• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04020 STEFANI, CENTINAIO, ARRIGONI, CANDIANI, CALDEROLI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, DIVINA, STUCCHI, TOSATO, VOLPI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e degli...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04020 presentata da ERIKA STEFANI
giovedì 21 maggio 2015, seduta n.455

STEFANI, CENTINAIO, ARRIGONI, CANDIANI, CALDEROLI, COMAROLI, CONSIGLIO, CROSIO, DIVINA, STUCCHI, TOSATO, VOLPI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e degli affari esteri e della cooperazione internazionale - Premesso che:

il Governo italiano a far data dal 18 ottobre 2013 aveva autorizzato una missione militare denominata "Mare Nostrum", che tra le sue finalità aveva quella, come affermato dal Ministro dell'interno, Angelino Alfano, di "controllare le frontiere all'interno di Frontex";

preso altresì atto che nell'anno 2014 con l'operazione "Mare Nostrum", oggi proseguita con un'operazione similare denominata "Triton", ha fatto "sbarcare" sulle coste italiane oltre 170.000 clandestini;

rilevato, altresì, che a quanto risulta agli interroganti delle persone sbarcate solo nell'anno 2014, pari ad oltre 170.000, attualmente le diverse strutture preposte all'accoglienza stanno "gestendo" soltanto circa 64.886 immigrati, di cui circa 36.330 di questi hanno, ad oggi, presentato domanda che è stata esaminata, sia per l'eventuale richiesta di asilo politico o del più generico permesso di soggiorno per motivi umanitari e, per completezza, solo 3.650 istanze sono state accolte per motivi di asilo politico, mentre i dinieghi sono risultati essere circa 13.300, pari al 37 per cento delle istanze presentate. Ne consegue, da un lato, che ben 105.000 persone sbarcate non sarebbero mai state identificate o si sarebbero sottratte volontariamente all'identificazione e parrebbero soggetti presenti sul territorio in stato di clandestinità, a cui, dall'altro lato, vanno a aggiungersi altri soggetti a cui è stata respinta l'istanza di asilo politico o del più generico permesso di soggiorno per motivi umanitari, per un totale così di immigrati clandestini pari a non meno di 118.300;

occorre, inoltre, segnalare come altre 200.000 persone siano, come risulta da fonti informali, presenti sulle coste libiche e stazionino per essere imbarcate con destinazione l'Italia, mentre il numero complessivo, nel breve periodo, dei "potenziali" clandestini parrebbe essere quello di circa 600.000;

i fatti riferiti dimostrano come l'operazione "Mare Nostrum" e poi "Triton", anziché avere "un effetto deterrente molto significativo per chi pensa impunemente di fare traffico di esseri umani", è stata interpretata dai trafficanti come un aiuto fattivo e concreto per raggiungere le coste italiane, poiché la consapevolezza di venir salvati, una volta avvistate le coste italiane, o meglio appena al largo delle coste dei Paesi di partenza (a titolo esemplificativo e non esaustivo le coste libiche) spinge una moltitudine di immigrati a tentare la traversata in mare;

a partire dal mese di marzo 2015, fonti nazionali ed internazionali di significativa autorevolezza, come la rivista statunitense "Foreign Policy", hanno sostenuto la tesi secondo la quale sarebbe partecipe della gestione dei flussi migratori illegali anche il ramo libico del sedicente Stato islamico, pericolosa organizzazione terroristica transnazionale, che secondo alcune personalità, come il consigliere del Governo libico Abdul Basit Haroun, avrebbe da tempo utilizzato anche i barconi per infiltrare pericolosi adepti dell'organizzazione in Europa, attraverso l'Italia. Tale ultima circostanza sembra aver avuto conferma con l'arresto avvenuto nei dintorni di Milano del cittadino marocchino Touil Abdel Majid, ricercato dalla magistratura tunisina, in quanto sospettato di aver preso parte all'attacco terroristico al Museo del Bardo;

autorevoli esponenti del Governo italiano, ed i ministri direttamente coinvolti in materia di sicurezza ed immigrazione ed affari esteri, hanno più volte pubblicamente ed ufficialmente negato, escludendo assolutamente tale eventualità, la possibilità che attraverso il Mediterraneo potessero giungere in Italia anche terroristi; si segnalano in particolare le informative rese al Parlamento a partire dal 18 febbraio 2015 da parte dei Ministri Angelino Alfano e Paolo Gentiloni, nonché dal Presidente del Consiglio dei ministri;

tale ricostruzione, attraverso una più puntuale disamina dei fatti, parrebbe coinvolgere anche il Governo italiano, il quale, a conoscenza di tale incontrollato, e non governato, traffico di esseri umani, che è causa delle tragedie e dei naufragi e della morte di numerose persone, "provoca" tale situazione o comunque non la contrasta. Appare del tutto verosimile a parere degli interroganti che, con gli atti descritti stia favorendo l'immigrazione clandestina sul territorio italiano. Inoltre è possibile ritenere che il Governo stia favorendo, attraverso un apporto determinante, seppur non diretto ma in modo esterno, le associazioni criminali mafiose che, avendo contezza della situazione, ritengono lo Stato italiano quello più adatto agli sbarchi di soggetti clandestini, che a differenza di altri Stati, seppur contigui o comunque tali da poter essere considerati, da un punto di vista territoriale e di distanza più favorevoli, parrebbero non essere scelti rispetto all'Italia,

si chiede di sapere quali provvedimenti urgenti il Governo intenda adottare per porre rimedi di natura emergenziale, anche eccezionali, attraverso misure speciali afferenti al contenimento e al respingimento dell'incontrollato, e non governato, traffico di esseri umani, al fine di contrastare fattivamente ed efficacemente l'immigrazione clandestina.

(4-04020)