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Atto a cui si riferisce:
C.5/00732 l'8 luglio 2012 il Ministro degli Esteri di Gibuti Mahmoud Ali Youssouf ha firmato un accordo con un rappresentante del Ministero della difesa italiano per la costruzione di una base militare...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 25 luglio 2013
nell'allegato al bollettino in Commissione IV (Difesa)
5-00732

La questione relativa alla costituzione di una base logistica militare italiana nel Corno d'Africa si deve inquadrare nel più ampio contesto delle attività di contrasto al fenomeno della pirateria, di cui all'articolo 5 del decreto-legge 12 luglio 2011, n. 107, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2011, n. 130.
Infatti, l'attuazione di tale norma presuppone la permanenza, nell'area di operazioni, di personale militare costantemente pronto all'imbarco e all'impiego, nonché della connessa e necessaria struttura info-operativa, di supporto e di sicurezza, destinata ad assicurare una complessiva maggiore efficacia delle azioni di contrasto.
Al fine, quindi, di assicurare la realizzazione in uno degli Stati le cui acque territoriali confinano con gli spazi marittimi internazionali a rischio di pirateria, di apprestamenti e dispositivi idonei a garantire il supporto e la protezione del personale impiegato anche nelle attività internazionali di contrasto alla pirateria ed assicurare una maggiore tutela della libertà di navigazione del naviglio commerciale, l'articolo 33 comma 5 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179, convertito con modificazioni in legge 17 dicembre 2012, n. 221 («Ulteriori misure per la crescita del Paese») ha autorizzato una spesa di 3,7 milioni di euro per l'anno 2012 e di 2,6 milioni di euro annui fino al 2020. Tali stanziamenti sono devoluti totalmente a sostenere le spese di affitto del sedime.
In forza di tale norma, pertanto, è stata individuata nella Repubblica di Gibuti, compresa geograficamente fra il Corno d'Africa (stretto di Bab El Mandeb) e lo stretto di Hormuz, l'area ritenuta operativamente efficace per la collocazione di tale dispositivo, che non solo si trova nello scenario direttamente interessato al fenomeno della pirateria, ma intrattiene con l'Italia un solido e consolidato rapporto di cooperazione nel settore della difesa, in esito all'accordo ratificato con legge 31 ottobre 2003, n. 327. In tale complessivo quadro si precisa che è anche disciplinato lo stato giuridico delle Forze presenti sul territorio (cd. «status of force agreement», SOFA).
Si conferma, infine, che nell'ambito dell'ultimo provvedimento di proroga delle missioni internazionali (decreto-legge 28 dicembre 2012, n. 227 convertito con modificazioni dalla legge 1o febbraio 2012, n. 12) è stata, tra l'altro, prevista la cessione a titolo gratuito di alcuni mezzi ed effetti di vestiario alle Forze armate gibutine e la copertura finanziaria sia per le attività di addestramento e formazione in favore degli Stati della regione sia per le attività di contrasto al fenomeno della pirateria.