Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Atto a cui si riferisce:
S.4/00632 DE PIETRO, CASALETTO, ORELLANA, BATTISTA, MUSSINI, DONNO, CATALFO, CIOFFI, PAGLINI, BIGNAMI, ROMANI Maurizio - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e dei...
Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-00632 presentata da CRISTINA DE PIETRO
mercoledì 24 luglio 2013, seduta n.077
DE PIETRO, CASALETTO, ORELLANA, BATTISTA, MUSSINI, DONNO, CATALFO, CIOFFI, PAGLINI, BIGNAMI, ROMANI Maurizio - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:
la HDS FM SpA, società del settore del facility management, presente sul mercato come partner nell'erogazione di multiservizi ad elevato contenuto tecnologico per la gestione di strutture ricettive turistico-alberghiere, industriali e civili, ha fatto registrare in questi anni numerosi fallimenti gestionali ed imprenditoriali, determinando di conseguenza ripetute inadempienze contrattuali a danno di centinaia di lavoratori occupati in tutta Italia;
la società, contravvenendo agli accordi intrapresi e perpetuando per ogni appalto vinto o ramo d'azienda rilevato le identiche inosservanze contrattuali, ha prodotto insanabili rapporti conflittuali con i lavoratori e le organizzazioni sindacali ed in particolare relativamente al rispetto dei contratti collettivi nazionali di lavoro delle differenti categorie con cui andava ad interloquire;
uno degli accordi nei quali si è evidenziata la frattura maggiore è il contratto di settore per la confluenza nel CCNL delle attività ferroviarie;
nel 2011 la società HDS FM si è aggiudicata importanti gare d'appalto bandite dalla società pubblica Ferservizi (centro servizi integrato del gruppo Ferrovie dello Stato italiane), nonostante fossero già note le problematiche, risalenti al 2008, legate a gravi inadempienze contrattuali attuate dalla società nei confronti dei lavoratori della ex BAT di Lecce e della Valtur di Pizzomunno e di Pugnochiuso (gruppo Marcegaglia);
nell'aprile 2011, la HDS FM Srl, a tale scopo nata da una costola della SpA di riferimento, si è aggiudicata, con un'offerta al ribasso del 40 per cento, i lotti 1, 2, 3, 7 e 8 dell'appalto global service bandito da Ferservisi SpA per la gestione dei servizi di pernottamento nei cosiddetti Ferrotel, strutture alberghiere riservate al personale viaggiante di proprietà FS con circa 4.000 posti letto complessivi in Italia. L'importo degli appalti aggiudicati era pari a 26 milioni di euro, Iva esclusa;
a giudizio degli interroganti, iniziando la procedura di "cambio appalto", è ripresa la strategia gestionale della HDS tesa a massimizzare i profitti riducendo i costi del personale e ponendo tali costi in parte a carico della collettività tramite l'utilizzo degli ammortizzatori sociali che sono stati concessi nonostante la reale situazione della gestione Ferrotel rilevata;
la società HDS ha inoltre promesso ai lavoratori, ma non attuato, l'applicazione del CCNL delle attività ferroviarie e non più quello del settore merceologico;
nel dicembre 2011 presso la sede di Unindustria a Roma, la società HDS FM SpA ha manifestato l'intenzione di effettuare dal 31 dicembre 2011, per motivi riorganizzativi dei propri rami di azienda identificati nei servizi alberghieri, il conferimento in favore di Ferservizi dei lotti 1, 2 e 3 alla costituenda società HDS public facilities nord Srl, e la cessione dei lotti 7 e 8 alla HDS public facilites sud Srl;
dal 1° gennaio 2012 il ramo d'azienda costituito dai "servizi albergheri" di questa SpA sono stati trasferiti alla HDS PF Nord Srl per motivi di non precisata "riorganizzazione aziendale";
risulta agli interroganti che le inadempienze nel biennio 2011-2012 si sono sostanziati in pagamento degli stipendi in maniera discontinua, ritardata e parziale, in buste paga non dettagliate e prive del prospetto paga per cui non è stato possibile riscontrare l'applicazione o meno del contratto delle attività ferroviarie (CCNL storicamente di riferimento) o quello relativo alle attività alberghiere;
le buste paga sarebbero state erogate sulla base di 80 ore mensili (part-time fittizi), a fronte di un reale orario di lavoro svolto di 160 ore, le restanti 80 ore erogate dall'Inps all'80 per cento, comportando di conseguenza che TFR e contributi sarebbero stati corrisposti in equivalenza al contratto di solidarietà;
considerato che:
in ogni comunicato, le organizzazioni sindacali che hanno indetto giornate di sciopero hanno sottolineato costantemente "lo stato di agitazione viene proclamato per il personale operante esclusivamente nei lotti per i quali è risultata aggiudicatrice l'azienda HDS FM e controllate";
in data 18 marzo 2013 si è svolto l'ultimo sciopero a cui hanno aderito i lavoratori dei Ferrotel di Genova e Ventimiglia a gestione HDS, a causa della cronica inaffidabilità della stessa nei pagamenti delle mensilità arretrate e correnti e per la perdurante inadempienza contrattuale;
il 28 marzo Ferservizi ha rescisso il contratto con la HDS indicando come data di cessazione il 30 giugno ma, tuttavia, HDS non cesserà finché Ferservizi non avrà indetto una nuova gara di appalto e dunque i circa 90 lavoratori non saranno sicuri, almeno fino alla fine dell'anno corrente, del loro presente e soprattutto del futuro loro e delle loro famiglie;
dal 28 giugno risultano chiusi tutti i Ferrotel in Italia, in quanto la Ferservizi ha comunicato la chiusura nelle zone nord ovest, nord est, tirrenica e sud per inadempienza contrattuale della società appaltante e ciò determina, di fatto, un ingente danno per l'intero settore ferroviario italiano,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti e se non ritengano urgente convocare le parti imprenditoriali e sociali al fine di individuare le adeguate forme di garanzia che impegnino la proprietà a sanare la situazione debitoria, salariale e contributiva nei confronti dei lavoratori ed a fornire loro le necessarie tutele occupazionali individuando le soluzioni che possano comportare la riapertura dei Ferrotel nell'intero territorio nazionale;
se non ritengano necessaria la creazione di una black list in cui segnalare specificatamente le imprese e le società che adottano ripetutamente comportamenti aziendali lesivi dei diritti dei lavoratori, in costante violazione degli accordi sottoscritti con le organizzazioni sindacali o di quelli conclusi mediante mediazioni ministeriali, al fine di fornire un valido strumento di "rating di affidabilità" indispensabile per tutelare concretamente gli imprenditori corretti e i lavoratori.
(4-00632)