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Atto a cui si riferisce:
C.5/05323 la galleria «La Franca» sulla strada statale Foligno-Civitanova, tra Umbria e Marche, rappresenta uno dei progetti centrali del «Quadrilatero Marche Umbria», un'opera infrastrutturale, a...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 4 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05323

Rispondo congiuntamente in quanto gli atti trattano analogo argomento.
Come ho già avuto modo di riferire, il Progetto viario Quadrilatero Marche Umbria si sviluppa su una serie di interventi stradali che comportano un investimento complessivo di oltre 2,2 miliardi di euro approvato dal CIPE con delibera n. 13/2004. La galleria La Franca è parte del potenziamento della strada statale 77 Val di Chienti, tratto Foligno-Collesentino. Dal punto di vista tecnico, la galleria si compone di due canne, una per ciascun senso di marcia, con carreggiata composta da due corsie di 3,75 metri con banchina in destra di 1,75 metri e in sinistra di 0,5 metri. La lunghezza della canna nord è pari a 1.052 metri, dei quali 1.018 scavati in sotterraneo e 34 in artificiale. La lunghezza della canna sud è di 1.075 metri, dei quali 1.033 scavati in sotterraneo e 42 in artificiale.
In merito ai controlli di quantità e qualità, la predetta Quadrilatero evidenzia che trattasi di controlli determinanti ai fini dell'accettazione dei materiali, svolti nel corso della realizzazione della galleria ai sensi delle norme tecniche vigenti. Infatti, nel corso dei lavori sono stati disposti 770 prelievi di calcestruzzo e, a fronte di una resistenza di progetto pari a 37 MPa (megapascal), le prove effettuate hanno dimostrato valori significativamente superiori, fino a 69 MPa, confermando la rispondenza del calcestruzzo posto in opera alle prescrizioni del progetto esecutivo riguardo la resistenza caratteristica. Per la realizzazione della galleria, sono stati impiegati 53.094,50 mc di calcestruzzo, +2.504,22 mc rispetto al volume previsto nel progetto esecutivo, pari al 4,95 per cento in più, come risulta dal registro dei getti di calcestruzzo contenuti nei Dossier Qualità della società.
Inoltre, nell'ambito dei protocolli di legalità sottoscritti dalla Quadrilatero con le Prefetture di Macerata e Perugia, sono stati adottati controlli specifici sulla qualità del calcestruzzo condotti dal Gruppo Interforze, tesi a garantire la completa tracciabilità e originalità delle forniture. L'alta innovazione in questo settore, introdotta per la prima volta in Italia dal progetto Quadrilatero, riguarda l'impiego di tecnologie (micro-chip) con le quali è possibile monitorare e registrare i dati relativi ai movimenti dei mezzi e ogni informazione su luogo, data, ora e nominativo del confezionatore, fornendo così la certezza che i cubetti non siano stati manipolati.
Nel corso dei lavori sono stati inoltre disposti 105 prelievi di terne d'acciaio (controllato in stabilimento) da sottoporre alle prove previste dalle «Norme tecniche per le costruzioni» di cui al decreto ministeriale 14 gennaio 2008. Risultano valori conformi alla normativa sia della tensione di snervamento che del rapporto di quest'ultima con la tensione di rottura.
Per la realizzazione della galleria, sono state impiegate 405,50 tonnellate di acciaio, +11,16 tonnellate rispetto al peso previsto nel progetto esecutivo, pari al 2,8 per cento in più, come risulta dal registro degli acciai contenuto nel citato Dossier.
In relazione alle maggiori quantità di materiali impiegati, la Quadrilatero segnala che, come da contratto, i lavori sono contabilizzati «a corpo» e quindi gli importi forfettari delle singole opere previsti nel progetto esecutivo restano invariati.
Oltre al calcestruzzo e all'armatura, sono stati sottoposti a prove di controllo, con esito positivo, altri materiali come spritz-beton, centine metalliche e guaine di impermeabilizzazione.
Oltre ai controlli effettuati in corso d'opera, nel corso del 2013/14 su tutte le gallerie della tratta è stata disposta una indagine integrativa finalizzata alla ulteriore verifica degli spessori e dei volumi di calcestruzzo posto in opera.
Tale indagine, non obbligatoria in base alle normative vigenti, è stata effettuata con la tecnologia del georadar su circa il 20 per cento di tutte le gallerie naturali (scavo in sotterraneo) del realizzando asse viario al fine di indagare eventuali sottospessori nel rivestimento definitivo.
In particolare, per la galleria La Franca sono stati ispezionati con tecnologia georadar 240 metri del rivestimento definitivo per ciascuna canna, pari a 4 tratte di 60 metri, circa il 23 per cento della lunghezza. Le risultanze di detti controlli sono state oggetto di valutazione del progettista del Contraente generale e dell'ANAS, in esito alle quali è stato confermato che il rivestimento di calotta presenta spessori conformi rispetto a quelli teorici previsti nel progetto esecutivo approvato.
A seguito delle segnalazioni anonime divulgate dagli organi di informazione, la Quadrilatero ha esteso tali controlli a tutto lo sviluppo della galleria; il 10 aprile scorso sono stati quindi avviati controlli georadar che hanno riguardato nel complesso cinque punti chiave della galleria (piedritti destra e sinistra, reni destra e sinistra e chiave di calotta) oltre a un adeguato numero di prelievi fisici di calcestruzzo (carotaggi) dalla volta della galleria. I rilievi di campo sono stati completati il successivo 16 maggio e, a partire da tale data, sono cominciate le complesse attività di restituzione e rappresentazione dei dati raccolti.
Ad esito delle suddette attività, lo scorso 27 maggio la società Quadrilatero ha acquisito la relazione del progettista del Contraente generale dalla quale risulta quanto segue:
i dati relativi ai maggiori volumi di calcestruzzo impiegati sono stati confermati sulla base delle restituzioni tridimensionali dei rilievi georadar;
non sono emersi vuoti dietro al rivestimento definitivo;
per circa il 77 per cento della canna nord e il 68 per cento della canna sud non sono presenti sottospessori significativi del rivestimento definitivo, previsto da progetto in 50 cm;
nell'ambito dei restanti tratti sono state evidenziate riduzioni di spessore superiori a 5 cm, dei quali complessivamente il 10 per cento circa presenta entità superiore ai 20 cm.

Nell'ambito di tale 10 per cento e per una quota pari al 3 per cento saranno previsti interventi integrativi, quali ad esempio il placcaggio con lastre di acciaio.
In particolare, come si evince dalla relazione del progettista, anche in questi ultimi tratti, che rappresentano il 3 per cento del rivestimento complessivo, la problematica statica non coinvolge il breve-medio termine della vita dell'opera. Pertanto saranno effettuati a carico del Contraente generale gli opportuni interventi integrativi puntuali, tali da ripristinare l'efficienza prestazionale del rivestimento nel lungo periodo, prima del collaudo definitivo e dell'apertura al traffico.
Gli interventi integrativi saranno definiti in dettaglio con una specifica progettazione. Al riguardo la Quadrilatero ha chiesto alla Direzione Lavori di aprire le relative «non conformità» al fine di adeguare l'opera alle specifiche di progetto. Fino alla presa in consegna delle opere da parte della Quadrilatero, ultimate e collaudate, la custodia e la manutenzione delle stesse rimane a carico del Contraente generale, il quale ne sarà comunque garante fino all'approvazione del collaudo, restando a suo esclusivo carico riparazioni, sostituzioni e ripristini per eventuali vizi o difetti costruttivi.