• Testo INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA

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Atto a cui si riferisce:
S.4/04141 BOTTICI, BERTOROTTA, BULGARELLI, CAPPELLETTI, CATALFO, COTTI, DONNO, GAETTI, GIARRUSSO, LEZZI, LUCIDI, MARTELLI, MONTEVECCHI, NUGNES, PAGLINI, PETROCELLI, SCIBONA - Al Presidente del...



Atto Senato

Interrogazione a risposta scritta 4-04141 presentata da LAURA BOTTICI
mercoledì 17 giugno 2015, seduta n.467

BOTTICI, BERTOROTTA, BULGARELLI, CAPPELLETTI, CATALFO, COTTI, DONNO, GAETTI, GIARRUSSO, LEZZI, LUCIDI, MARTELLI, MONTEVECCHI, NUGNES, PAGLINI, PETROCELLI, SCIBONA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri della salute e dell'economia e delle finanze - Premesso che, per quanto a conoscenza degli interroganti:

il Movimento 5 Stelle (M5S) attraverso i suoi parlamentari e consiglieri eletti nei Comuni è da tempo impegnato in Toscana nel monitoraggio di tutte le iniziative immobiliari che vedono coinvolto il patrimonio pubblico in genere, ma con particolare attenzione a quello delle Aziende sanitarie locali della Regione che, stimato in circa 600-700 milioni di euro soltanto quello dichiarato dagli enti "alienabile" ed inserito negli appositi piani, è stato negli ultimi 10 anni oggetto di numerose indagini della magistratura, di cui alcune ancora in corso;

in più occasioni il M5S ha segnalato alle locali autorità competenti, attraverso numerosi esposti, le criticità o irregolarità riscontrate negli approfondimenti svolti e documentati;

tre degli immobili oggetto dell'inchiesta della commissione regionale sono anche oggetto di un'inchiesta giudiziaria avviata dalla Procura di Firenze: si tratta degli stabili siti a via Garbasso, a Ponte di Mezzo e a Calenzano in via Salvanti. Per questi immobili le ipotesi di reato contestate agli imputati, tra i quali l'ex direttore del Dipartimento delle risorse tecniche e l'ex direttore amministrativo della Asl 10 (in carica al momento delle operazioni), sono complessivamente di truffa aggravata ai danni della Regione, falso in atto pubblico, abuso d'ufficio e turbativa d'asta. La Procura parla di "operazioni illogiche" e "oggettivamente prive di un qualsiasi ritorno economico";

l'acquisto da parte della Asl 10 di Firenze dei 3 immobili citati, secondo quanto riportato nella relazione conclusiva della commissione di inchiesta, risulta finanziato con fondi erogati dal Ministero della salute con la finalità di acquisto immobiliare "finalizzato" alla realizzazione di "ambulatori per l'attività intramoenia ", e utilizzati, come accertato anche dalla commissione, per la creazione di "residenze per malati psichiatrici";

considerato che:

nello stesso momento in cui il Consiglio regionale della Toscana deliberava la costituzione della suddetta commissione di inchiesta, nel dicembre 2013, nella finanziaria regionale approvata il Consiglio è intervenuto a modificare l'art. 119-bis della legge regionale n. 40 del 2005 prevedendo l'istituzione, con atto del direttore generale competente per materia, di un apposito gruppo tecnico di valutazione degli investimenti sanitari, chiamato ad esprimere un parere obbligatorio propedeutico all'inserimento dei progetti nel piano degli investimenti allegato ai bilanci, da trasmettere alle aziende sanitarie;

tale "cabina di regia" si è attivata soltanto 3 mesi dopo l'insediamento della commissione di inchiesta;

considerato inoltre che:

nella relazione stessa la commissione sembra suggerire con un "focus a margine" una delle criticità sollevate dagli interroganti riportando quanto affermato dal direttore generale dell'organizzazione della Giunta regionale toscana, dottoressa Carla Donati: "Nell'audizione del 2 luglio 2014 Carla Donati è chiara nel prevedere che arriverà un momento in cui il Ministero chiederà conto del perché quei milioni di euro erogati con una finalità precisa siano poi stati impiegati altrimenti. Secondo lei, a quel punto, il Ministero potrebbe richiedere la restituzione dei fondi";

inoltre, a parere degli interroganti risulta ancor più grave e meritevole di approfondimento quanto scritto nel capitolo "1.1. Genesi e obbiettivi" della suddetta relazione, ovvero che "A conclusione dei lavori, nella fase di redazione della presente relazione, la Commissione ha aderito - pur non condividendola - alla prassi consolidata di richiedere ai singoli soggetti ascoltati la liberatoria all'impiego di quanto da loro esposto per come contenuto nei verbali delle sedute: le liberatorie sono state tutte concesse, tranne che dal direttore generale dell'organizzazione della Giunta regionale Carla Donati per la quale dunque, nelle pagine seguenti, non verranno utilizzati passaggi virgolettati";

considerato infine che a parere degli interroganti sarebbe necessaria l'istituzione di una Commissione parlamentare di indagine relativamente all'erogazione e all'utilizzo dei fondi da parte delle Regioni,

si chiede di sapere:

se il Governo sia a conoscenza del numero, tipologia, importo e finalità di tutti i progetti che sono stati erogati per iniziative di carattere immobiliare in Toscana, direttamente o indirettamente attraverso la Regione, negli anni che vanno dal 2010 al 2014;

se su tali finanziamenti statali siano state predisposte verifiche di competenza che attestino la conformità della destinazione dei fondi relativi alle suddette iniziative immobiliari;

se non ritenga di dover estendere anche alle altre Regioni, nei limiti di competenza, le opportune indagini e verifiche relativamente i finanziamenti erogati che potrebbero essere stati utilizzati per una finalità diversa da quella prevista;

se, come appurato anche dalla richiamata commissione di inchiesta, non ritenga di dover intraprendere tutte le misure di competenza attuabili per il recupero delle risorse indebitamente erogate;

se non ritenga di adottare le opportune indagini di competenza al fine di accertare eventuali danni arrecati al bilancio dello Stato nonché alla collettività, anche in funzione di quanto emerso dalla citata relazione.

(4-04141)