• Testo ODG - ORDINE DEL GIORNO IN ASSEMBLEA

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Atto a cui si riferisce:
S.9/01678/011 in sede di esame del disegno di legge recante "Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014,...



Atto Senato

Ordine del Giorno 9/1678/11 presentato da FRANCO PANIZZA
martedì 16 giugno 2015, seduta n. 465

Il Senato,
in sede di esame del disegno di legge recante "Delega al Governo per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014, sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture" (atto Senato n. 1678),
premesso che:
la forte riduzione delle risorse pubbliche destinate alle opere pubbliche e la drammatica crisi dell'edilizia hanno falcidiato e stanno mettendo in fortissima difficoltà un numero impressionante di imprese italiane;
che il complesso meccanismo degli appalti e la straordinaria facilità nell'interporre ricorso fanno sì che molte gare di appalto siano bloccate da anni e che spesso la procedura, magari dopo tre gradi di giudizio, deve riprendere ex-novo con ulteriore perdita di anni;
ogni volta che si arriva ad una conclusione, le quali, in diversi casi, non riescono a portare a compimento le opere, in ambito pubblico, di cui risultano aggiudicatarie;
tutto questo produce intollerabili ritardi nel completamento dell'opera, la quale necessita di una nuova gara per la sua aggiudicazione;
si tratta, in molti casi, di opere non solo necessarie ma che rispondono ai criteri dell'urgenza per la salvaguardia della pubblica incolumità, come per quelle relative alla prevenzione o al contenimento del dissesto idrogeologico, laddove quanto avvenuto a Genova qualche mese fa è solo il caso più eclatante circa le conseguenze che possono venirsi a produrre nel mancato compimento di un'opera;
ci sono, poi, altre situazioni nelle quali quelle opere sono comunque dirimenti ai fini dello sviluppo e della crescita di un territorio, il cui ritardo nella consegna arreca un oggettivo danno alle popolazioni interessate;
tenuto conto che:
il compito delle istituzioni e della pubblica amministrazione deve mettere al centro l'interesse della collettività, valore supremo che deve venire prima di qualsiasi altra motivazione, per quanto fondata e importante;
impegna il Governo a modificare la normativa relativa al processo amministrativo in materia di appalti pubblici, nel senso di prevedere che in caso di annullamento, con sentenza passata in giudicato, dell'aggiudicazione di una gara di appalto, il giudice, se sussistono le condizioni, prima di procedere ad una nuova gara, esperisca obbligatoriamente il tentativo di assegnare l'appalto a un altro dei concorrenti che hanno partecipato alla gara, secondo l'ordine di graduatoria e ove il concorrente stesso sia disponibile ad eseguire il contratto agli stessi prezzi, patti e condizioni dell'aggiudicatario dichiarato decaduto.
(numerazione resoconto Senato G1.110)
(9/1678/11)
PANIZZA, ZELLER, LANIECE