• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
C.4/09427 la dottoressa Rosalia Staropoli, componente dell'Esecutivo nazionale del movimento giovanile antimafie Ammazzateci Tutti, legale dei poliziotti del sindacato autonomo di polizia per la provincia...



Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-09427presentato daSCOPELLITI Rosannatesto diGiovedì 11 giugno 2015, seduta n. 440

SCOPELLITI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
la dottoressa Rosalia Staropoli, componente dell'Esecutivo nazionale del movimento giovanile antimafie Ammazzateci Tutti, legale dei poliziotti del sindacato autonomo di polizia per la provincia di Vibo Valentia, presidente dell'associazione ConDivisa — Sicurezza e Giustizia (che si propone di affiancare, supportare e tutelare gli uomini e le donne che appartengono ai Corpi di polizia e ai Corpi militari, per consentire loro di svolgere il proprio dovere in totale sicurezza, promuovendone i valori etici e sociali che caratterizzano gli operatori delle forze dell'ordine e delle Forze armate) ed autrice del libro La «Santa» Setta, Il potere della `ndrangheta sugli affiliati e il consenso sociale sul territorio, vive a Limbadi, una zona ad altissima densità mafiosa in provincia di Vibo Valentia;
a causa della sua meritoria attività antimafia in un territorio che possiamo considerare vera roccaforte della `ndrangheta, la Staropoli è stata più volte vittima di numerosi atti intimidatori, puntualmente denunciati alle Forze dell'ordine, che hanno esposto lei e la sua famiglia a situazioni di rischio;
nel gennaio 2013, come riportato da gran parte dei giornali locali calabresi, la Staropoli subisce gravi insulti da Ciccia Pasqualina, residente a Limbadi, con legami di parentela con le maggiori famiglie mafiose del territorio, arrestata assieme al marito per porto abusivo di armi, ricettazione e furto aggravato di energia elettrica, nel dicembre dello stesso anno;
come attestano gli esposti e le querele che si susseguono alla procura della Repubblica di Vibo Valentia, la signora Ciccia scrive pubblicamente sul proprio profilo Facebook, riferendosi ad un articolo che parlava dell'attività della Staropoli, che non conviene parlare di (cito testualmente) «se parliamo di vera mafia, lo Stato porta la bandiera tricolore per eccellenza»;
in un procedimento penale dinnanzi al tribunale di Trieste (N.2/13 R.G. G.U.P. — N.238/10 R.G. N.R.) Rosalia Staropoli risulta parte offesa, insieme al Presidente Barack Obama, al Ministero dell'interno e al funzionario del Virginia Tech Police Department Emily Reineke;
nel settembre 2013 la Staropoli è vittima di un ulteriore «avvertimento», avendo rinvenuto davanti alla porta di servizio della propria abitazione un gatto morto: il mese successivo, all'interno del vialetto della stessa abitazione, l'auto che aveva acquistato cinque giorni prima viene gravemente danneggiata;
la notte del gennaio 2014 la vicina che risiede al piano superiore della stessa abitazione, si accorge della presenza di due uomini sospetti nelle scale interne dell'abitazione;
nonostante quanto fin qui rappresentato, Lia Staropoli continua ad offrire il proprio contributo al contrasto della criminalità organizzata e a schierarsi dalla parte della legalità e delle Forze dell'ordine –:
se, alla luce di quanto esposto in premessa, il Ministro sia a conoscenza della questione e se siano già state intraprese iniziative da parte delle autorità di pubblica sicurezza locali al fine di garantire la sicurezza della dottoressa Rosalia Staropoli e della sua famiglia, che a giudizio dell'interrogante sono quanto mai necessari e urgenti. (4-09427)