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Atto a cui si riferisce:
C.4/06771 le recenti dichiarazioni del Presidente del Consiglio e del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione rendono esplicite le intenzioni del Governo di prorogare ancora per un...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 12 marzo 2015
nell'allegato B della seduta n. 390
4-06771
presentata da
FIORONI Giuseppe

Risposta. — Si risponde all'interrogazione in esame, con la quale si chiedono chiarimenti in merito alle politiche contrattuali e salariali del Governo per il pubblico impiego, con particolare riferimento alla reiterazione dei meccanismi di blocco della contrattazione collettiva e degli scatti stipendiali previsti negli anni scorsi.
Il Governo in carica ha ereditato dai precedenti numerose misure di contenimento della spesa pubblica, derivanti da un difficile contesto economico e dalle esigenze di risanamento della finanza pubblica, che hanno comportato sacrifici anche per categorie più deboli, inclusi i lavoratori dipendenti, pubblici e non. Il Governo si è, peraltro, premurato di distribuire l'onere del risanamento finanziario, in modo da attenuarne il peso gravante su quelle categorie. In particolare, per i contribuenti con redditi più bassi è stata prevista l'erogazione mensile di un bonus fiscale in misura fissa pari a ottanta euro, di cui hanno beneficiato, tra gli altri, quasi 800.000 lavoratori pubblici. Questo beneficio è stato confermato dal disegno di legge di stabilità, appena approvato dal Parlamento.
Con il blocco della contrattazione collettiva economica, prorogato al 2015, un ulteriore contributo, parzialmente compensato dal periodo di bassa inflazione, è chiesto ai dipendenti pubblici, per i quali peraltro non viene messa in discussione la certezza del posto di lavoro. Vorrei però segnalare che il congelamento del trattamento fondamentale al 31 dicembre 2010 non riguarda la retribuzione accessoria. Il disegno di legge di stabilità prevede, inoltre, il superamento del blocco degli scatti di stipendio correlati all'anzianità di servizio (cosiddetti automatismi retributivi). Vorrei ancora ricordare che le menzionate disposizioni, pur nella citata ottica del contenimento della spesa per il personale pubblico, fanno salva l'erogazione dell'indennità di vacanza contrattuale, in applicazione dell'articolo 2, comma 35, della legge 22 dicembre 2008, n. 203.
Vorrei infine ricordare che, pur nella indisponibilità delle risorse finanziarie necessarie per il riavvio delle contrattazione collettiva relativa gli assetti economici, rimane la possibilità di riaprire la contrattazione giuridica, in ordine alla quale ho già manifestato alle organizzazioni sindacali la mia disponibilità.
Il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione: Maria Anna Madia.