• Testo della risposta

link alla fonte scarica il documento in PDF

Atto a cui si riferisce:
S.4/03785 SCIBONA, PAGLINI, CASTALDI, MANGILI, PUGLIA, AIROLA, FUCKSIA, CAPPELLETTI, MONTEVECCHI, GIROTTO, SANTANGELO, GAETTI, GIARRUSSO, DONNO, MORRA, CIOFFI - Ai Ministri degli affari esteri e della...



Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 083
all'Interrogazione 4-03785

Risposta. - Il 27 settembre 2014 si è tenuta in Francia, nella città di Lanslebourg, una manifestazione organizzata dal movimento ambientalista e NO TAV francese

a margine dell'assemblea della federazione binazionale di gemellaggio Savoia, Piemonte e Valle d'Aosta.

All'iniziativa hanno preso parte circa 50 aderenti al movimento NO TAV della Val di Susa, i quali hanno raggiunto il luogo della manifestazione a bordo di veicoli privati, transitando anche per il valico del Moncenisio.

Nell'occasione, le forze dell'ordine francesi hanno effettuato, al confine di Stato, del controlli sulle generalità degli occupanti dei veicoli in transito.

Per alcune delle persone controllate, gli operatori transalpini hanno eseguito ulteriori approfondimenti, mediante un'azione sinergica con gli operatori del Centro di cooperazione di polizia e dogana di Modane- Le Freney, che hanno consultato allo scopo la banca dati interforze degli organi di Polizia italiani, in attuazione delle vigenti disposizioni in materia di cooperazione transfrontaliera tra l'Italia e la Francia.

I controlli hanno riguardato 22 nominativi e 6 targhe di veicoli e hanno richiesto tempi di attesa non superiori a quelli consueti e comunque proporzionati al numero delle interrogazioni operate nell'occasione e alla dinamicità funzionale garantita dal sistema informativo nella specifica circostanza.

Al termine di tali attività, le autorità di Polizia francesi, non ravvisando gli estremi per l'adozione di provvedimenti di respingimento o di limitazione della circolazione, hanno consentito a tutti i manifestanti italiani la prosecuzione del viaggio verso il luogo di destinazione.

Si precisa, infine, che nella fattispecie le forze di Polizia transalpine hanno operato nel quadro di controlli di sicurezza unilaterali e non in un ambito di "sospensione del trattato di Schengen".

Una siffatta sospensione avrebbe comportato inderogabilmente l'obbligo di una tempestiva e preliminare comunicazione a tutti gli Stati membri e alla Commissione europea, comunicazione che nel caso di specie non vi è stata.

BUBBICO FILIPPO Vice ministro dell'interno

04/05/2015