• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

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Atto a cui si riferisce:
C.5/05788 come già evidenziato dall'interrogante nell'atto di sindacato ispettivo n. 5/04763, «Arte lavoro e servizi — Ales S.p.A.» è una società in house del Ministero dei beni e delle attività...



Atto Camera

Interrogazione a risposta in commissione 5-05788presentato daGALLO Luigitesto diGiovedì 11 giugno 2015, seduta n. 440

LUIGI GALLO, MARZANA, FRUSONE, SORIAL, COLLETTI, DI BATTISTA, MANLIO DI STEFANO, DELL'ORCO e VACCA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
come già evidenziato dall'interrogante nell'atto di sindacato ispettivo n. 5/04763, «Arte lavoro e servizi — Ales S.p.A.» è una società in house del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, che realizza le attività di sua competenza attraverso questo organismo senza ricorrere al mercato per procurarsi (mediante appalti) i lavori, i servizi e le forniture ad essa necessaria;
il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, azionista unico di Ales spa e detentore del 100 per cento del capitale, in base all'articolo 19 dello statuto della società stessa, detta mediante il Consiglio d'amministrazione o l'amministratore unico le linee guida anche vincolanti da seguire ed effettua tre tipi di controllo: economico, amministrativo/gestionale ed ispettivo;
sempre in base all'articolo 19 dello statuto di Ales spa, il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, per il tramite della direzione generale per la valorizzazione del patrimonio culturale ed il «comitato di controllo analogo» il quale ne costituisce emanazione, esercita attività di controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi direttamente svolti, nonché in ogni caso, sui singoli contratti oggetto di affidamento da parte della Società che eccedano i 10.000 (diecimila) euro al netto di IVA, a prescindere dalla propria natura e tipologia;
il 24 ottobre 2014, l'Autorità garante della concorrenza e del mercato si è espressa in merito alla possibilità che la società Ales spa, sulla base dell'ampiezza e della natura delle attività ricomprese nell'oggetto sociale della stessa (come descritto nell'articolo 3 dello Statuto della società), abbia una «potenziale vocazione commerciale basata sul rischio di impresa, suscettibile quindi di condizionare le scelte strategiche della società stessa, distogliendola dalla cura primaria dell'interesse pubblico di riferimento», come, peraltro, evidenziato anche dalla Autorità di vigilanza sui contratti pubblici nella deliberazione n. 67 dell'Adunanza del 6 luglio 2011;
Ales spa, secondo quanto appreso dagli ultimi aggiornamenti pubblicati tutti in data 17 febbraio 2015 sulla pagina «Bandi di gara e contratti» del sito web della società stessa, ha pubblicato l'assegnazione di ben diciannove incarichi, tutti con procedure di acquisizione in economia, dalle ore 10:09 alle ore 11:21;
in seguito ad analisi di tali assegnazioni rese pubbliche nell'intervallo di 72 minuti da parte di Ales spa, sono stati aggiudicati, nello specifico, tre incarichi mediante affidamento diretto, tutti per «servizio di somministrazione lavoro a tempo determinato» (CIG: ZF712FCE9B, Z9B12FCE52 e ZBF12FCE38) e facenti riferimento allo stesso periodo di completamento, con data di inizio 1o febbraio 2015 e data di ultimazione 30 aprile 2015, a favore di tre società: «Kelly Services», «Articolo 1» ed «Etjca Spa»;
l'importo di ciascuna delle tre succitate aggiudicazioni, aventi tutte lo stesso oggetto e facenti riferimento allo stesso periodo di lavoro, ammonta a 39.000 euro;
l'utilizzo dello strumento dell'acquisizione in economia mediante affidamento diretto è possibile solo in riferimento a importi inferiori alla soglia di 40.000 euro;
le procedure di evidenza pubbliche obbligano la stazione appaltante al rispetto dei principi di trasparenza, rotazione, parità di trattamento, oltreché la consultazione di almeno cinque operatori economici individuati sulla base di indagini di mercato, con la procedura di affidamento mediante cottimo fiduciario, ai sensi dell'articolo 125 del decreto legislativo n. 163 del 2006;
sempre a proposito delle aggiudicazioni eseguite da Ales spa in data 17 febbraio 2015, analizzando gli affidamenti di tipo assicurativo, tutti aventi tempi di completamento pressoché simili e finalizzati a stipulare polizze per l'anno 2015, e sommando gli importi di tutti i servizi richiesti della stessa categoria (assicurativa), l'ammontare supera i 40.000 euro;
si ricorda che il ricorso a procedure di acquisizioni in economia di lavoro, beni e servizi deve essere opportunamente motivata e che la mancata motivazione, pertanto, costituisce una ingiustificata sottrazione di questi affidamenti alle ordinarie procedure concorsuali (deliberazione Avcp n. 4/2009); il ricorso al cottimo fiduciario, inoltre, deve essere preceduto dalla determina o decreto a contrattare di cui all'articolo 11 del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni;
