'interno dell'apparato ministeriale, che ha causato una prolungata fase intermedia, durante la quale sono emerse molte criticità, come rilevate dalla nota 8371 della Corte dei Conti del 21 marzo 2014;
per garantire la continuità amministrativa, con il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 novembre 2013, è stato conferito al dottor Roberto Rocca l'incarico di funzione di livello generale, di consulenza, studio e ricerca nell'ambito della segreteria generale del turismo, sostituito, successivamente, in data 18 giugno 2014, dal dottor Onofrio Cutaia;
la crisi interna dell'Enit – Ente nazionale per il turismo – e la derivata difficoltà di gestione hanno portato all'inasprimento dei rapporti dell'ente stesso con la società Promuovi Italia spa – controllata Enit – ed i rispettivi rapporti con la direzione generale per le politiche del turismo;
il capo di gabinetto, Giampaolo D'Andrea, con nota del 21 marzo e la successiva nota del 17 aprile 2014, ha trasmesso tutti gli atti, concernenti la società Promuovi Italia spa ed i rapporti con Enit e la direzione generale per le politiche del turismo, all'ufficio legislativo per gli opportuni controlli e per chiedere il relativo parere per tutelare gli interessi pubblici ed accertare responsabilità civili, penali, disciplinari, erariali, contabili e patrimoniali;
l'articolo 16 del decreto legislativo 31 maggio 2014, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 29 luglio 2014, ha disposto la trasformazione di Enit in ente pubblico economico mediante la nomina di un commissario straordinario per l'attuazione della riforma e, in contemporanea, per la messa in liquidazione della società Promuovi Italia spa;
in esecuzione del citato articolo è stato nominato, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 16 giugno 2014, su proposta del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Cristiano Radaelli quale commissario straordinario di Enit;
sempre ex articolo 16 del decreto-legge 31 maggio 2014, n. 83, l'assemblea straordinaria del consiglio di amministrazione di Promuovi Italia spa, con delibera 10 luglio 2014, ha nominato commissario liquidatore della società Antonio Venturini;
secondo un articolo del Sole 24 Ore dell'11 luglio 2014, il consiglio di amministrazione uscente della società Promuovi Italia spa, guidato da Costanzo Jannotti Pecci, avrebbe sollecitato indagini contabili e giudiziarie, dopo aver riscontrato sprechi e malversazioni durante le precedenti amministrazioni della società;
sempre nell'articolo citato, viene asserito che, a seguito della denuncia del consiglio di amministrazione uscente di Promuovi Italia spa, siano emerse numerose anomalie amministrative nelle gestioni precedenti, anche, riferibili al periodo di gestione dell’ex direttore generale del turismo, Roberto Rocca, oggetto di revisione da parte della Corte dei Conti;
in data 10 ottobre 2014, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha emanato una delibera, concernente «Istituzione di una commissione d'indagine amministrativa su Enit e Promuovi Italia spa», al fine di revisionare tutti gli atti ed i provvedimenti adottati durante la gestione del dottor Rocca e consentire una organica ricostruzione delle vicende amministrative e gli effetti giuridici da esse derivate, per tutelare l'amministrazione, con specifico riferimento alle attività svolte dalla direzione generale per le politiche del turismo con gli enti direttamente o indirettamente vigilati Enit e Promuovi Italia spa;
il compito della commissione, come specificato, dunque, dall'articolo 1 del decreto ministeriale 10 ottobre 2014, è quello di ricostruire i passaggi amministrativi a decorrere dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 21 ottobre 2013, concernente «termini e modalità di trasferimento delle risorse umane strumentali e finanziarie dalla Presidenza del Consiglio al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo», fino al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, 16 giugno 2014, concernente la nomina del commissario straordinario dell'Enit, dottor Cristiano Radaelli;
la commissione, inoltre, deve verificare la regolarità dell'azione dell'amministrazione – direzione generale delle politiche del turismo – nei settori di pertinenza e proporre ad essa eventuali azioni di autotutela;
durante l'audizione del 7 aprile 2015, presso la Commissione attività produttive della Camera dei deputati, il Ministro Franceschini, in merito ai lavori della Commissione, ha affermato che essa avrebbe dovuto fornire una relazione interna entro il 30 aprile 2015 –:
se la commissione ministeriale, di cui al decreto ministeriale 21 ottobre 2014, concernente «Istituzione di una commissione d'indagine amministrativa su Enit e Promuovi Italia spa», abbia terminato i propri lavori e redatto la relazione interna;
quali siano le conclusioni a cui sia giunta la commissione in merito gli atti emanati durante il periodo indicato espressamente dal decreto ministeriale 21 ottobre 2014;
quali azioni intenda adottare alla luce dei risultati dei lavori della Commissione;
quali provvedimenti urgenti ritenga porre in essere affinché situazioni come quelle descritte non si verifichino nuovamente ed impedire, in tal modo, il fermo dell'attività amministrativa e, soprattutto, la perdita di credibilità e fiducia nei confronti dell'amministrazione statale da parte dei cittadini. (3-01480)