• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05565 riguardo ai 2700 operatori di polizia provinciale che lavorano nelle province e città metropolitane, attualmente coinvolti dalle disposizioni della legge 56 del 2014 e della legge di stabilità...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05565presentato daBERNINI Massimilianotesto diMartedì 12 maggio 2015, seduta n. 425

MASSIMILIANO BERNINI, COMINARDI, PARENTELA, TERZONI, GALLINELLA, FRUSONE, L'ABBATE, BASILIO, BENEDETTI e BARONI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
riguardo ai 2700 operatori di polizia provinciale che lavorano nelle province e città metropolitane, attualmente coinvolti dalle disposizioni della legge 56 del 2014 e della legge di stabilità 190 del 2014, permane un quadro di assoluta incertezza, in capo alle attuali polizie provinciali, sull'assetto definitivo del personale e delle funzioni che si ricordano essere prevalentemente di campo ambientale e di tutela dei beni naturali;
l'accordo in Conferenza unificata dell'11 settembre 2014 prevedeva la continuità amministrativa di questi servizi, in attesa dell'esito della riforma della pubblica amministrazione attualmente licenziata al Senato (disegno di legge delega 1577);
la circolare 1/2015 dei Ministri per la semplificazione e la pubblica amministrazione e per gli affari regionali e le autonomie cita e prefigura ad avviso degli interroganti, in contrasto con l'accordo Stato – regioni – autonomie locali prima richiamato, e senza alcun supporto di nuove norme, non meglio dettagliati «percorsi di ricollocazione» di tali addetti, che menziona come esempio di «personale soprannumerario»;
molte province si sono mosse in modo disomogeneo, in occasione della determinazione dei tagli del 50 per cento della spesa per le piante organiche, imposta dalla legge di stabilità 2015 (n. 190 del 2014); alcune hanno inserito la polizia provinciale tra il personale degli «affari generali» e/o mantenuto gli addetti negli elenchi delle funzioni fondamentali e/o piante organiche a regime; altre, come ad esempio la provincia di Viterbo con la delibera di giunta n. 25 del 27 febbraio 2015 poi seguita dalla n. 37 del 24 marzo 2015, hanno incluso i poliziotti provinciali in elenchi speciali di personale in soprannumero da destinare a percorsi di ricollocazione, citando pedissequamente la circolare ministeriale;
le poche leggi regionali sinora emanate contengono prevalentemente articoli di rinvio all'esito della riforma statale della pubblica amministrazione, mentre la Conferenza delle regioni, con nota del 2 aprile 2015, richiede appositi stanziamenti statali per personale di polizia provinciale, sostenendo che lo Stato avrebbe avocato a sé la materia –:
se intendano, nel limite delle proprie competenze, valutare il contenuto della circolare 1/2015 del 30 gennaio 2015 emanata dai Dipartimenti della funzione pubblica e degli affari regionali, allo scopo di apportare una correzione circa le incongruenze di tale documento con quanto deciso con l'accordo in Conferenza unificata dell'11 settembre 2014;
quali siano le iniziative da adottare per garantire le attuali certezze lavorative del personale delle polizie provinciali e assicurare che la specializzazione professionale non venga dispersa in altre amministrazioni o per compiti non attinenti alla tutela ambientale. (5-05565)