in base a quanto si apprende nel verbale di assemblea tenutasi il 16 aprile 2014 presso la sede della Direzione Generale per la Valorizzazione del patrimonio culturale del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, è stato riconfermato al professor Giuseppe Proietti, segretario generale in quiescenza presso lo stesso Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, il mandato di amministratore unico di «Arte lavoro e servizi — Ales S.p.A.» per il prossimo triennio dal direttore generale per la valorizzazione del patrimonio culturale, dott.ssa Annamaria Buzzi, sorella di Salvatore Buzzi, fondatore della celebre cooperativa «29 giugno» e arrestato lo scorso 3 dicembre nell'ambito dell'inchiesta «Mafia Capitale»;
il ruolo di amministratore unico è stato, nell'occasione sopra descritta, assegnato al professor Giuseppe Proietti soltanto due mesi prima dell'approvazione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, che, all'articolo 6, esprime il divieto di attribuire incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza, estendendo quanto previsto dall'articolo 5, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135;
ai sensi di tale articolo, il succitato divieto, oltre all'ambito soggettivo, viene esteso anche all'ambito oggettivo di applicazione con la previsione secondo cui le amministrazioni non possono attribuire ai medesimi soggetti incarichi di funzioni direttive, dirigenziali o equiparate o cariche in organi di governo delle amministrazioni;
l'amministratore unico della società Ales spa, professor Giuseppe Proietti, in qualità di dirigente del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ai tempi dei fatti di seguito descritti, come riportato da numerose testate giornalistiche, risulta coinvolto, insieme ad altri alti funzionari del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, nell'indagine erariale condotta dalla Corte dei conti della Campania sulla vicenda del restauro del teatro grande e sugli altri presunti sprechi di fondi pubblici avvenuti nella gestione degli scavi di Pompei che, di recente, ha anche portato al sequestro di circa 6 milioni di euro di beni di proprietà di Marcello Fiori, ex commissario straordinario degli scavi di Pompei nel periodo 2008-2010;
il professor Giuseppe Proietti, amministratore unico della società Ales spa, come dichiarato dallo stesso nel proprio curriculum vitae, risulta, inoltre, ad oggi essere impegnato, in qualità di responsabile, in diversi progetti internazionali in corso di esecuzione (dal 2003: responsabile degli studi per il Piano italo-cinese di restauro della Sala del Trono della Città Proibita di Pechino; dal 2004: responsabile del Progetto italo-egiziano per il nuovo allestimento del Museo Nazionale del Cairo; dal 2005: responsabile del Progetto italo-iraniano per il restauro della Fortezza di Bam, responsabile del Progetto italo-indiano per il restauro dei monumenti dipinti di Ajanta ed Ellora; dal 2007: responsabile del Progetto italo-iracheno per il recupero dei Musei di Nassirijah, Diwanijah, Najaf, responsabile del Progetto italo-israeliano per il restauro dei Rotoli del Mar Morto; dal 2009: Responsabile del Progetto italo-iraniano per il restauro del Monumento Funerario di Ciro il Grande a Pasagardae);
a quanto sopra esposto, si aggiunge la carica politica di sindaco della città di Tivoli che il professor Giuseppe Proietti riveste dall'11 giugno del 2014;
tali incarichi, con l'aggiunta di quello politico, pongono il dubbio di una possibile incompatibilità del professor Giuseppe Proietti con gli impegni e l'autorità che scaturiscono dall'attività di amministratore unico di Ales spa –:
con quali modalità e in quali circostanze il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha inteso o intenda esercitare il proprio controllo economico, amministrativo/gestionale e ispettivo sulla società Ales spa, con specifico riferimento agli affidamenti diretti di cui esempi recenti risalenti al 17 febbraio 2015 sono riportati in premessa;
se non ritenga opportuno un intervento di revisione e modifica dello statuto di Ales spa in modo da garantire l'esclusivo svolgimento di attività compatibili con la natura in house della società;
se non ritenga inopportuni e incompatibili il ruolo politico, gli incarichi di responsabilità nonché le indagini a suo carico risalenti al periodo in cui era dirigente del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, assunti dall'amministratore unico di Ales spa professor Giuseppe Proietti, anche alla luce del divieto di attribuzione di incarichi dirigenziali a soggetti in quiescenza di cui all'articolo 6 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90;
quali iniziative intenda assumere il Ministro per i beni e le attività culturali e del turismo in merito alle vicende descritte in premessa. (5-05788)