• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA ORALE

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Atto a cui si riferisce:
S.3/01976 GIOVANARDI, FORMIGONI, ALBERTINI, Luciano ROSSI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che: in questo periodo circa 20 milioni di contribuenti sono alle prese con la...



Atto Senato

Interrogazione a risposta orale 3-01976 presentata da CARLO GIOVANARDI
mercoledì 10 giugno 2015, seduta n.463

GIOVANARDI, FORMIGONI, ALBERTINI, Luciano ROSSI - Al Ministro dell'economia e delle finanze - Premesso che:

in questo periodo circa 20 milioni di contribuenti sono alle prese con la dichiarazione 730 precompilata;

dal 2015 non è più possibile rivolgersi agli uffici dell'Agenzia delle entrate per trasmettere la dichiarazione "Unico Persone Fisiche", possibilità che era consentita negli anni passati. Il contribuente, se voleva, poteva rivolgersi agli uffici per l'assistenza, la compilazione, la presentazione e l'invio;

il precedente sistema realizzava un doppio vantaggio reciproco: offriva al contribuente un servizio qualificato e gratuito eliminando controlli, richieste successive di documentazione eccetera; consentiva un controllo formale (su tutta la documentazione esibita) preventivo eliminando ulteriori verifiche da parte dell'Agenzia;

l'eliminazione di tale possibilità contrasta a parere degli interroganti con la "collaborazione volontaria " spesso citata ed invocata dall'Agenzia delle entrate che usa il termine….. filoinglese " voluntary disclosure";

venuta meno questa alternativa ed escluso un 10 per cento (ad essere ottimista) che è in grado e vuole utilizzare la procedura telematica direttamente, tutti dovranno rivolgersi esclusivamente ad un intermediario (centro di assistenza fiscale o professionista abilitato), anche coloro che nel 2014 (solo 50.000 nella sola Emilia-Romagna) portarono direttamente all'Agenzia delle entrate la dichiarazione, pagando così una tassa per pagare le tasse (si valuta un esborso variante dai 20 ai 30 milioni di euro);

i costi del servizio sono i più disparati, variano con tariffe di qualsiasi genere e/o tipo da un minimo di 30 euro fino a raggiungere 120,

si chiede di conoscere:

quale sia l'esatta portata dei seguenti provvedimenti e il significato delle espressioni in essi contenute:

a) art.7, comma 3, del decreto legislativo 21 novembre 2014, n.175: "….sono rimodulate, senza incremento di oneri … per i contribuenti… le misure dei compensi.. tenendo conto dei diversi adempimenti posti a carico dei CAF e dei professionisti … Le nuove misure dei compensi trovano applicazione a partire dall'assistenza fiscale prestata nel 2015";

b) decreto attuativo del Ministero dell'economia e delle finanze del 29 dicembre 2014 di rimodulazione dei compensi spettanti ai centri di assistenza fiscale e ai professionisti abilitati per lo svolgimento dell'assistenza fiscale: nella premessa "…..per tener conto del diverso livello di responsabilità nel nuovo processo di assistenza fiscale …. La rimodulazione dei compensi tenendo conto dei diversi adempimenti posti a carico dei CAF e dei professionisti abilitati può essere effettuata in base al diverso impegno profuso dagli stessi in ragione dell'assistenza prestata …"; art.1 " Le misure sono rimodulate per ciascuna dichiarazione elaborata e trasmessa in € …; Il compenso …..è erogato per l'elaborazione e la trasmissione delle dichiarazioni….";

c) audizione del direttore dell'Agenzia delle entrate dell'11 marzo 2015 pag. 11 ultima "….Proprio per tener conto del diverso livello di responsabilità e dell'importanza del ruolo dei CAF e dei professionisti, nonché per evitare ricadute negative sui prezzi alla clientela con il decreto ministeriale del 29 dicembre 2014 sono stati rimodulati i compensi che lo Stato riconosce per tali attività agli intermediari. Inoltre l'art.7 del decreto legislativo n.175 del 2014 prevede espressamente che l'attuazione delle disposizioni sul modello 730 precompilato non possa comportare un incremento degli oneri per i cittadini ";

quali iniziative si intendano adottare per evitare che l'introduzione del 730 precompilato, la sua elaborazione e trasmissione comporti " ulteriori oneri per i contribuenti " con maggiori costi nell'adempimento di un obbligo fiscale, che, dal 2015 non possono effettuare presso gli uffici dell'Agenzia delle entrate.

(3-01976)