• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04066 GENTILE, AIELLO, NACCARATO, VICECONTE, BILARDI, MARINELLO, DI GIACOMO, GUALDANI, DALLA TOR, CONTE, MANCUSO, TORRISI, LANGELLA, D'ASCOLA, PAGANO - Al Ministro delle infrastrutture e dei...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04066 presentata da ANTONIO GENTILE
giovedì 4 giugno 2015, seduta n.460

GENTILE, AIELLO, NACCARATO, VICECONTE, BILARDI, MARINELLO, DI GIACOMO, GUALDANI, DALLA TOR, CONTE, MANCUSO, TORRISI, LANGELLA, D'ASCOLA, PAGANO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti - Premesso che:

la Calabria soffre di endemica carenza di infrastrutture nel settore dei trasporti e profonda insufficienza di collegamenti con il resto del territorio nazionale;

la principale arteria di collegamento della regione con il resto del Paese, l'autostrada A3 Salerno - Reggio Calabria, l'unica di grande scorrimento che collega la Sicilia alla rete autostradale italiana ed europea, è ormai da anni oggetto di interminabili lavori di rifacimento;

l'autostrada è anche il principale asse di trasporti del sud Italia, di enorme importanza economica e commerciale per tutto il Meridione, in quanto unica arteria che percorre il versante sud occidentale della penisola, nodo di traffico di enorme rilievo per i collegamenti e l'approvvigionamento di merci e beni di prima necessità;

oltre all'A3 la Calabria dispone di un'altra importante arteria stradale, la strada statale 106, strada che collega Taranto con Reggio Calabria, fondamentale per i collegamenti tra la Calabria, la Puglia e l'autostrada A14, oltre che per il trasporto interno fra l'area della Sibaritide, il Crotonese, lo Ionio catanzarese, la Locride, e il versante sud-orientale dell'Aspromonte;

la strada statale106 jonica calabrese è, secondo i dati Istat, la strada più pericolosa d'Italia;

vi è in Calabria una profonda esigenza di una nuova arteria viaria a scorrimento veloce;

considerato che:

il 2 marzo 2015, nel cantiere del Macrolotto 3.2 della Salerno-Reggio Calabria, tra Laino Borgo e Mormanno, dove sono in corso i lavori di realizzazione della nuova autostrada, si è verificato un incidente sulla quinta campata del viadotto "Italia" (lato Reggio Calabria), dove erano in esecuzione i lavori di predisposizione della demolizione dell'impalcato. L'incidente ha provocato la morte di un operaio di nazionalità rumena, Miholca Adrian, di 25 anni, dipendente dell'impresa Nitrex. A causa del crollo dell'impalcato l'infrastruttura è stata posta sotto sequestro e ancora oggi il tratto di autostrada interessato rimane chiuso e il traffico è dirottato su un percorso alternativo attraverso la viabilità locale e, soprattutto la statale 19 delle Calabrie;

le strade interessate non sono idonee a sopportare un tale incremento di traffico e ciò provoca grave disagio per gli abitanti dei centri interessati, con notevole diminuzione del livello generale di sicurezza e quindi aumento del rischio di incidenti. Inoltre l'interruzione del viadotto Italia, spezzando di fatti in 2 la Penisola, sta determinando gravi disagi e grandi effetti negativi anche sull'economia, sul turismo e sull'occupazione calabrese, specialmente in prossimità delle vacanze estive;

sull'A3 si è venuta a creare un'altra grave emergenza: il cedimento di alcune strutture e conseguente disallineamento dei giunti del viadotto Stupino sul tratto autostradale compreso tra Rogliano e Grimaldi. Tale situazione, che perdura ormai da alcuni mesi, ha provocato la chiusura della corsia nord del tratto interessato, costringendo il traffico su un'unica corsia con nuovi e gravi disagi per gli automobilisti e gli autotrasportatori;

in entrambi i casi né il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti né l'ANAS hanno fornito notizie certe sui tempi di ripristino e di riapertura dei due tratti in oggetto;

