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Atto a cui si riferisce:
C.5/05777 il 19 dicembre è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea il regolamento (UE) n. 1375/2014 del 18 dicembre 2014 che sostituisce l'allegato III (caratteristiche di pericolo...



Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 11 giugno 2015
nell'allegato al bollettino in Commissione VIII (Ambiente)
5-05777

Il 18 dicembre 2014 la Commissione europea ha emanato il regolamento (UE) N. 1357/2014 «che sostituisce l'allegato III della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive» e la Decisione 2014/955/UE «che modifica la decisione 2000/532/CE relativa all'elenco europeo dei rifiuti ai sensi della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio».
Il regolamento 1357/2014 contiene le nuove indicazioni comunitarie necessarie all'attribuzione delle caratteristiche di pericolo ai rifiuti e sostituisce le precedenti caratteristiche di pericolo da H1 a H15 con le nuove caratteristiche da HP1 a HP15.
La Decisione 2014/955/UE invece modifica l'elenco europeo dei rifiuti introducendo alcuni nuovi codici, sopprimendo gli articoli 2 e 3 della Decisione 2000/532/CE e ritoccando l'introduzione dell'allegato.
Le nuove disposizioni dell'Unione europea sono diventate applicabili nel nostro ordinamento giuridico a partire dal 1o giugno 2015.
Con l'intento di sanare il disallineamento normativo che si sarebbe venuto a creare dal 1o giugno, è stato costituito presso il Ministero dell'ambiente, un apposito gruppo di lavoro che ha predisposto lo schema di decreto con lo scopo di allineare la vigente normativa nazionale ai contenuti delle suddette normative dell'Unione europea apportando i correttivi necessari agli allegati D e I della Parte IV del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152.
Come prescritto dall'articolo 264, comma 2-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, sullo schema di decreto sono stati acquisiti i concerti del Ministro della salute e del Ministro dello sviluppo economico, unitamente al preventivo parere dell'ISPRA.
È stato poi acquisito il necessario parere della Conferenza unificata, nonché il parere del Consiglio di Stato, in data 15 maggio 2015, che ha espresso alcune osservazioni debitamente recepite nello schema di decreto. L’iter ha avuto seguito con l'invio del provvedimento alla Presidenza del Consiglio dei ministri dalla quale si attende il prescritto «nulla osta».
Non appena verrà acquisito il Nulla Osta dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, il provvedimento, sottoscritto dai Ministri interessati, sarà inviato alla Corte dei Conti per la registrazione (articolo 17, comma 4, della legge 400 del 1998).
Tuttavia, la competente Direzione generale del Ministero sta predisponendo una circolare per fornire i necessari chiarimenti in merito alle implicazioni pratiche che derivano dall'applicazione delle citate disposizione dell'Unione europea, nonché alla relazione di queste ultime con il vigente quadro legislativo nazionale.