• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09322 lo scorso mese di dicembre il Ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, ha presentato in Consiglio dei Ministri l'informativa «Interventi urgenti a sostegno della crescita» che...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09322presentato daBURTONE Giovanni Mario Salvinotesto diMercoledì 3 giugno 2015, seduta n. 434

BURTONE, CARUSO, AMATO, IACONO, CAPONE, CHAOUKI, BOSSA, COVELLO, VERINI, RIBAUDO, PIERDOMENICO MARTINO, CULOTTA, CAPOZZOLO, ALBANELLA, MARCO MELONI, OLIVERIO, GAROFANI, PICCIONE, LOSACCO, AIELLO, ANTEZZA, LAURICELLA, BONAVITACOLA, GIANNI FARINA, MAGORNO, ANZALDI, BONOMO, FAMIGLIETTI, CAPODICASA, CANI, MARROCU e CASSANO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri . — Per sapere – premesso che:
lo scorso mese di dicembre il Ministro per la coesione territoriale, Carlo Trigilia, ha presentato in Consiglio dei Ministri l'informativa «Interventi urgenti a sostegno della crescita» che prevedeva misure di accelerazione dell'utilizzo delle risorse della politica di coesione;
l'operazione vedrebbe un impegno pari a 6,2 miliardi di euro, provenienti per 2,2 miliardi dalla riprogrammazione del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC); per 1,8 miliardi da quella del Piano d'Azione Coesione e per 2,2 miliardi dai Programmi dei Fondi Strutturali 2007-2013;
di questi 6,2 miliardi, 1,2 sono stati già stanziati attraverso il varo della legge di stabilità a sostegno del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese;
l'obiettivo del Governo è certamente quello in questa determinata fase storica di non perdere nemmeno un euro per il rilancio e il sostegno dell'occupazione e di riavviare politiche attive di crescita dell'economia;
purtroppo il Mezzogiorno fa registrare dati allarmanti come certificano tutti gli istituti competente, dall'Istat alla Svimez senza trascurare la relazione di Bankitalia;
le risorse riprogrammate si baserebbero su quattro misure principali: a) misure a sostegno delle imprese: 2,2 miliardi che verranno utilizzati per rifinanziare il Fondo Centrale di Garanzia (1,2 miliardi) e per la creazione di nuova imprenditorialità giovanile nel settore della produzione di beni e nella fornitura di servizi (1 miliardo); b) misure per il sostegno all'occupazione: sono previsti 700 milioni che serviranno per la decontribuzione a sostegno dell'occupazione giovanile, femminile e dei lavoratori più anziani; c) verrà sperimentata una misura per il reinserimento lavorativo dei fruitori di ammortizzatori sociali anche in deroga, compresi i lavoratori socialmente utili (Lsu), nonché per il contrasto alla povertà: 300 milioni di euro saranno destinati alle famiglie in grave stato di povertà – il cui numero è fortemente aumentato negli ultimi anni, specie nel Mezzogiorno – attraverso il rafforzamento dello Strumento per l'inclusione Attiva (SIA), che prevede forme di sostegno del reddito e politiche attive volte a favorire l'inserimento scolastico dei minori e l'inserimento lavorativo degli adulti; d) misure a sostegno delle economie locali. Sono previsti 3 miliardi di euro che andranno a finanziare diversi obiettivi: interventi cantierabili e realizzabili in tempi brevi nei comuni sotto i 5mila abitanti (Programma «6.000 campanili»); interventi di riqualificazione urbana (Piano nazionale per le città); interventi per la valorizzazione di beni storici, culturali e ambientali al fine di promuovere l'attrattività turistica, anche in vista dell'Expo 2015; interventi per la riqualificazione, messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici scolastici;
tutti e quattro questi filoni di intervento necessitano di essere operativi al più presto soprattutto per dare ossigeno al Mezzogiorno;
le emergenze sono legate essenzialmente alla necessità di evitare l'acuirsi delle tensioni sociali soprattutto in riferimento alla progressiva trasformazione degli ammortizzatori sociali ed è per questo che vanno rese operative le linee guida per individuare i soggetti responsabili per il contrasto alle forme di povertà e per le politiche attive per il reinserimento lavorativo di soggetti fruitori di ammortizzatori in deroga;
anche per quanto riguarda le politiche di contrasto del disagio sociale sarebbe opportuno individuare le aree per la sperimentazione dello strumento di inclusione attiva onde evitare gli errori del passato consumati in occasione della sperimentazione del reddito minimo di inserimento;
così come i disastri ambientali di questi giorni legati alle calamità atmosferiche che hanno colpito prevalentemente il sud e quella che nell'antichità era la Magna Grecia con le aree archeologiche siciliane calabresi e lucane colpite duramente dalla furia delle acque dimostrano la necessità di intervenire con la massima urgenza per la messa in sicurezza e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale monumentale che darebbe possibilità di sbocchi occupazionali;
questo andrebbe collegato ad un progetto più vasto che dovrebbe interessare la manutenzione idraulica del territorio di quello che Giustino Fortunato definiva «sfasciume pendulo»;
in considerazione di quanto esposto diventa quindi indispensabile che il Governo si rapporti con il Parlamento per suggerimenti e miglioramenti delle giuste e importanti intuizioni del Governo –:
quali siano nel dettaglio gli intendimenti del Governo per ciascuna delle quattro linee di intervento annunciate a fine dicembre e se esista già una road map regione per regione degli interventi che si vogliono di conseguenza realizzare sapendo che esistono numerose emergenze che riguardano le politiche di sostegno al reinserimento occupazionale dei lavoratori attualmente in mobilità in deroga e le politiche di contrasto della povertà.
(4-09322)