• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09138 in Italia negli ultimi decenni gran parte degli enti pubblici sono stati trasformati e/o fusi in società per azioni con una intensità forse degna di miglior causa; in ogni caso, nelle società...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09138presentato daPESCO Danieletesto diLunedì 11 maggio 2015, seduta n. 424

PESCO, VILLAROSA, ALBERTI, RUOCCO e CANCELLERI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
in Italia negli ultimi decenni gran parte degli enti pubblici sono stati trasformati e/o fusi in società per azioni con una intensità forse degna di miglior causa; in ogni caso, nelle società per azioni devono vigere le regole dettate dal codice civile;
nelle società per azioni, per l'articolo 2364 del codice civile, l'assemblea dei soci deve essere convocata per discutere e in ogni caso deliberare sull'approvazione del bilancio di esercizio entro il termine stabilito dallo statuto, il quale non deve essere superiore a 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio; di massima, tale termine è il 30 aprile, derogabile solo per ragioni contabili gravi e altre poche e limitate fattispecie;
si legge su Italia Oggi del 5 maggio 2015 che effettivamente l'assemblea dei soci di Equitalia, i cui soci sono l'Agenzia delle entrate e l'INPS, era stata convocata il 30 aprile 2015 per l'approvazione del bilancio e la nomina dei nuovi amministratori di Equitalia, che è appunto non un ente pubblico ma una società per azioni: «Sul cambio al vertice di Equitalia la palla è in mano a Palazzo Chigi. Dopo la fumata nera della nomina dei nuovi vertici lo scorso 30 aprile, ora si guarda al nuovo cda convocato il prossimo 7 maggio. Fonti parlamentari hanno confermato a ItaliaOggi che tutto era pronto per nominare amministratore delegato Mauro Pastore, dirigente Equitalia di lungo corso, gradito all'Agenzia delle entrate, confermando alla presidenza Vincenzo Busa creando anche la nuova figura di dirigente generale. Un vertice che andava nella direzione del rafforzamento di Equitalia speculare dell'Agenzia delle entrate. Ma il 30 aprile, allertato l'ufficio stampa con la nota delle nuove nomine da far uscire alle 11.00, è arrivato lo stop direttamente dagli uffici del governo e gli uomini dell'Agenzia delle entrate non si sono presentati alla riunione, presenti invece i rappresentanti dell'Inps (Equitalia è infatti per il 51 per cento di proprietà Agenzia delle entrate e il 49 per cento Inps»;
non si comprende con quali modalità formali, tipiche di una società per azioni siano arrivati gli «stop» di cui parla Italia Oggi, in ogni caso resta la notizia che l'assemblea dei soci di Equitalia non si è tenuta il 30 aprile;
il Corriere della Sera a pagina 7 del 7 maggio 2015 testualmente riporta «È convocata per oggi l'assemblea di Equitalia, la società di riscossione, che ha all'ordine del giorno il rinnovo dei vertici»;
nel corso del 7 maggio, fino al tardo pomeriggio, non è stato riscontrabile un comunicato stampa di Equitalia né dei suoi azionisti sull'esito dell'assemblea dei soci;
su Italia Oggi dell'8 maggio 2015 si legge «fumata nerissima sul fronte delle nomine del consiglio di amministrazione. Secondo quanto risulta a Italia Oggi i rappresentanti di Agenzie delle entrate e Inps che controllano la società di riscossione rispettivamente con il 51 per cento e il 49 per cento sono stati bloccati per ore sull'apertura della busta con i nomi della nuova compagine sociale;
fino all'8 maggio 2015 non sono stati emanati né comunicati stampa da parte della società, né agenzie in merito ai nomi dei nuovi vertici –:
se i Ministri interrogati conoscano le motivazioni del rinvio dell'assemblea di Equitalia del 30 aprile 2015 in connessione con la sua natura di società di capitali, sia per la mancata approvazione del bilancio al 30 aprile sia per la mancata nomina degli amministratori, eventi che avrebbero dovuto essere sanati, se sanabili, il giorno 7 maggio nel corso di un'assemblea di cui non si ha piuttosto alcuna contezza ufficiale o ufficiosa;
se le operazioni di scrutinio siano state rinviate in altra data e soprattutto per quale motivo;
se le indicazioni dei candidati per il consiglio di amministrazione formulate nelle liste proposte dagli azionisti pubblici del Ministero dell'economia e delle finanze e dell'Inps rispettino i requisiti ed i presupposti di cui alla legge 6 novembre 2012, n. 190. (4-09138)