• Testo INTERPELLANZA

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
C.2/00147 la sera di martedì 10 luglio 2013, a mezzanotte circa, la sedicenne Beatrice Papetti, mentre attraversava la strada provinciale Padana Superiore a Gorgonzola, è stata investita da un'auto...



Atto Camera

Interpellanza urgente 2-00147presentato daGIORGETTI Giancarlotesto diVenerdì 19 luglio 2013, seduta n. 56

I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
la sera di martedì 10 luglio 2013, a mezzanotte circa, la sedicenne Beatrice Papetti, mentre attraversava la strada provinciale Padana Superiore a Gorgonzola, è stata investita da un'auto pirata ad altissima velocità, che ha poi continuato nella sua folle corsa senza fermarsi per prestare soccorso;
il gravissimo incidente si è verificato a poche centinaia di metri dalla casa di Beatrice, dove la ragazza stava tornando in bicicletta, accompagnata dal cugino Giovanni, dopo aver trascorso la serata in piazzetta con altri amici;
proprio il cugino Giovanni, anche lui investito ma miracolosamente rimasto illeso, è riuscito a chiamare i soccorsi ma, purtroppo, il destino ha voluto che sulla prima ambulanza giunta sul posto ci fosse proprio il padre di Beatrice, quella notte di turno;
la giovane ragazza è deceduta poco dopo l'arrivo in ambulanza all'ospedale di Melzo per le gravissime lesioni interne riportate;
la tragica vicenda di Beatrice Papetti richiama alla memoria un altro drammatico fatto di cronaca, che riguarda sempre un ragazzo giovane, Andrea De Nando, il quindicenne di Peschiera, anche egli travolto e ucciso da un'auto pirata il 29 gennaio 2011, mentre attraversava la strada a piedi all'uscita dall'oratorio;
la madre del ragazzo, dopo aver saputo che l'investitore del figlio, già condannato in primo e secondo grado a tre anni e otto mesi, sarebbe intenzionato anche a ricorrere in Cassazione, ha espressamente protestato contro il decreto cosiddetto «svuota-carceri» proposto dal Ministro interpellato;
è del tutto condivisibile il pensiero della madre di Andrea De Nando, ossia che solo la certezza della pena può fare da deterrente agli atteggiamenti irresponsabili di qualcuno e che il cosiddetto decreto «svuota-carceri», così come altri provvedimenti similari, rappresenta l'ennesimo schiaffo morale alle vittime e alle loro famiglie che aspettano giustizia –:
se il Ministro interpellato sia a conoscenza dei fatti sopra esposti e quali interventi ed iniziative intenda adottare e, in particolare, se abbia intenzione di adottare iniziative per introdurre nell'ordinamento italiano il reato di omicidio stradale a carico di chi provoca incidenti mortali e di assicurare a chi si macchia di tale reato l'espiazione della pena detentiva in carcere, senza beneficiare di alcuno sconto o di pene alternative al carcere.
(2-00147) «Giancarlo Giorgetti, Rondini, Allasia, Attaguile, Borghesi, Bossi, Matteo Bragantini, Buonanno, Busin, Caon, Caparini, Fedriga, Grimoldi, Guidesi, Invernizzi, Marcolin, Molteni, Gianluca Pini, Prataviera».