Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN COMMISSIONE
Atto a cui si riferisce:
S.0/01934/043/ ... in sede di esame del disegno di legge AS 1934:" Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti",
premesso...
Atto Senato
Ordine del Giorno 0/1934/43/07 presentato da ALESSIA PETRAGLIA
martedì 9 giugno 2015, seduta n. 191
Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge AS 1934:" Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti",
premesso che:
tra le competenze del Dirigente scolastico di cui all'articolo 9 del provvedimento al nostro esame,
al comma 7, si prevede che il dirigente scolastico, nell'ambito dell'organico dell'autonomia assegnato e delle risorse, anche logistiche, disponibili, possa ridurre il numero di alunni e di studenti per classe rispetto a quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 81, allo scopo di migliorare la qualità didattica;
ma a tale previsione non è associata nessuna risorsa aggiuntiva, il che ci permette di qualificare tale disposizione come una norma "platonica";
il comma richiamato rappresenta comunque l'ammissione che il rapporto alunni/docenti è troppo elevato per consentire un proficuo lavoro degli insegnanti e che molti delle classi della nostra scuola pubblica sono in realtà delle "classi pollaio";
fare scuola in classi che superano anche il numero trenta è impegnativo per chi insegna e per chi deve imparare, soprattutto in istituti, come tanti in diverse città, dove le classi sono multi etniche. È difficile seguire i ragazzi, verificarne la preparazione e non lasciare indietro i più deboli, e gli stranieri appena inseriti;
le classi fuori parametro sono più di 23 mila, il 6,4%. Così risulta dall'indagine sul sovraffollamento nelle istituti statali pubblicata dalla rivista Tuttoscuola;
l'insegnante ha difficoltà a condurre la classe e a personalizzare l'intervento educativo, mentre risulta oltremodo difficile rispondere alla esigenze dei singoli in quelle che giustamente vengono chiamiate "classi pollaio";
sulla sicurezza delle scuole si dovrebbero fissare criteri coerenti: adesso c'è una norma, del '92 (del ministero degli Interni, sulla prevenzione incendi) che fissa un numero massimo di 25 studenti per aula (più l'insegnante) mentre un'altra del 2009 (il DPR n. 81 del 2009) atTermache si può arrivare anche a trenta;
nessun preside si assume volentieri la responsabilità di avere classi troppo numerose, anche soltanto per, la sicurezza. Lo vediamo quando ci sono le prove di evacuazione: fare uscire da una classe più di venticinque persone è complicato;
nel DPR n. 81/2009 si prevedono non più di 29 bambini nelle sezioni della scuola dell'infanzia, 27 alle elementari, 28 alle medie e 30 alle superiori. Si scende soltanto se ci sono alunni disabili;
impegna il Governo:
a predisporre un intervento correttivo, anche legislativo, che consenta, stanziando le necessarie risorse, di ridurre gradualmente il numero massimo di alunni per classe.
(0/1934/43/7)
PETRAGLIA, DE PETRIS, URAS, BAROZZINO, CERVELLINI, DE CRISTOFARO, STEFANO, GAMBARO, BOCCHINO, MUSSINI, BIGNAMI, CAMPANELLA, MAURIZIO ROMANI, BENCINI, MOLINARI