in aggiunta a questa situazione anche l'ammodernamento della seconda arteria più importante della Calabria, la strada statale106, sta attraversando un periodo di stasi. I lavori di ammodernamento del 3° Megalotto della strada statale 106, tra Sibari e Roseto, sono bloccati per problematiche prettamente burocratiche. L'opera, già appaltata, finanziata, e inserita nell'allegato all'ultima finanziaria approvata, sta avendo un iter procedurale complesso e lunghissimo. La prima Conferenza dei servizi è iniziata nel 2004 e si è conclusa il 28 luglio del 2014 senza però i pareri del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare (pervenuto a fine ottobre), e dei beni e delle attività culturali e del turismo (pervenuto i primi giorni di dicembre). A seguito dell'istruttoria seguita dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti questa opera è stata presentata al CIPE a febbraio del 2015 ed aspetta da allora una delibera che preveda l'avvio del progetto definitivo e, quindi, la partenza dei lavori. Si paventa inoltre la necessità di inviare il progetto anche al Consiglio superiore dei lavori pubblici, cosa che comporterebbe un notevole ritardo dei tempi di cantierizzazione dell'opera, con grave danno per l'economia dell'intera Regione Calabria e delle aspettative occupazionali e dell'indotto delle aree interessate;

la situazione della strada statale 106 è ulteriormente aggravata dai problemi strutturali del ponte Molinella di Cariati. Già da dicembre 2014 è stato istituito un senso unico alternato dall'Anas per problemi di stabilità della struttura. Il ponte si trova nel centro abitato di Cariati (una cittadina di 6.000 abitanti circa), e non può essere aggirato in nessun modo dai tanti autoarticolati che giornalmente percorrono la strada statale 106 in Calabria. Si è ormai a ridosso della stagione estiva e tutto ciò provocherà notevoli disagi, non solo ai turisti, ma anche e, soprattutto, al vicino ospedale di Cariati, alle forze dell'ordine, ai commercianti, e più in generale a tutto il traffico veicolare presente sulla costa jonica calabrese;

considerato altresì che a parere degli interroganti:

è vergognoso che una regione come la Calabria, già con enormi problemi economici, si veda isolata completamente dal resto del Paese, proprio in prossimità della stagione turistica;

le perdite economiche dovute alle elencate e irrisolte problematiche infrastrutturali per gli operatori del territorio si preannunciano drammatiche: solo nel comparto turistico si registra una riduzione di almeno il 20 per cento delle prenotazioni;

ad oggi non sembra esserci un impegno serio e certo da parte del Governo nell'affrontare il problema, poiché già con l'atto di sindacato ispettivo 4-03605 pubblicato l'11 marzo 2015, si chiedevano informazioni e impegni da parte del Ministero in indirizzo per risolvere la situazione, ma a tale atto non è stato data ancora risposta. Non è stata data alcuna risposta ai parlamentari calabresi e nemmeno all'amministrazione della Regione, che neanche dopo l'ultimo incontro sul tema alla presenza del Ministro ha certezze su quanto accadrà nelle prossime settimane alla situazione del traffico regionale. Cosicché sono passati ormai 4 mesi senza addivenire a alcuna soluzione significativa,

si chiede di sapere:

se il Governo abbia già formulato un'ipotesi plausibile sulla riapertura dell'autostrada nel tratto tra Laino Borgo e Mormanno, interessato dal crollo del viadotto Italia, o se siano allo studio soluzioni alternative che possano quantomeno alleviare gli enormi disagi venutisi a creare;

se siano allo studio e al vaglio soluzioni serie per il tratto autostradale compreso tra Rogliano e Grimaldi;

se il Ministro in indirizzo e ANAS intendano impegnarsi seriamente affinché siano avviati al più presto i lavori per l'ammodernamento del 3° Megalotto sulla strada statale 106 tra Sibari e Roseto;

se il Governo abbia intenzione di affrontare e risolvere al più presto i problemi presenti sul ponte Molinella di Cariati;

se il Governo intenda provvedere ad avviare i lavori interrotti del lotto Simeri Cutro sulla strada statale 106 tra Catanzaro e Crotone.

(4-04066)